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Chat GPT a scuola

La diffusione della AI è la seconda fase del percorso di instupidimento generalizzato del genere umano a favore di pochi, iniziato con la prima fase di diffusione degli smartphone e social sul terreno "mentale" preparato in precedenza dalla televisione.
Stupido è chi lo stupido fa (cut. Forrest Gump)
La AI sarà uno strumento potentissimo per la ricerca di soluzioni complesse di problematiche interconnesse. Troppe le variabili dipendenti ed indipendenti in gioco e troppo disperse sul globo per poterlo fare con un approccio umano, per quanto collegiale e multidisciplinare e sopratutto analitico.
Per istupidirsi il telefono o la televisione sono il mezzo, non la fonte. Ad es. adesso su RAI5 sto ascoltando un concerto sinfonico. Senza TV, in una cittadina di provincia, ne avrei ascoltati 1% di quelli che ho ascoltato. E niente grandi nomi e grandi ensemble.
 
Il problema è l'educazione all'utilizzo degli strumenti, visto che in linea di massima manca, come è mancato per la TV o per internet, andremo verso uno scenario per cui la AI risolverà 10 problemi complessi ma ce ne saranno altri 100 in cui invece generera' problemi complessi,senza contemplare l'accentramento di potere nelle mani di pochi che non possiamo non considerare e che è già in atto.
Inutile poi illudersi che la legislazione in tale ambito riesce a gestire la tecnologia, è stata una chimera con la rete e per me lo sarà anche con la AI
 
La AI sarà uno strumento potentissimo per la ricerca di soluzioni complesse di problematiche interconnesse.
Riesce a leggere 100 libri (scritti da umani) in molto meno tempo in cui un umano ne legge uno solo. E sta imparando a trarne delle conclusioni. Il grande dubbio che ho è se tali conclusioni siano davvero “autonome” o se siano frutto del modo di pensare dei suoi “programmatori”.
 
Non voglio fare pubblicità, ma leggetevi bene il libro di Faggin "Irriducibile", poi cambierete idea sulla AI. Vi avviso che non si tratta di un testo divulgativo stile "AI for dummies".
 
Un altro bel libro che ho letto sul tema AI è "L'algoritmo definitivo" di Pedro Domingos", Ed. Bollati Boringhieri.
 
Appunto: DEVE restare uno strumento potentissimo, anche sempre di più. Ma IO voglio, quando non mi serve, poterlo spegnere e riporlo nella cassetta degli attrezzi, esattamente come un cacciavite o un martello.
A pensare ci penso io, non AI, appunto solo strumento.
Per me è già così. Per tutto, dallacucina all'itinerario alla scelta di terapie.
 
Lo sviluppo della AI deve concentrarsi SOLO nella capacità di risolvere problemi attingendo alla massa di dati enorme a cui può accedere grazie ad algoritmi specifici. In sostanza: gli chiedo una cosa, mi da una risposta.
La differenza tra lei (o lui?) AI ed io è che io sono cosciente del motivo della richiesta, della qualità delle cose e della realtà, AI no, fa tutto "al buio".
 
In sostanza: gli chiedo una cosa, mi da una risposta.
Fa già molto di più ti segnala un quesito a cui non avevi pensato e te ne fornisce una risposta e soluzione. Non solo, ti collega a problematiche più complesse interconnettendo variabili che non conoscevi o che non credevi interdipendenti.
Un esempio, devo decidere una strategia per consegnare pacchi. Non solo un calcolo razionale del percorso, ma anche quali possono essere gli intoppi dati dal traffico o dal destinatario non reperibile, o dalle dimensioni e peso del collo per cui convenga puntare al passo carraio o pedonale. Non è solo una sintesi dei risultati di un motore di ricerca. Elabora per davvero cercandosi i dati che non ho inserito nel quesito. Necessita, improrogabilmente, di fonti di informazione affidabili, di algoritmi ad auto ed allo apprendimento. Ma usarlo per un biglietto d'auguri (lo fa) non è riduttivo per L'AIUTO, ma per l'utente.
 
Tempo fa da un cliente si discuteva su una possibile soluzione tecnica ad un suo problema in azienda. Gli spiegavo che bisognava seguire un determinato percorso, anche per obblighi normativi, ma lo vedevo dubbioso. Gli proposi "chiedi a chat GPT" vediamo cosa dice...Risposta di GPT: rilevava le stesse problematiche sollevate dal sottoscritto e indicava le ovvie soluzioni "conformi" alle norme tecniche applicabili....
Ma aggiungeva un bellissimo "consultare in ogni caso un tecnico specializzato data la particolarità del problema"....il cliente capì (soprattutto che io non "sparavo" a caso possibili soluzioni), si mise a ridere dicendomi "dimmi la verità ma che ti sei messo d' accordo prima con l' intelligenza artificiale per darmi un consiglio del genere?"
 
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