<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Comau | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Comau

Stellantis dovrebbe comprare il 49% di una finanziaria che compra il 100% di una sua azienda. Si conferma un'ennesima presa in giro.

Diciamo che esce dalla porta e rientra dalla finestra. Esce con un ex 100% (del controllo se c’era quotazione di borsa) e rientra con il 49%. Cioè avrà il 49% della società (italiana, ma a sua volta controllata da un “fondo” americano) che avrà il controllo totale di Comau.

Il tutto con la “benedizione” del governo italiano, che con un’azione di “Golden power” ha vigilato sul rischio di abbandono definitivo o meno incisivo.
 
Diciamo che esce dalla porta e rientra dalla finestra. Esce con un ex 100% (del controllo se c’era quotazione di borsa) e rientra con il 49%. Cioè avrà il 49% della società che avrà il controllo totale di Comau. Il tutto con la “benedizione” del governo italiano, che con un’azione di “Golden power” ha vigilato sul rischio di abbandono definitivo o meno incisivo.
Sai che benedizione daranno le maestranze... quandi vendi anche solo il 51% non è più tuo. Il controllo passa a a mani a cui importa meno di zero dei sindacati e parti sociali, per loro è solo un affare finanziario. Fare economia o, meglio impresa industriale, non è un magheggino finanziario dove entri dalla porta, esci dalla finestra e trucchetti vari. Vedi cosa successe in Ducati. Prima IRI, poi risollevata dai fratelli Castiglioni (Cagiva, MV etc) poi di nuovo acquistati da un fondo pensione americano e finalmente finiti in mano di Audi (VW Group) com mentalità imprenditoriale e industriale. I conteggi vanno bene per gli azionisti, che per definizione sono mobili qual piuma al vento. Poi voglio cvedere se davvero questo 49% sarà acquistato... ma comunque, passata la festa, gabbato lo santo.
 
Stellantis dovrebbe comprare il 49% di una finanziaria che compra il 100% di una sua azienda. Si conferma un'ennesima presa in giro.
forse effetto della Golden Power che ha bloccato le intenzioni di smantellamento di Stellantis?

Per quanto interpreto Stellantis voleva sbarazzarsi di Comau come ha fatto con Marelli, vendendola ad una finanziaria che di fatto l'avrebbe probabilmente chiusa come appunto successo per MM. Forse l'intervento governativo ha un poco rotto le uova nel paniere e li ha obbligati a mantenere una quota a garanzia dei livelli occupazionali.
Che poi non è una garanzia molto solida data l'esperienza sugli altri asset produttivi italiani
 
In realtà il governo ha esercitato la Golden Power. In pratica Oem Heron SRL è una società di investimenti finanziari con sede a Milano ma indirettamente controllata (oggi) dal fondo americano. Per il seguito sarà detenuta solo al 51% dal fondo (o la controllata dal fondo), mentre il 49% sarà detenuto da Stellantis.

Questa sarà la garanzia per mantenere i livelli occupazionali italiani e altro. Il governo italiano ha approvato la transazione.

Sotto l’articolo di Quattroruote datato ottobre 2024.


<Le condizioni. L'operazione prevede che il 100% del capitale di Comau oggi in mano a Stellantis venga acquistato da un veicolo d'investimento denominato OEP Heron BidCo Srl. A sua volta, il gruppo guidato da Carlos Tavares rileverà il 49,9% del veicolo, mentre il restante 50,1% sarà detenuto da OEP Heron MidCo Srl (già Lina Srl), società indirettamente controllata da One Equity Partners. Il governo, su proposta del ministero delle imprese e del Made in Italy e preso atto degli impegni delle parti "a garantire che l’operazione avrà un impatto positivo sulla forza lavoro nel medio-lungo termine", ha quindi approvato la transizione, stabilendo delle prescrisioni "volte a tutelare l’asset strategico di Comau e, in particolare, ad assicurare il livello degli investimenti nelle attività di ricerca e sviluppo, il mantenimento, in Italia, degli impianti di produzione delle società italiane del Gruppo e delle funzioni di direzione e coordinamento delle attività di ricerca e sviluppo del Gruppo Comau". "Inoltre, andrà garantito il know-how tecnologico italiano, attraverso la tutela dei brevetti e degli altri titoli di proprietà intellettuale", sottolinea Palazzo Chigi, aggiungendo, infine, che "l’attuazione delle prescrizioni sarà oggetto di monitoraggio da parte del ministero competente", ossia il dicastero con sede a Palazzo Piacentini.>
l'interpretazione non mi convince appieno.
La vendita ad un "veicolo di investimento" puzza lontano un miglio, ancor di più se una srl.
Che poi abbiano provato a salvarsi in corner mediando un rientro di Stellanti dalla finestra consente di guadagnare un po di tempo ma non è garanzia di salvaguardia del business di Comau.

Di fatto se Stellantis stacca i rubinetti, come già fatto al resto delle fabbriche italiane, è solo questione di tempo e Comau collasserà su se stessa. L'Srl chiude, Stellantis contabilizza un perdita in bilancio ma l'Italia perde un'azienda tecnologicamente molto importate.
 
Sai che benedizione daranno le maestranze... quandi vendi anche solo il 51% non è più tuo. Il controllo passa a a mani a cui importa meno di zero dei sindacati e parti sociali, per loro è solo un affare finanziario. Fare economia o, meglio impresa industriale, non è un magheggino finanziario dove entri dalla porta, esci dalla finestra e trucchetti vari. Vedi cosa successe in Ducati. Prima IRI, poi risollevata dai fratelli Castiglioni (Cagiva, MV etc) poi di nuovo acquistati da un fondo pensione americano e finalmente finiti in mano di Audi (VW Group) com mentalità imprenditoriale e industriale. I conteggi vanno bene per gli azionisti, che per definizione sono mobili qual piuma al vento. Poi voglio cvedere se davvero questo 49% sarà acquistato... ma comunque, passata la festa, gabbato lo santo.
Stavolta però visto che la hai citata spezzo una lancia a favore delle "proprietà" fossero esse stesse o finanziarie o altro.

Ducati nel 1985 sotto iri era messa più o meno come l'Alfa di quel periodo. Aveva la tecnologia sì aveva tecnici e maestranze sì aveva modelli e blasone nì....tralascio il rognoso capitolo ducatienergia...

Poi intervennero i Castiglioni che guardando dirimpetto a loro e vedendo che gli era già andata bene decisero di riprovarci ancora e forse andò meglio infatti Cagiva e anche Ducati invero beneficieranno di quella stagione dakariana che riportò l'industria italica in vetta ai costruttori di moto mondiali....e fecero sia belle moto sia svilupparono la tecnica nel senso più puro dell'italianità, una su tutte per me la ss350 del 1991....

Col fondo americano, fino al 2006 se non erro poi le cose non è che andarono troppo male o sbaglio. Belle le 620 ie multistrada belle le sportive e le monster cosa mancava a quella Ducati rispetto a quelle precedenti e future?

Spero che la nuova proprietà di Comau si comporti come il fondo americano si comportò con ducati mantenendo la produzione là dove era rispettando la filiera, le tradizioni e i clienti per giunta. Magari....
 
Non lo è per niente il 49% non decide. Decide il 51.

Si, di fatto le sorti dell’azienda, sotto il profilo strategico-produttivo-commerciale e delle risorse umane, restano in mano al fondo americano, che tramite il solito sistema di scatole cinesi controlla Comau con il 51% (controlla il 100% della società che controlla Comau al 51%).

Vedremo appunto quali saranno le strategie che verranno poste in atto. Sotto il profilo industriale però non capisco i vantaggi nel vendere aziende (questa è la seconda) che godono di grande prosperità e successo commerciale.

Come dite tu, Moogpsyco e altri probabilmente c’è solo uno scopo economico, di puro profitto immediato e non lungimirante, ed è una cosa triste.

Ora la parola ai nuovi proprietari di maggioranza (Stellantis praticamente avrà “solo” una corposa partecipazione agli eventuali utili)
 
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forse effetto della Golden Power che ha bloccato le intenzioni di smantellamento di Stellantis?

Per quanto interpreto Stellantis voleva sbarazzarsi di Comau come ha fatto con Marelli, vendendola ad una finanziaria che di fatto l'avrebbe probabilmente chiusa come appunto successo per MM. Forse l'intervento governativo ha un poco rotto le uova nel paniere e li ha obbligati a mantenere una quota a garanzia dei livelli occupazionali.
Che poi non è una garanzia molto solida data l'esperienza sugli altri asset produttivi italiani

Però a dire il vero Magneti Marelli ha di nuovo cambiato nome e proprietà ma esiste ancora. Non è stata chiusa, ma ceduta due volte.

Oggi si chiama Marelli Holding Co, ltd, con sede a Saitama (Giappone).

Nel settembre 2020 è stata creata una joint venture con con la cinese Highly International, che ne detiene il 60%, mentre il 40% è dei giapponesi di Marelli Holding. Sede a Hong King e obiettivo, della sola JV ovviamente, la penetrazione nel mercato cinese.

La società Marelli Holding Co. ha 54.000 dipendenti in 170 stabilimenti nel mondo, e una filiale in Europa che si chiama Marelli Europe (sede a Corbetta - Milano). Non ho trovato un fatturato aggiornato sul web. 10.6 miliardi di euro nel 2021.
 
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In realtà il governo ha esercitato la Golden Power. In pratica Oem Heron SRL è una società di investimenti finanziari con sede a Milano ma indirettamente controllata (oggi) dal fondo americano. Per il seguito sarà detenuta solo al 51% dal fondo (o la controllata dal fondo), mentre il 49% sarà detenuto da Stellantis.

Questa sarà la garanzia per mantenere i livelli occupazionali italiani e altro. Il governo italiano ha approvato la transazione.

Sotto l’articolo di Quattroruote datato ottobre 2024.


<Le condizioni. L'operazione prevede che il 100% del capitale di Comau oggi in mano a Stellantis venga acquistato da un veicolo d'investimento denominato OEP Heron BidCo Srl. A sua volta, il gruppo guidato da Carlos Tavares rileverà il 49,9% del veicolo, mentre il restante 50,1% sarà detenuto da OEP Heron MidCo Srl (già Lina Srl), società indirettamente controllata da One Equity Partners. Il governo, su proposta del ministero delle imprese e del Made in Italy e preso atto degli impegni delle parti "a garantire che l’operazione avrà un impatto positivo sulla forza lavoro nel medio-lungo termine", ha quindi approvato la transizione, stabilendo delle prescrisioni "volte a tutelare l’asset strategico di Comau e, in particolare, ad assicurare il livello degli investimenti nelle attività di ricerca e sviluppo, il mantenimento, in Italia, degli impianti di produzione delle società italiane del Gruppo e delle funzioni di direzione e coordinamento delle attività di ricerca e sviluppo del Gruppo Comau". "Inoltre, andrà garantito il know-how tecnologico italiano, attraverso la tutela dei brevetti e degli altri titoli di proprietà intellettuale", sottolinea Palazzo Chigi, aggiungendo, infine, che "l’attuazione delle prescrizioni sarà oggetto di monitoraggio da parte del ministero competente", ossia il dicastero con sede a Palazzo Piacentini.>
Perdonami ma il governo non ha esercitato praticamente nulla, di fatto ha autorizzato un fondo straniero a prendere il controllo di una società italiana, da quello che ho letto apponendo una serie di prescrizioni non vincolanti (tradotto = raccomandazioni), in pratica hanno detto agli americani "prendete pure il controllo ma mi raccomando tutelate l'occupazione il know how ecc", cioè fate i bravi.

Gli Stellantis si sono presi una fetta di un veicolo finanziario a sua volta controllato da altri, il che equivale, a mio giudizio, a sfilare il proprio nome da ogni evento che accadrà negli anni futuri, (vedi ulteriori diluizioni) ed avere quindi le mani pulite e la coscienza immacolata, altrimenti non avrebbe spiegazione una manovra simile.
Perché poi a comandare sarà chi ha il 50.1 mentre gli altri stanno a guardare e annuiscono.

D'altronde non vedo grandi alternative, la Famiglia vuole liberarsi da tutto ciò che è industriale, e non mi pare ci siano in Italia soggetti in grado e/o con la volontà di impegnarsi nell'automotive di queste dimensioni
O almeno io la vedo così, dopodiché vedremo negli anni a venire che succederà..
 
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Sotto il profilo industriale però non capisco i vantaggi nel vendere aziende (questa è la seconda) che godono di grande prosperità e successo commerciale.
Sono come gli eredi che buttano il sacco con l'oro ereditato dalla nonna defunta sulla bilancia dei compro oro, incuranti di vendere a prezzo di oro rotto pietre preziose, semipreziose, perle, fatture antiche e pregiate, etc. Pochi, maledetti ma subito. Pusillanimi...
 
Perdonami ma il governo non ha esercitato praticamente nulla, di fatto ha autorizzato un fondo straniero a prendere il controllo di una società italiana, da quello che ho letto apponendo una serie di prescrizioni non vincolanti (tradotto = raccomandazioni), in pratica hanno detto agli americani "prendete pure il controllo ma mi raccomando tutelate l'occupazione il know how ecc", cioè fate i bravi.

Gli Stellantis si sono presi una fetta di un veicolo finanziario a sua volta controllato da altri, il che equivale, a mio giudizio, a sfilare il proprio nome da ogni evento che accadrà negli anni futuri, ed avere quindi le mani pulite e la coscienza immacolata, altrimenti non avrebbe spiegazione una manovra simile.
Perché poi a comandare sarà chi ha il 50.1 mentre gli altri stanno a guardare e annuiscono.

D'altronde non vedo grandi alternative, la Famiglia vuole liberarsi da tutto ciò che è industriale, e non mi pare ci siano in Italia soggetti in grado e/o con la volontà di impegnarsi nell'automotive di queste dimensioni
O almeno io la vedo così, dopodiché vedremo negli anni a venire che succederà..


Il “perdonami ma” dovresti dirlo al governo italiano e forse in seconda battuta a Quattroruote, non a me.

Le mie conclusione le ho già esposte, qui sopra (post 38).
Hanno venduto i due probabilmente migliori “gioielli di famiglia”, quali erano, a livello industriale e commerciale, Magneti Martelli e Comau. Questa è la cruda realtà. Perché lo hanno fatto? Per lucro evidentemente.

Comau sarà ben gestita dai nuovi proprietari? Speriamo di si, nell’interesse dei dipendenti italiani.

Ma la tua perplessità principale è la seguente: “C’è stata tecnicamente la Golden Power?”
Onestamente non sono un giurista o un avvocato, sono un “economista”.

il sito della presidenza del consiglio dice che “si tratta di poteri speciali che il governo può esercitare nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché in ambiti ritenuti strategicamente rilevanti, come quelli dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni.”

Quindi poteri speciali anche nell’ambito automotive (trasporti). Rileggendo il resoconto di Quattroruote il potere esercitato sembra sia stato quello di far acquisire, più o meno forzosamente, una quota rilevante (anziché nulla o una quota irrilevante) della società che controllerà COMAU.

Quindi sembra che l’esercizio istituzionale della Golden Power ci sia stato. Se poi non avrà effetti positivi significativi è un altro discorso…
 
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il sito della presidenza del consiglio dice che “si tratta di poteri speciali che il governo può esercitare nei settori della difesa e della sicurezza nazionale, nonché in ambiti ritenuti strategicamente rilevanti, come quelli dell'energia, dei trasporti e delle comunicazioni.”
Comprendo, mi pare machi solo Sbiriguda all'inizio e e prematurate alla fine, come dire... viscesindaco...
 
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