<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Anche i Cinesi piangono.. | Il Forum di Quattroruote

Anche i Cinesi piangono..

Non sono solo i gruppi automobilistici occidentali ad attraversare un momento difficile. Infatti arriva dalla Cina la notizia che il gruppo Geely, che possiede ormai 12 marchi automobilistici, si trova a dover tagliare i costi e razionalizzare le risorse. Per questo annuncia che il 51% della Lynk & Co (azienda valutata 2,3 miliardi di dollari) passa alla Zeekr.
Questa operazione, che sarà completata a giugno 2025, dovrebbe aiutare la Geely a ottimizzare le risorse e migliorare i profitti. L'accordo prevede che la Zeekr acquisti una quota del 30% dalla Volvo e una quota del 20% da Geely Holding. In questa operazione saranno tagliati 9.000 posti di lavoro. Il presidente del gruppo Geely Eric Li ha dichiarato che tutti i marchi del gruppo devono avere uno specifico posizionamento così da evitare sovrapposizioni e la concorrenza interna. L’obiettivo è quello di passare dalle 339.000 unità registrate nel 2023 a un milione di vetture, valore aggregato per entrambi i marchi.


Il gruppo Geely, la cui denominazione ufficiale è Zhejiang Geely Holding Group, è il più grande Costruttore cinese in mani private, quelle del suo fondatore Li Shufu che ne ha avviato le attività nel 1986 e che dal 1997 si è dedicato alle auto col marchio Geely.
Oggi il 59enne Li Shufu è la 99esima persona più ricca del mondo secondo Forbes, con un patrimonio stimato di 16,9 miliardi di dollari. L'impero Geely è oggi composto da oltre quaranta stabilimenti in cui lavorano più di 120.000 dipendenti e nel 2022 ha venduto 2,3 milioni di auto in tutto il mondo.

Geely Holding Group (Zhejiang Geely Holding Group Co.Ltd, ZGH) è un conglomerato cinese, basato ad Hangzhou, nel sud est del continente asiatico. Il nome inglese Geely è un adattamento del cinese 吉利 (Jílì) che sigifica "di buon auspicio". Fondata nel 1986, è attiva nel settore dell' automobile dal 1997.

Possiede numerosi marchi automobilistici, ognuno caratterizzato da un proprio posizionamento in termini di prodotto, di mercati serviti e di strategie di marketing.
Tra questi si ricordano: Geely Auto, Lynk & Co, Volvo Cars, Polestar, Proton, Lotus, London Electric Vehicle Company, Smart, Yuan Cheng Auto, Terrafugia, Qianjiang Motorcycles, Joma, Saxo Bank e MiTime..

Geely ha acquisito il controllo del 50% del brand smart tramite una joint venture con Mercedes-Benz, e produce la nuova generazione elettrica, avviata con il SUV #1, nei suoi stabilimenti in Cina.
 
La Cina ora produce oltre il 60 % delle auto elettriche del mondo e l'80 % delle batterie che le alimentano.
I suoi campioni dell'automotive, un tempo disperati per la cooperazione estera, oggi sono ricercati per la loro innovazione.
"Ora sono all'avanguardia della tecnologia", ha affermato John Helveston , esperto di veicoli elettrici cinesi presso il dipartimento di ingegneria della George Washington University, sottolineando che le aziende cinesi hanno trascorso un decennio concentrandosi sulla riduzione dei costi con l'automazione e la semplificazione delle catene di fornitura..

Il capo di BYD dichiara che la Z9 GT è “dieci volte migliore” delle rivali europee premium..
Il marchio originariamente creato da BYD e Daimler sta per essere lanciato in Europa con la Z9 GT da 952 CV, una wagon sportiva che assomiglia a una Porsche Panamera.


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Vista iersera bella trasmissione su rai tre in tema automotive non piangono affatto piangiamo noi e lo spiegano bene il perché
 
Vista iersera bella trasmissione su rai tre in tema automotive non piangono affatto piangiamo noi e lo spiegano bene il perché
Veramente interessante, anche se ha riportati fatti che noi dovremmo conoscere già. Partendo dalla crisi dell'industria tedesca (in particolare nell'automotive, ma non solo) dovrebbe far capire a noi occidentali che il progresso tecnologico nel resto del mondo (in Oriente, soprattutto) va comunque avanti, e non serve a niente restare fermi a lamentarsi dei progressi altrui e rimpiangere un glorioso passato, che non tornerà più se non cambiando completamente mentalità.
 
Veramente interessante, anche se ha riportati fatti che noi dovremmo conoscere già. Partendo dalla crisi dell'industria tedesca (in particolare nell'automotive, ma non solo) dovrebbe far capire a noi occidentali che il progresso tecnologico nel resto del mondo (in Oriente, soprattutto) va comunque avanti, e non serve a niente restare fermi a lamentarsi dei progressi altrui e rimpiangere un glorioso passato, che non tornerà più se non cambiando completamente mentalità.
gia'.....
e al di la del paese di produzione, non dovremmo dimenticarci chi ha in mano la logistica del "mare" e dei porti...mentre noi costruiamo navi da crociera.....
 
gia'.....
e al di la del paese di produzione, non dovremmo dimenticarci chi ha in mano la logistica del "mare" e dei porti...mentre noi costruiamo navi da crociera.....
Ma non solo quello... mica basta la logistica! Impressionante quanto l'industria cinese investa in ricerca e sviluppo, non restando mai ferma ma sfornando innovazioni in "quantità industriale". Basta ad esempio vedere il numero di brevetti che sforna quotidianamente la BYD (e si può immaginare dal "muro dei brevetti" inquadrato nella trasmissione di ieri sera...)
 
Veramente interessante, anche se ha riportati fatti che noi dovremmo conoscere già. Partendo dalla crisi dell'industria tedesca (in particolare nell'automotive, ma non solo) dovrebbe far capire a noi occidentali che il progresso tecnologico nel resto del mondo (in Oriente, soprattutto) va comunque avanti, e non serve a niente restare fermi a lamentarsi dei progressi altrui e rimpiangere un glorioso passato, che non tornerà più se non cambiando completamente mentalità.
Conosciamo già poco, si sono scardinati dei punti importanti secondo me sottaciuti...

Nel 2019 infatti si dice il gap tecnologico sulle auto (termiche) era incolmabile per la Cina. Punto uno

Nel 2019 la Cina, forte del suo Know-How elettrico (vetturette elettriche da Golf, da trasporto urbano per l'asia, varie) ha deciso di investire su quelle cose lì vetturette elettriche a basso costo per poi salire progressivamente di fascia avendo anche le pile dalla sua.Punto due

E terzo ed ultimo punto, il saliente oggi il Superhybrid.....

Se continuiamo a fare a prezzo maggiore elettriche inferiori il destino ce lo siamo scritto noi.....
 
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