<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1376 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
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Leggo con stupore che ancora in questa discussione ogni tanto ci si adombra del fatto che "non si risolve l'emergenza climatica intervenendo solo nel settore auto"...
Lo leggo con stupore perchè per innumerevoli volte è stato fatto presente che il piano Fit for 55 si occupa di diversi settori e la mobilità privata ne è una parte non preminente, se pur molto sentita dalle persone e quindi ancor di più dai media.
Vedo assai poco accanimento nello sviluppare l'intero programma. Del resto anche gli USA si sfileranno...
 
Sarebbe più onesto dire non ci avevo pensato perché non faccio il barista quindi il problema non mi tange.
Trovo manicheo concedere o negare la patente di onestà. Certamente ci sono priorità ambientali che riguardano il bene comune (ambientali) che non possono essere assoggettati agli interessi particolari (economici).
In verità, poi, nelle ampie zone pedonali, dove sono state realizzate, come a Torino, si è assistito ad un proliferare e prosperare di locali di caffetteria, bistrot, ristoranti, etc
 


Si parla di circa 50.000 licenziamenti solo in Germania. La quota italiana della filiera automotive (che supporta quella tedesca) è in “forte tensione” da diversi mesi, anche da un anno qui a Nord Est.


[Edit: ho tolto il link a eunews.it perché si riferiva anche a specifici partiti, ma la sintesi era che si sta verificando un forte cambiamento nella composizione della maggioranza per la nomina della Commissione rispetto a quella che aveva eletto la VdL]

Nel frattempo, dopodomani, 27 novembre, c’è il voto finale per il varo della Commissione UE. Vediamo che accade, Manfred Weber mi pare che non voglia assolutamente correre dietro alle fobie ecologiste dei Verdi tedeschi (i maggiori responsabili del disastro che sta rendendosi evidente anche agli occhi di chi non vuole vedere).
 
Ultima modifica:
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Leggo con stupore che ancora in questa discussione ogni tanto ci si adombra del fatto che "non si risolve l'emergenza climatica intervenendo solo nel settore auto"...
Lo leggo con stupore perchè per innumerevoli volte è stato fatto presente che il piano Fit for 55 si occupa di diversi settori e la mobilità privata ne è una parte non preminente, se pur molto sentita dalle persone e quindi ancor di più dai media.
So bene che il piano è ben più articolato e coinvolge diversi settori. Ma non possiamo negare che l'unico settore sul quale si sta intervenendo in modo drastico sia quello dell'automobile, del resto siamo su un forum di auto e quindi è fisiologico parlare di questo
 
Dipende dai punti di vista.
Anche i bar contribuiscono a tenere in piedi la baracca,creano occupazione etc etc.
Però sono sacrificabili.
Non capisco però quando si parla di possibili danni collaterali perché ci si debba arrampicare sugli specchi pur di negare l'esistenza di potenziali ripercussioni negative per alcune categorie.
Sarebbe più onesto dire non ci avevo pensato perché non faccio il barista quindi il problema non mi tange.
L'elettrificazione del trasporto privato europeo comporterà la perdita di decine di migliaia di posti di lavoro in tutta Europa. Le ripercussioni di carattere socioeconomico rischiano di essere molto pesanti per molti settori. Ci sono famiglie che potrebbero non essere più nelle condizioni di avere un'auto privata. I costi degli immobili stanno salendo a dismisura. In questo quadro, come detto prima, il fatto che i bar del centro di Roma o di Milano possano perdere qualche cliente non mi pare così rilevante, di sicuro non è una buona ragione per bloccare il processo, d'altra parte non dobbiamo certo svuotare le città, che sono piene zeppe di turisti, ma ridurre un pochino il numero di lavoratori del settore terziario che passano metà della loro giornata imbottigliati nel traffico. Tempo buttato, risorse sprecate
 
In verità, poi, nelle ampie zone pedonali, dove sono state realizzate, come a Torino, si è assistito ad un proliferare e prosperare di locali di caffetteria, bistrot, ristoranti, etc
Nel mio piccolo posso confermare che non è un caso isolato a Torino, né riservato alle aree pedonali: se una via pedonale o ciclabile ha successo, lì si sviluppano tutta una serie di attività di supporto.
Come ho assistito al malumore di alcuni commercianti per l'intenzione comunale di aprire una ciclabile o rendere pedonale una zona antistante il loro locale, convinti che le persone andassero da lui per la strada carrozzabile.
 
... per innumerevoli volte è stato fatto presente che il piano Fit for 55 si occupa di diversi settori e la mobilità privata ne è una parte non preminente, se pur molto sentita dalle persone e quindi ancor di più dai media.
Infatti io non contesto solo l'intervento sull'automotive. Tutto il "pacchetto" è una sciocchezza di proporzioni cosmiche, messo giù da un manipolo di personaggi che non ha mai lavorato in vita sua e destinato a distruggere completamente l'economia e l'industria di un Continente che...l'economia e l'industria le ha inventate! Una bestialità di cui dovranno rendere conto alle generazioni che verranno, costrette a vivere nell'indigenza e nella povertà in quell'altra incommensurabile scemenza che passa sotto il nome di "decrescita", che sarà "felice" solo per loro che l'hanno decisa.
 
Voi dimenticate una cosa. Che nei posti pubblici frequentati spesso e volentieri nei giorni ed orari di punta ci sono giocoforza dei "disordini" per diversi motivi occupazione abusiva spazi disabili e famiglie che sono di legge, le colonnine a detta di molti sono divisive ossia aumentano il carico di probabilità che avvengano diverbi.
Ma questo non è un problema della transizione, ma di grave maleducazione , in tutti i casi sopra descritti.
 
Dobbiamo ridurre le emissioni di co2, c'è poco da fare. Del resto, in Europa assistiamo a continui eventi estremi per i quali la collettività deve destinare una marea di risorse, pagate con le nostre tasse, tra qualche anno avremo nelle concessionarie solo auto elettriche che costano il doppio delle termiche, dovremo attrezzarci con colonnine e fotovoltaico, il fatto che i bar del centro di Roma o di Milano perderanno qualche cliente mi pare l'ultimo dei problemi
Direi una summa di affermazioni tutte slegate tra loro a mio avviso. Soprattutto l'incipit: "noi" inteso come Europa non dobbiamo ridurre proprio nulla... Chi deve ridurre sono altri, ma dirlo a chiare lettere (dati alla mano) sembra peggio di bestemmiare in chiesa.
 
Infatti io non contesto solo l'intervento sull'automotive. Tutto il "pacchetto" è una sciocchezza di proporzioni cosmiche, messo giù da un manipolo di personaggi che non ha mai lavorato in vita sua e destinato a distruggere completamente l'economia e l'industria di un Continente che...l'economia e l'industria le ha inventate! Una bestialità di cui dovranno rendere conto alle generazioni che verranno, costrette a vivere nell'indigenza e nella povertà in quell'altra incommensurabile scemenza che passa sotto il nome di "decrescita", che sarà "felice" solo per loro che l'hanno decisa.
Io il "dato" sull'effettivo abbassamento della quota CO2 se domani mattina tutto il circolante europeo divenisse elettrico l'ho già dato....
Ma questo non è un problema della transizione, ma di grave maleducazione , in tutti i casi sopra descritti.
Certamente ma purtroppo volenti o nolenti armarsi di un cavo vuole dire anche "armarsi di una certa dose di "sopportazione"

L'altro giorno a una grossa stazione una ragazza "diversamente furba" si infila di forza e sbattendosene tra l'auto precedente che aveva effettuato il rifornimento e quella di mia moglie, ovvio che ogni auto ha un lato sportello....ai voglia a protestare manco un gesto ma strafottenza pura dei prepotenti nati tali e insensibili ad altro. Unico con certa gente o litigare più forte ma rischiando di passare dalla parte del torto o lasciare correre. Cinque minuti per il rifornimento ma quanto per una colonnina?
 
Direi una summa di affermazioni tutte slegate tra loro a mio avviso. Soprattutto l'incipit: "noi" inteso come Europa non dobbiamo ridurre proprio nulla... Chi deve ridurre sono altri, ma dirlo a chiare lettere (dati alla mano) sembra peggio di bestemmiare in chiesa.
"Noi" cittadini del pianeta Terra dobbiamo ridurre le emissioni. E sul pianeta Terra abitiamo anche noi europei, sinora abbiamo fatto bene ma resta ancora molto da fare
 
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