<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Tanto tuonò che piovve | Page 11 | Il Forum di Quattroruote

Tanto tuonò che piovve

Come hanno scritto in molti, la rottamazione di motori come Euro5 (e in generale man mano che si procede) non avrà lo stesso impatto delle rottamazione degli euro precedenti (fino all'Euro3 direi), ogni "salto" in avanti è stato un affinamento sempre minore rispetto ai precedenti e quindi anche il miglioramento derivante dalla loro rottamazione sarà minore.

Al punto che vien da chiedersi se e quanto convenga, complessivamente, all'ambiente.
Se devi raggiungere un obiettivo non importa se fai la strada piena di tornanti o l'autostrada tutta dritta se poi sempre in quel posto devi arrivare.
E' una scelta in prospettiva, se conviene poco adesso non vuol dire che sarà poco conveniente anche domani.
 
Quindi pur di raggiungere l'obiettivo va bene anche fare i gradini 3 per volta e poco importa se così facendo rischiamo di inciampare e romperci i denti davanti?
Filosofia a parte imho bisogna valutare concretamente se una misura ha un costo elevato per la collettività e allo stesso tempo porta benefici minimi non va messa in pratica.
Avessimo i soldi che ci escono dalle orecchie ancora ancora.
 
Pensa pure come vuoi, non capisco a cosa serva il regolamento allora. Non rispondo alle provocazioni. Agisco.
Nessuna provocazione, dove sarebbe ? e proprio perché non è consentito, non faccio altre valutazioni politiche.
Ma se dico che è una decisione politica, non faccio altro che vedere la realtà : mi sembra un fatto oggettivo, a prescindere da come poi ognuno lo valuta.
 
Beh... che si mettessero d'accordo... almeno...

Questo è il commento della Federcarrozzieri :
I numeri che presenta l'associazione sono impressionanti: oltre 1,3 milioni di veicoli diventeranno "fuorilegge" dal 1° ottobre, impossibilitati a circolare nei giorni feriali dalle 8:30 alle 18:30 nei grandi comuni. "Si tratta di auto non certo datate o obsolete - sottolinea Federcarrozzieri - immatricolate tra il 2009 e il 2015, anno in cui si passò allo standard Euro 6".

E questo è il commento della UNRAE :
Come è noto, l’Italia ‘vanta’ il poco invidiabile primato del parco circolante più vetusto tra i 5
Major Markets Europei, con l’eccezione della Spagna: 12,8 anni l’età media delle automobili
circolanti, contro una media degli altri 4 pari a 9,9 (8,0 nel Regno Unito, 9,6 in Germania, 10,2 in
Francia, 11,5 in Spagna).
È anche ben noto che a ciò si accompagna un tasso di motorizzazione più elevato rispetto agli
altri principali paesi Europei: 642 auto in Italia contro una media degli altri 4 pari a 553 (574 in
Germania, 571 in Francia, 531 in Spagna, 526 nel Regno Unito).
Un nuovo, inedito studio di UNRAE rivela ora l’esistenza di altri due primati italiani, solo in
apparenza controintuitivi, che aiutano invece a comprendere meglio queste comparazioni.
Innanzitutto, il parco circolante italiano è - tra i 5 Major Markets Europei - quello con la più
bassa percorrenza media per autovettura: 10.712 km/anno in Italia contro una media di 12.743 negli
altri MM’s (13.602 in Germania, 13.534 in Spagna, 11.924 in Francia, 11.909 nel Regno Unito).
Anche in termini di percorrenza media pro capite, gli automobilisti italiani fanno meno
chilometri rispetto alla media dei colleghi Europei, 6.880 km/anno in Italia contro una media di 7.052
negli altri 4 MM’s (7.811 in Germania, 7.181 in Spagna, 6.807 in Francia, 6.266 nel Regno Unito).
Osservando la quota di popolazione adulta in possesso di patente di guida, il valore per l’Italia
(72%) la posiziona leggermente al di sotto della media degli altri Major Markets (74%), con valori
più bassi per Germania (61%) e Spagna (65%) e più alti per Regno Unito (82%) e Francia (90%).
Al di là delle possibili spiegazioni per le diverse intensità e modalità di utilizzo dell’auto nel
confronto con gli altri paesi considerati, resta l’evidenza di un suo uso meno efficiente in termini di

costi, con un parco circolante non solo vecchio, quindi altamente inquinante e poco sicuro, ma
anche in progressivo e grave degrado, con un’età media aumentata del 44% negli ultimi 10 anni.
Appare quindi evidente l’urgenza di un accelerato rinnovo del nostro parco circolante che al
tasso di sostituzione attuale impiegherebbe 26,6 anni, quasi 5 anni in più della media degli altri 4
Major Markets (21,7 anni): un periodo che appare esageratamente lungo, alla luce della velocità di
trasformazione richiesta dalla decarbonizzazione dei trasporti.
 
Ultima modifica:
Mi sfugge il senso della frase uso meno efficiente in termini di costi.
Abbiamo le auto più vecchie probabilmente perché ci facciamo meno km e abbiamo meno soldi quindi ce le facciamo durare di più.
Perché sarebbe un uso meno efficente in termini di costi?
 
Mi sfugge il senso della frase uso meno efficiente in termini di costi.
Abbiamo le auto più vecchie probabilmente perché ci facciamo meno km e abbiamo meno soldi quindi ce le facciamo durare di più.
Perché sarebbe un uso meno efficente in termini di costi?
Probabilmente ad auto vecchia = + rotture = + manutenzione = + revisoni frequenti = + costi.
Ovvio per chi la revisione e la manutenzione la fa.
 
Se devi raggiungere un obiettivo non importa se fai la strada piena di tornanti o l'autostrada tutta dritta se poi sempre in quel posto devi arrivare.
E' una scelta in prospettiva, se conviene poco adesso non vuol dire che sarà poco conveniente anche domani.
Al contrario, accidenti se importa!

Ti direi anzi che fa tutta la differenza del mondo ottenere lo stesso obiettivo tramite un percorso lineare, comodo, razionale piuttosto che con continue rivoluzioni, cambiamenti, salite impervie e manovre scomode.

Non è solo il "dove" ma è anche e soprattutto il "come", secondo me come comunità (micro e macro) dovremmo pensare un po' di più al "come" piuttosto che al "dove", costi quel che costi.

Poi so bene che tu hai certezze granitiche e incrollabili, io non ci riesco e mi pongo più dubbi e domande sul fatto che stiamo facendo più o meno bene la cosa "giusta".
 
Anni fa un lontano parente acquistava solo vetture datate di valore molto scarso,quelle che una volta venivano vendute a meno di 1000 euro.
Ebbe una regata,una prisma,una escort,una tipo,una Mondeo.
Ovviamente essendo vetture vecchie e pagate poco non le teneva a lungo.
Al primo guasto importante le rottamava e ne prendeva un'altra.
In pratica non spendeva una lira in manutenzione e riparazioni.
Però in compenso solo di passaggio di proprietà...
Se poi uno non compra dei cadaveri ma vetture recenti oppure nuove spesso ricorre a un finanziamento e gli interessi hanno un peso.
In famiglia abbiamo tenuto le auto decisamente più a lungo di quanto avremmo voluto.
E negli ultimi anni i guasti erano frequenti,soprattutto parti non interessate dalla normale manutenzione.
Magari guasti piccoli ma ogni volta che vai dal meccanico anche per una sciocchezza ti devi mettere in mano dai 200 euro in su.
Però anche nell'anno più sfortunato era raro spendere più di 1000 euro in riparazioni.
Un finanziamento anche con una rata mensile minimo costa comunque di più.
Ovviamente cambiare auto più spesso ha molti vantaggi,prima di tutti l'affidabilità di una vettura più fresca,poi la maggiore sicurezza.
Io penso che senza arrivare all'accampamento terapeutico tenere un'auto che si è rivelata affidabile a lungo è un modo per risparmiare.
Se convenisse cambiare auto spesso il parco auto si svecchierebbe da solo senza spinte.
Sarebbe anche interessante confrontare i prezzi nei vari paesi e i redditi.
Se noi avessimo ad esempio gli stipendi più bassi e allo stesso tempo prezzi e costi accessori,tipo il passaggio di proprietà,tra i più alti verrebbe fuori una possibile spiegazione al fatto che il nostro parco auto è più vecchio.
 
Se noi avessimo ad esempio gli stipendi più bassi e allo stesso tempo prezzi e costi accessori,tipo il passaggio di proprietà,tra i più alti verrebbe fuori una possibile spiegazione al fatto che il nostro parco auto è più vecchio.
È evidente che se avessimo soldi da spendere liberamente in auto il parco sarebbe notevolmente più giovane.
Sono anche convinto che se l'età media fosse 5 anni ci sarebbe comunque chi andrebbe in cerca del difetto per una qualche contestazione o sostenendo che ci sarebbe ancora tanto da fare e troverebbe il modo di bloccare le auto.
Sommessamente ricordo che Bologna offriva incentivi per passare all'ibrido oltre che parcheggi gratis e acceso al centro storico e zona università.

I bolognesi passarono in massa alle ibride e il comune corse ai ripari revocando quelle agevolazioni poiché il traffico nelle zone con restrizioni restò quanto meno immutato.

Domani sarà dura anche per le elettriche perché offriranno stessi ingombri e stesso caos cittadino. A quel punto il problema non sarà più Co2 ma semplicemente il traffico.
Ne riparleremo.
 
Al contrario, accidenti se importa!

Ti direi anzi che fa tutta la differenza del mondo ottenere lo stesso obiettivo tramite un percorso lineare, comodo, razionale piuttosto che con continue rivoluzioni, cambiamenti, salite impervie e manovre scomode.

Non è solo il "dove" ma è anche e soprattutto il "come", secondo me come comunità (micro e macro) dovremmo pensare un po' di più al "come" piuttosto che al "dove", costi quel che costi.

Poi so bene che tu hai certezze granitiche e incrollabili, io non ci riesco e mi pongo più dubbi e domande sul fatto che stiamo facendo più o meno bene la cosa "giusta".


Gia'....

O....Contrapporvi

-------------------------------------" Dubito ergo sum "---------------------------------------

La versione moderna di

--------------------------------------" So di non sapere "---------------------------------------

Tante volte li invidio
( quelli, come li definisci, delle cetezze granitiche )

:emoji_wink: :emoji_wink:
 
In teoria se uno possiede un'auto di un segmento definita "inquinante" dovrebbe paragonarla e confrontarla con un'auto più ecologica dello stesso segmento e non più grande.
Anche questo fa parte delle tue "granitiche certezze" come definite anche da altri?
Se uno che deve rottamare una Panda, girando per saloni trova a buon prezzo auto più grandi non le può prendere?
Quanto all pappardella dell'ex AD di FCA, lasciamo perdere. Era già iniziata la crocifissione del diesel, e lui diceva quello che gli tornava più comodo.
 
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