<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1769 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Nel frattempo, nel mondo...
Questo è un "bellissimo" grafico, una curva così "piacevolmente" in aumento per le rinnovabili significa che le altre fonti, principalmente fossili, sono globalmente in calo.

Vedere però quel "COAL" in primissima posizione, peraltro su valori stabili e simili a quelli di 40 anni fa, mi mette una profonda tristezza.

Quello è il lavoro da fare a livello globale, portare i "molti" paesi che utilizzano enormi quantità di carbone a diminuirne sensibilmente l'utilizzo... A tutto vantaggio delle emissioni globali (altroché auto elettriche in EU).
 
Interessante questa intervista a Ebba Busch, vicepremier e ministro dell’Energia e dell’Industria della Svezia, sulla transizione green. La Bush pone l'accento sugli ottimi risultati ottenuti nelle emergie rinnovabili nella sua nazione , ma anche sui limiti , necessità di costosi e complicati apparati di accumulo per compensare la variabilità della produzione di energia e possibile eccessiva dipendenza dalla Cina :

"...L’Europa è a un bivio. La transizione green rischia di essere una transizione cinese su suolo europeo: con pannelli solari e auto elettriche made in China. Oppure possiamo decidere di lavorare insieme e dire no. Abbiamo per esempio un’Europa forte nel settore delle batterie...."

La vicepremier mette in guardia anche dagli eccessi del libero commercio globale per la scarsa considerazione su come e da chi e con che salari vengano prodotte le merci in paesi terzi

"Rappresento un Paese che è per la libertà degli scambi commerciali. E i dazi sono contro la libertà di commercio. Tuttavia ho due figli di dieci e otto anni e non voglio dare nelle loro mani tablet o altri dispositivi che contengano materie prime estratte sfruttando, per esempio, il lavoro minorile nelle miniere del Congo o con procedure che non rispettano la nostra difesa dei diritti e dell’ambiente."

C'è di che riflettere , anche in questo topic dedicato alla "Transizione"

 
Interessante questa intervista a Ebba Busch, vicepremier e ministro dell’Energia e dell’Industria della Svezia, sulla transizione green. La Bush pone l'accento sugli ottimi risultati ottenuti nelle emergie rinnovabili nella sua nazione , ma anche sui limiti , necessità di costosi e complicati apparati di accumulo per compensare la variabilità della produzione di energia e possibile eccessiva dipendenza dalla Cina :

"...L’Europa è a un bivio. La transizione green rischia di essere una transizione cinese su suolo europeo: con pannelli solari e auto elettriche made in China. Oppure possiamo decidere di lavorare insieme e dire no. Abbiamo per esempio un’Europa forte nel settore delle batterie...."

La vicepremier mette in guardia anche dagli eccessi del libero commercio globale per la scarsa considerazione su come e da chi e con che salari vengano prodotte le merci in paesi terzi

"Rappresento un Paese che è per la libertà degli scambi commerciali. E i dazi sono contro la libertà di commercio. Tuttavia ho due figli di dieci e otto anni e non voglio dare nelle loro mani tablet o altri dispositivi che contengano materie prime estratte sfruttando, per esempio, il lavoro minorile nelle miniere del Congo o con procedure che non rispettano la nostra difesa dei diritti e dell’ambiente."

C'è di che riflettere , anche in questo topic dedicato alla "Transizione"

Lo dice lei pare illuminata di questi tempi.
Lo si diceva "noi" anni fa ed eravamo complottisti e contrari all'innovazione se andava bene ma più in generale eretici da bruciare.
 
La principessa avrà anche dormito ma da quello che dice sono molti anni che stanno lavorando su molti fronti, Europa o meno, noi oltre che a “piagne” abbiamo fatto ben poco.
Adesso ci attacchiamo ai pantaloni del “nonno” per farci prendere in braccio…
Ci sono dei limiti strutturali nei percorsi intrapresi e non occorre essere ministri o nobel per vederli posto che ministri e nobel non li hanno visti perché non hanno mai minimamente calcolato che le cose potessero andare storte ma soprattutto perché sono al soldo delle multinazionali che lavorano per il profitto immediato in opposizione a qualunque strategia politica.
Se non ci si rende conto di questo si resterà sempre al palo.
Il mondo è un postaccio e l'economia ha egemonizzato la politica che non ha più un agenda per l'umanità.
 
Ci sono dei limiti strutturali nei percorsi intrapresi e non occorre essere ministri o nobel per vederli
Mi spiace ma non sono d’accordo.
Un “piccolo” esempio tra i tanti : sono decenni, manco anni decenni, che i nostri migliori cervelli usciti tra le migliori università al mondo emigrano e fanno evolvere le tecnologie di molti paesi, ma qui si pensa di tirare a campare in eterno con Dante e Boccaccio…
 
Secondo una teoria economica il dopoguerra grazie ad una "pax" relativa e non mondiale, ha creato sull'etica una specie di benessere finanziario. Olivetti, la stessa Fiat, Pirelli, Bialetti and many more.....ora che quell'etica non c'è più la finanza sopravvive solo a se stessa...ma non incrementa più.
 
Mi spiace ma non sono d’accordo.
Un “piccolo” esempio tra i tanti : sono decenni, manco anni decenni, che i nostri migliori cervelli usciti tra le migliori università al mondo emigrano e fanno evolvere le tecnologie di molti paesi, ma qui si pensa di tirare a campare in eterno con Dante e Boccaccio…
Il mondo non è italocentrico, anzi.
I tanti cervelli che producono innovazione non hanno ancora trovato soluzioni per tutti, anzi, la maggior parte delle opzioni sono elitarie, per pochi.
E se non pensi sia così vallo a spiegare a quei 2 miliardi che non hanno l'acqua o quei 4,5 miliardi che cagano nelle buche e si puliscono con la terra.
 
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