<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1768 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Perché è complicato e molto energivoro?
Ad oggi è difficile immaginare una rete distributiva di idrogeno. Molto più promettente nei servizi intraziendali o nei trasporti pubblici dove puoi organizzare una stazione di rifornimento dedicata.
Alcune opzioni promettono di cambiare un po' le cose ma lo stoccaggio e l'energia necessaria alla produzione a bordo non facilitano il trasporto sulle comuni vetture.

Invero dai limiti delle pile a combustibile alimentate a idrogeno sono nati studi su altri vettori energetici che potrebbero sostituire l'idrogeno.
Insomma è un mondo da scoprire che può portare a tanto oppure a nulla.
 
Perchè si parla così poco di idrogeno se ben quattro case top player mondiali stanno studiandolo?
La risposta penso stia già domanda: perché 4 case lo stanno ancora studiando. ;)

Gli esperimenti di auto a idrogeno sono mosche bianche, ma il problema dell'idrogeno è la parte di infrastruttura per rifornire e lo è in maniera ancora più grossa del problema infrastrutture per l'elettrico.

Può essere una buona alternativa, ma necessita di anni per iniziare a diffondersi.
 
Io ricordo molti annunci e anche qualche veicolo 'demo' BMW, anche a Ginevra ce n'erano.
BMW fece un prototipo decenni fa, ma con motore a combustione interna. Poi più saputo nulla. Non so quali siano le 4 major che stanno studiando, Toyota a parte, ma mi pare non sia arrivata a nulla di concreto. Poi non esiste rete distributiva, rendimenti bassi, le batterie ci vogliono comunque... ci credevo all'idrogeno, ma i numeri non lasciano dubbi.
 
Saranno sufficienti gli incentivi per l'auto elettrica ?


 
BMW fece un prototipo decenni fa, ma con motore a combustione interna. Poi più saputo nulla. Non so quali siano le 4 major che stanno studiando, Toyota a parte, ma mi pare non sia arrivata a nulla di concreto. Poi non esiste rete distributiva, rendimenti bassi, le batterie ci vogliono comunque... ci credevo all'idrogeno, ma i numeri non lasciano dubbi.
Beh però è già arrivata alla seconda generazione di Mirai di cui ce ne sono moltissime taxi a Parigi. Ho letto che esistono anche camion ad idrogeno.
 
Una volta si stava parlando di auto elettrica ed emergenza, ecco un video con il minimo sindacabile di auto elettrica e una giornata frenetica...


nns-830x990_ww7g.jpg
 
Mi riferisco agli obbiettivi da perseguire e nel dire questo ritengo che la mobilità elettrica non sia nella direzione giusta. A meno che l'ecologismo sbandierato non sia solo un pretesto (cosa a cui do un certo credito).
anche perche' nel 90% nei casi di veicoli privati stiamo parlando di carriarmati con linea a "mattone" sia elettrici che plug in.....
 
anche perche' nel 90% nei casi di veicoli privati stiamo parlando di carriarmati con linea a "mattone" sia elettrici che plug in.....
Effettivamente pensando oggi un'automobile elettrica , questa dovrebbe essere leggera in modo da ottimizzare , prestazioni , consumi e batteria . Non necessariamente dovrebbe essere una city car con peso piuma , piuttosto invece una gamma di veicoli dal segmento A a quello C , caratterizzati da leggerezza , linee aereodinamiche , via via più grandi e capienti con il crescere dei segmenti , ma con attenzione ai consumi. Credo che una tale gamma ideale progettata a tavolino avrebbe scarse possibilità di successo , visto che il mondo delle auto contemporanee , elettriche comprese , è caratterizzato da abbandono dei settori minori , crescita inarrestabile di dimensioni e pesi nei vari segmenti , spesso scarsa aereodinamica e carrozzerie obbligatoriamente rialzate. Non vorrei fosse un gigantismo che inclina verso l'estinzione della specie automobile :)

 
Stasera a Presa Diretta su rai3 parlano dell'industria automobilistica cinese e delle multinazionali in Irlanda.
Alle 21.20

"Sull'industria tedesca incombe il rischio recessione. Acciaierie, cantieri e fabbriche d'auto affrontano licenziamenti, scioperi, chiusure e delocalizzazioni. Un impatto pesante anche in Italia, in particolare nel bresciano, da sempre legato all'economia tedesca e spesso definito il diciassettesimo Land. Sullo sfondo, l'avanzata cinese: l'industria automobilistica della Cina, leader nel settore elettrico, guida oggi joint venture e acquisizioni in Europa. Intanto, in Italia, lo stabilimento Stellantis di Termoli si svuota. Eppure, le risorse per sostenere l'economia ci sarebbero, se anche le multinazionali pagassero le tasse, come dimostra l'Irlanda, dove la fiscalità è più favorevole, lì hanno sede oltre 1.800 multinazionali, in gran parte americane. Ospite in studio per analizzare la crisi e le nuove sfide industriali Emiliano Brancaccio, docente di Economia politica all'Università Federico II di Napoli."
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Back
Alto