<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1830 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Concordo, dare la colpa ad un concorrente che entra nel tuo mercato è un ottimo modo per cercare di difendere le proprie scelte sbagliate.

E' giustificabile solo se non hai delocalizzato te in primis in altre nazioni.

Se invece hai delocalizzato, ma non riesci comunque a raggiungere quei prezzi al pubblico, hai sbagliato la gestione della tua azienda, mangiandoti il risparmio invece che rifletterlo sul prezzo di vendita.
 
Mi pare, ma potrei sbagliare, che la ricerca non sia focalizzata solo sulle auto elettriche.
Anzi, molti nuovi marchi vendono anche e soprattutto termiche (spesso bi-fuel benzina-GPL).
L'invasione di nuovi marchi, allora, non dipenderebbe tanto dalla futura svolta verso l'elettrico quanto dall'incapacità dell'industria europea di proporre mezzi con caratteristiche e, soprattutto prezzi, consoni alla nostra capacità di spesa.

Ma davvero si pensa che senza la transizione i marchi dell'Est se ne sarebbero rimasti a casa loro mentre i produttori locali si beavano del loro blasone?

A me pare una tesi abbastanza superficiale.

Senza per questo "giustificare" l'Europa, beninteso, istituzione con sempre meno appeal, con idee confuse e contraddittorie e dove il leader di turno pensa solo agli interessi del proprio paese (quando non a quelli personali) e non nell'interesse della comunità.

Ma sostenere che l'ingresso di nuovi marchi nel mercato europeo sia causato dalla transizione verso l'elettrico della mobilità è per me fuorviante.

Solo come esempio, in Europa avevamo Nokia ed Ericsson, aziende leader agli albori della telefonia mobile.
Di chi è la colpa se sono sparite dal mercato?

In Italia avevamo Olivetti...

Si potrebbe continuare all'infinito, ma a me dare la colpa dell'invasione dei prodotti dall'Est sempre all'istituzione europea sembra più una scusa che altro.
Molto comoda ma, appunto, una scusa.

Diciamocelo fuori dai denti, si è guardato (e si guarda tuttora) molto al profitto (soprattutto degli AD e degli azionisti) e poco al prodotto (ricerca, innovazione, qualità).

Non poteva durare...
Senza dimenticare blackberry, che erano un'istituzione nei primi anni 2000 come telefoni.
Eppure, dove sono ora?
La tecnologia evolve, se rimani indietro ti estingui.
Le case europee sbeffeggiavano inizialmente Tesla per la qualità, per poi trovarsi uno dei suoi 4 modelli come la più venduta.
Hanno smesso di portare avanti la sviluppo tecnologico anche se la scadenza era a 13 anni avanti.
Hanno alzato i prezzi per avere profitti monstre, per poi trovarsi col cappello in mano quando le vendite sono crollate , come Stellantis e Ford, senza smettere di distribuire dividendi a gogo.
 
Non vorrei che sfuggisse il fatto che quei competitor che stanno ammazzando il nostro mercato si muovono in un contesto industriale e sociale ed economico profondamente diversi dai nostri e tendenzialmente con limiti infinitamente più bassi.
Inquinamento, diritti dei lavoratori, utilizzi di materiali e prodotti tossici sono ampiamente liberi e non controllati. Produzioni di qualunque oggetto ampiamente fuori standard per noi e spesso con certificati falsi per ottenere la vendita sui nostri mercati diciamo che quanto meno condizionano un poco la politica dei prezzi. Poi mettiamo le sovvenzioni pubbliche del gigante asiatico e mettiamo che la non esiste di fatto l'impresa privata nel senso che ogni azienda sottosta al potere e non come qui che le grandi aziende piegano il potere.
Il fatto non secondario di possedere la maggior parte delle materie prime e decidere di fare il bello e brutto su prezzi e distribuzione fanno il resto.
 
Non vorrei che sfuggisse il fatto che quei competitor che stanno ammazzando il nostro mercato si muovono in un contesto industriale e sociale ed economico profondamente diversi dai nostri e tendenzialmente con limiti infinitamente più bassi.
Inquinamento, diritti dei lavoratori, utilizzi di materiali e prodotti tossici sono ampiamente liberi e non controllati. Produzioni di qualunque oggetto ampiamente fuori standard per noi e spesso con certificati falsi per ottenere la vendita sui nostri mercati diciamo che quanto meno condizionano un poco la politica dei prezzi. Poi mettiamo le sovvenzioni pubbliche del gigante asiatico e mettiamo che la non esiste di fatto l'impresa privata nel senso che ogni azienda sottosta al potere e non come qui che le grandi aziende piegano il potere.
Il fatto non secondario di possedere la maggior parte delle materie prime e decidere di fare il bello e brutto su prezzi e distribuzione fanno il resto.
Mah guarda ho visto filmati delle fabbriche cinesi....a parte che di odierni nei nostri....ne circolano ben pochi....penso che la differenza si sia ben ben assottigliata nell'ultimo lustro....
 
la differenza e' che li' li pagano 4 soldi, con poche tutele.
per il resto, se vogliono lavorare bene, lo fanno, non sono incapaci.
siamo tutti uguali e le tecnologie sono le stesse, disponibili ovunque.
se non vogliono... son capaci di fregarsi anche tra di loro.
inoltre, hanno un giro di componenti riciclati spaventoso. io vendo componenti elettronici, e ne ho viste di tutti i colori.
ogni volta che compri qualcosa dalla cina, non hai mai la certezza che sia originale, falsificano o riciclano di tutto e, pur avendo contatti da anni con fornitori cinesi, fregano pure loro, dicendogli che sono nuovi, anche se in realta' sono smontati e rimessi a nuovo.
esteticamente, perche' un circuito integrato, e' pensato per essere saldato una volta sola, non 3 come per i riciclati. e la cosa e' subdola perche', magari lo monti e passa tutti i test, e dopo un paio di mesi, muore
 
Non vorrei che sfuggisse il fatto che quei competitor che stanno ammazzando il nostro mercato si muovono in un contesto industriale e sociale ed economico profondamente diversi dai nostri e tendenzialmente con limiti infinitamente più bassi.
Inquinamento, diritti dei lavoratori, utilizzi di materiali e prodotti tossici sono ampiamente liberi e non controllati. Produzioni di qualunque oggetto ampiamente fuori standard per noi e spesso con certificati falsi per ottenere la vendita sui nostri mercati diciamo che quanto meno condizionano un poco la politica dei prezzi. Poi mettiamo le sovvenzioni pubbliche del gigante asiatico e mettiamo che la non esiste di fatto l'impresa privata nel senso che ogni azienda sottosta al potere e non come qui che le grandi aziende piegano il potere.
Il fatto non secondario di possedere la maggior parte delle materie prime e decidere di fare il bello e brutto su prezzi e distribuzione fanno il resto.
Quello che dici potrebbe esser vero.
Dico potrebbe perché penso che se vogliono i cinesi sanno produrre anche con qualità paragonabile se non superiore alle aziende occidentali.

Ma, di nuovo, tutto questo poco ha a che fare con la transizione della mobilità.

Allora i casi sono due.
O chiudi il mercato ai produttori esterni (che poi eviteranno di acquistare Parmigiano, Grana, Barolo, Brunello, Cucinelli, Prada, ecc.), o competi.
 
Sintetizzo, nella speranza di spiegarmi meglio.

Non commettiamo l'errore di attribuire il declino delle aziende automobilistiche occidentali alla transizione verso la modalità elettrica.

Perché di questo si dibatte.
 
Non commettiamo l'errore di attribuire il declino delle aziende automobilistiche occidentali alla transizione verso la modalità elettrica.
Era un declino iniziato decenni prima, anche per aver inseguito prestazioni specifiche tramite una complessità crescente e relativa cagionevolezza meccanica.
 
Sintetizzo, nella speranza di spiegarmi meglio.

Non commettiamo l'errore di attribuire il declino delle aziende automobilistiche occidentali alla transizione verso la modalità elettrica.

Perché di questo si dibatte.
e' che, i due fatti, sono coincidenti, poi magari sarebbero falliti tutti anche senza transizione, chi lo sa.
un sospetto, che si siano buttati nell'elettrico, investendo miliardi, che han messo poi sulle spalle delle termiche, comunque resta, visto che, l'impennata dei prezzi, e' partita con la transizione.
saran tutte coincidenze?
 
Però poi stanno conquistando il mercato europeo con vetture a benzina senza arte ne parte.
Ma la colpa è dell'elettrico.
Non del tutto, ma l'elettrico una parte di colpa sostanziale ce l'ha, anche se indirettamente. Mi riferisco, ovviamente, alla solita e ben nota scelta folle e ideologica, accompagnata dall'introduzione di multe e penalizzazioni/limitazioni varie alle termiche.
Ciò ha determinato da un lato la dismissione da parte dei "grandi" costruttori dei modelli economici (il boom di a Dacia e Dr non è dovuto a improvvisa passione per i marchi....) e parallelamente aumenti di prezzo fuori da ogni logica contribuendo a spianare la strada ai costruttori del Celeste Impero, che per i noti meccanismi di "mercato assisitito" sono in grado di produrre (e vendere) a costi inferiori ai nostri. In pratica, la Cina ha usato le elettriche come cavallo di Troia, ma come hai giustamente notato, le vendite le sta facendo con auto endotermiche. Ce la siamo cercata, però.
 
Però poi stanno conquistando il mercato europeo con vetture a benzina senza arte ne parte.
Ma la colpa è dell'elettrico.
Ecco, questo è vero, ci saranno anche prodotti di qualità superiore (l'industria cinese sforna dal primo prezzo a bassa qualità fino ad eccellenze assolute), però i prodotti che vediamo girare per strada sono per la gran parte versioni di bassa gamma, imbellettate e infarcite di optional, ma non a livello di altri marchi (es. DR o MG che si vedono, chiaramente MG sta facendo un "salto" tecnologico e ci sta riuscendo).

L'elettrico di per sé non ha alcuna colpa, è semplicemente uno dei prodotti disponibili, chiaramente la parte normativa e decisionale ha cmq aiutato il declino dell'auto europea, pur rendendosi probabilmente necessario per una minor "emissione" di inquinanti ecc.
 
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