<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Pneumatici ricostruiti RIGA GOMME 100% Made in Italy | Page 45 | Il Forum di Quattroruote

Pneumatici ricostruiti RIGA GOMME 100% Made in Italy

7) non chiedermi mai consigli sulla benzina, il gasolio, il gas o l'olio.

8) se la mia opinione non ti interessa e io ti sembro "presuntuoso di pneumatici" (solo perché non sei daccordo con le mie opinioni personali) perché continui a leggere questa discussione?
 
Buonasera,
« Tornando a noi » : Caro Ciliegioso, quanti chilometri hai fatto fino ad oggi? Come si presenta l’usura del pneumatico?
Quasi 2000 km. L'usura è praticamente ancora 0. Si vedono ancora tutte le bavette di lavorazione della gomma nel battistrada (le prime che scompaiono con il normale consumo) nonché i "filetti" sulla spalla.

Questi per capirci (foto non mia)

gomme-auto-a-cosa-sevrono-i-peletti.jpg
 
Oggi ho sbirciato le gomme di un vicino di casa.
Non ho letto la marca,ero abbastanza distante e da lontano non ci vedo bene.
Le posteriori sembravano nuove,c'erano ancora le linee rosse e verdi.
Le anteriori erano consumate,vecchie e sgonfie.
Presumo che le posteriori fossero messe peggio e abbia sostituito solo quelle pensando di fare ancora qualche km per finire le anteriori.
È un guidatore tranquillo ma le anteriori mi ispiravano veramente poca fiducia.
Piuttosto che andare in giro così se proprio non si vogliono prendere gomme nuove molto meglio una gomma ricostruita.
O al limite un treno di gomme usate recenti prese dal demolitore.

Io ho scritto diverse volte che non me la sarei sentita di provare le gomme ricostruite,almeno nel mio caso in cui il risparmio sarebbe ridotto.
Però da qui a fare una crociata contro chi invece ha deciso di provarle ce ne passa.
Spero che nessuno qui sul forum si auguri che ciliegioso si trovi male con le sue gomme per poter dire avevo ragione.
Magari è presto per dire se faranno una buona riuscita ma speriamo che sia così.
Ferma restando la libertà di ognuno di scegliere di non comprare gomme ricostruite.
 
Oggi ho montato le mie, come già detto la previsione quest'anno è di circa 8000 km. Vedremo come vanno. Montaggio compreso ho speso 57 a gomma. Rispetto una Nexen il risparmio è circa una ventina di euro a gomma. Ma non è quello. Mi aspetto una gomma più morbida.
 
https://www.gomme-auto.it/blog/mercato-pneumatici-ultimi-5-anni

https://pneusnews.it/2023/01/10/il-...-occidentale-e-simile-alla-crisi-finanziaria/
https://www.econopoly.ilsole24ore.com/2022/05/31/pneumatici-mercato-europeo/

Segnalo altri articoli interessanti che ho trovato sui ricostruiti e la situazione pneumatici in Europa occidentale. Riassumendo: produciamo sempre meno gomme in favore di quelle di bassa qualità economiche importate dall'asia (definite "budget"), quelle di qualità commerciale standard (le più diffuse e vendute, definite "value"), che stiamo perdendo in favore della produzione dei paesi est Europei con costi del lavoro più bassi mentre stiamo concentrando ciò che ci rimane su piccole produzioni di alto valore (definite "premium") per auto sportive e di lusso. Cause note: costo delle materie prime, del lavoro e investimenti che necessitano di aiuti di stato. Questo sta causando la chiusura di interi stabilimenti produttivi anche in Italia, la perdita di numerosi posti di lavoro e, in caso di guerra, pandemia o dazi, la dipendenza totale dall'estero dell'intero prodotto (non solo, magari di una materia prima soltanto). In quest'ottica il sole 24 ore cita i ricostruiti come un patrimonio industriale da preservare (li inserisce anch'esso nella fascia media "value" e non in quella di primo prezzo "budget"), nonostante sia totalmente ignorato dalla politica.

"In seconda battuta, la rinnovata consapevolezza sull’utilizzo efficiente delle risorse dovrebbe dare nuova linfa al mercato degli pneumatici ricoperti, prodotto realmente sostenibile ma tuttora in Italia poco valorizzato dal mercato – nonostante gli interessanti ritorni ambientali ed economici – e poco sostenuto dalla politica, al di là di qualche iniziativa limitata alle forniture pubbliche. Fuori dai nostri confini, dove il comparto lavora solo pneumatici di taglia medio-grande, i grandi gruppi sono già tornati ad investire in un settore molto promettente nel panorama del trasporto automobilistico" - Il Sole 24 Ore
"Quello che si prefigura all’orizzonte europeo è un mercato solcato da una profonda distinzione di offerta al pubblico, classificabile in tre categorie:

1. pneumatici di fasce budget, prevalentemente importati dai paesi in via di sviluppo, destinati a consumatori poco esigenti e la cui offerta di valore si basa sul basso costo di acquisto.

2. prodotti di fascia value, per i clienti attenti che cercano un giusto compromesso tra costo, resa ed impronta ambientale: la classica proposta di prodotti nuovi europei sarà affiancata e sostenuta da un’offerta sempre più ampia di pneumatici ricostruiti di alta qualità in grado di rispettare i più severi requisiti del settore, secondo le ormai pressanti richieste del pubblico giovane, più sensibile ai temi ambientali che affascinato da marchi e differenti proposte di valore.

3. Pneumatici di fasce premium, frutto di una produzione domestica in grado di sfruttare le più avanzate tecnologie in tema di riutilizzo e valorizzazione delle risorse di recupero, destinati ad una clientela esigente in fatto di prestazioni di prodotto ma soprattutto in grado di offrire al consumatore un acquisto che rispetti tutti i parametri di sostenibilità, tanto nella produzione quanto nell’utilizzo." - Il Sole 24 Ore
 
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