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E a Mirafiori si torna in ufficio

Togliere i parcheggi per farci gli stalli di ricarica è comunque una sciocchezza a prescindere dalla ratio di conversione dello spazio. Fattuale, non opinabile. Magari toccando con mano, un "urbanista" sceso dal divano potrebbe accorgersi della realtà, quando arriva a destinazione e non sa più dove mettere il suo inutile fienile del Wisconsin (altra metafora, se non si è capito), preso perché a furia di rimanere sdraiato gli è venuto il mal di schiena :emoji_sweat_smile:
 
Io ho un caro amico che lavora nel settore delle spedizioni.
Non voglio dire che sia uno scansafatiche ma per anni è stato abituato molto bene.
Ha lavorato in un'azienda in cui c'era un clima famigliare,poteva organizzarsi il lavoro come preferiva,se il bambino aveva la febbre telefonava e diceva oggi lavoro da casa.
Infatti è rimasto nella stessa azienda per 15 anni mi sembra.
Poi ha dovuto cambiare e non è durato un anno perchè nell'azienda nuova i ritmi erano più elevati,i colleghi non erano altrettanto disponibili se capitava di aver bisogno di essere sostituiti e tante volte avrebbe preferito lavorare da casa ma serviva qualcuno in sede altrimenti i camion non partivano.
Quando si è lamentato dell'inferno che stava vivendo io mi sono trattenuto dal dirgli che purtroppo stava vivendo la normalità mentre invece prima era stato fortunato.
Io capisco che si debba fare il possibile per rendere l'ambiente di lavoro meno stressante ma temo che stiamo andando verso uno scenario fin troppo soft in cui alcune persone se ne approfittano anche.
Senza fare nomi in alcuni settori ho visto purtroppo gente che se passava una giornata storta sul lavoro e riteneva per qualche motivo di essere stata vessata il giorno dopo si metteva in malattia,aggravando ulteriormente la situazione per chi invece andava a lavorare.
Sul lavoro mi è capitato di sentire la ramanzina da parte di una signora che lavora per una cooperativa di pulizie che ci rimproverava perchè avremmo potuto raccogliere noi le foglie davanti alla vetrina e apriti cielo a lei avevano ridotto le ore e tagliato il personale.
Per carità magari erano lamentele fondate ma avrebbe dovuto farle col proprio titolare,noi più che chiudere un occhio sul fatto che spesso faceva finta di pulire o parlava al telefono e dirle che non ci sembrava logico dopo aver pagato il servizio di pulizia dover pulire noi al suo posto non potevamo fare.
 
la cosa che non capisco è come ogni cosa si debba tagliare con l'accetta , come si può considerare lo smart working sempre negativo o sempre positivo? Probabile che ci saranno delle variabili che faranno pendere l'asticella da una parte o dall'altra.
tutte le aziende stanno riconsiderando lo smart working deleterio? ma chi lo ha detto ? nel mio settore non è assolutamente cosi , ci sono quelle che limitano le giornate ma non che lo osteggino, anche perchè sono le stesse aziende che si sono rese conto dei vantaggi.
 
Se chiamando a forza i dipendenti in azienda i manager credono che siano meno scansafatiche allora non hanno capito che pure in presenza rimangono tali se sono fatti cosi. Specialmente se l'azienda è grande c'è molto posto per scansafatiche
 
Non mi è chiaro il paragone, perdonami. L'azionista fa i suoi interessi, che sono la massimizzazione del proprio profitto relativo all'investimento che ha fatto.

Il ritorno alla realtà è riferito a tutto uno stuolo di lavoratori, di ogni livello e inquadramento, che (come parecchie aziende hanno riscontrato) lavorano molto meglio e in maniera più produttiva se coinvolti in relazioni umane, dove anche la componente di "soft-skill" (relazionale) gioca un ruolo spesso determinante.

Anche solo uscire di casa per andare al lavoro, confrontarsi coi colleghi o coi compagni di viaggio sui mezzi pubblici o al bar eccetera, significa aprire la mente sulla realtà quotidiana. Accorgersi magari che il mondo non è idealizzato come nelle riunioni su Teams, che magari togliere sedici parcheggi per farci otto stalli di ricarica è una trovata demenziale ecc. ecc.

E non si tratta di una mia impressione / opinione, ma di considerazioni che le imprese stanno sempre più facendo, anche perché magari durante l'orario di lavoro può essere necessario spostare una risorsa temporaneamente in altro incarico... Insomma, lavorare.

mi sembra che hai dato un tuo giudizio abbastanza netto, se poi mi dici che non è netto ma ci sono dei distinguo allora è un altro discorso.
 
C'è scritto "parecchie aziende" oppure "sempre più" mica "tutte". Ed è un dato di fatto, basta leggere i giornali.

io non li leggo i giornali, non è un tipo di informazione che mi interessa, preferisco riportare la mia di esperienza, ovviamente limitata ma che abbraccia un settore, quello IT, che da anni ha abbracciato lo smart working , mica con il Covid.
 
Ci ho lavorato pure io per diversi anni (in ambito IT automotive)... è chiaro che per la tipologia di lavoro, calza a pennello. Ma anche lì non sempre :emoji_wink:

non so tu come lavoravi, io sono ormai 28 anni che ci lavoro e se penso a come si lavorava fino a 10 anni fa ci vedo tanti vantaggi, ma anche proprio in termini di lavoro.
Per la socialità lascio stare, non sono uno psicologo per affrontare un tema simile, io ne ho di più ora di quando andavo in ufficio , ma non sarà cosi per tutti
 
Ci sono sicuramente dei contesti in cui lo smart working funziona bene sia per l'azienda che per il dipendente.
E c'è ne saranno altri in cui invece non funziona,anche solo banalmente perché si tratta di aziende non tento grandi che non possono garantire il diritto di lavorare da casa a tutti i dipendenti ma hanno bisogno anche di lavoratori in presenza.
Io temo che in qualche caso si sia esagerato e probabilmente un po' per colpa delle aziende un po' per colpa dei lavoratori qualcosa è andato storto ed è stato deciso di tornare indietro.
In ogni caso la possibilità di lavorare da casa imho non deve essere data per scontata,se è possibile meglio ma se non lo è amen.
 
Ci sono sicuramente dei contesti in cui lo smart working funziona bene sia per l'azienda che per il dipendente.
E c'è ne saranno altri in cui invece non funziona,anche solo banalmente perché si tratta di aziende non tento grandi che non possono garantire il diritto di lavorare da casa a tutti i dipendenti ma hanno bisogno anche di lavoratori in presenza.
Io temo che in qualche caso si sia esagerato e probabilmente un po' per colpa delle aziende un po' per colpa dei lavoratori qualcosa è andato storto ed è stato deciso di tornare indietro.
In ogni caso la possibilità di lavorare da casa imho non deve essere data per scontata,se è possibile meglio ma se non lo è amen.

Io non lo do per scontato ma per me è diventato materia di contrattazione, nel senso che rientra nella discussione tra lavoratore e azienda, poi se ci si incontra bene altrimenti ognuno tira le proprie conclusioni
 
Io non lo do per scontato ma per me è diventato materia di contrattazione, nel senso che rientra nella discussione tra lavoratore e azienda, poi se ci si incontra bene altrimenti ognuno tira le proprie conclusioni

Se si parla di nuove assunzioni imho è giusto mettere sul tavolo anche questo tema in fase di contrattazione.
Però come dicevo deve essere una cosa che va bene per entrambe le parti.
In qualche caso è stato fatto un tentativo per le ragioni che tutti conosciamo e non è andato bene.
Non dico che sia giusto ma che la possibilità di lavorare da casa non deve essere data per scontata,dipende dal contesto.
Per fare un esempio un'azienda con cui ho avuto rapporti ha praticamente chiuso la sede amministrativa facendo lavorare da casa i propri impiegati.
Non so se hanno avuto dei vantaggi,probabilmente si.
Da cliente (o meglio dipendente di un'azienda cliente) posso dire che per me è stato un disagio perché la reperibilità che prima era garantita è venuta meno.
Magari si è trattato di un caso isolato ma fatto sta che ci siamo rivolti alla concorrenza anche perché siamo sicuri che 6 giorni su 7 c'è sempre qualcuno in presenza che se lo chiami ti sa dire esattamente a che punto è la spedizione, cos'hanno in magazzino etc etc.
Sarà meno smart ma funziona meglio,sempre dal lato cliente intendo.
 
Domanda da ignorante. Ma se una quota di smart working significa ridurre i osti aziendali e del lavoratore, esigenze di presenza a parte, quali sono gli ostacoli che possono ridurre la concedibilità di tale quota?

Francamente non lo so, da me sono così tanti i vantaggi che è difficile non avere lo smart working. Ma i vantaggi per l'azienda non sono solo ad esempio la riduzione per il costo delle sedi, 10 anni fa se alle 7 c'era un problema applicativo o sistemistico per risolverlo dovevi aspettare le persone interessate che arrivavano in ufficio,ora in 2 minuti ci di collega e si interviene, che non è cosa da poco se offri ad esempio un servizio ai clienti
 
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