<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1245 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Dimentico qualcosa?
E' la classica reazione di chi viene punto sul vivo. Lo stesso che hanno gli ambientalisti-catastrofisti quando gli si fa notare che il Marchese di Saluzzo scavò un tunnel sotto al Monviso in assenza di nevai o ghiacciai perenni, nel 1400. Per loro è semplicemente falso...

In Europa sta accadendo questo, la "transizione" non sta andando avanti, la si sta facendo andare avanti per non pagare insulse sanzioni. E il risultato (ma non solo nel settore auto, stamattina sentivo i dati sull'acciaio, semplicemente agghiaccianti) è che le industrie chiudono. Ma chiudono tutte.
 
Probabilmente non leggi bene quello che scrivo. Ho parlato di "miliardi" di tonnellate di batterie d'accumulo che con quello che costano sarebbe un vero disastro per le nostre risicatissime finanze. Quei 3,5 GW li abbiamo pagati noi con le bollette dell'energia già tra le più care al mondo.
Il tuo amico Teslaro non fa certo statistica. Ma te la vedi la mitica casalinga di Voghera o il nonno ottantenne che che con pioggia vento caldo e freddo si fa (nei casi fortunati) 2 km per andare e 2 km per ritornare a prendere la vetturetta caricata alla colonnina?
Con una utilitaria non puo certo rifornirsi ai supercharger. Una Spring, e come lei tante utilitarie, caricano al max. 7 kwh. Certo, uno si porta le parole crociate sta li tre ore e si risparmia 4 km a piedi.
La domanda è sempre la stessa. Chi te lo fa fare?

Giuro che a volte non comprendo. Fai una domanda personale, ti attendi la risposta, e quando la ricevi, non fa statistica. A che pro, quindi?
Sulle batterie d'accumulo si vede con ne sai granchè, e mi spiace, perché sono l'unico strumento (oltre ai bacini) che ti permettono di fare stoccaggio d'energia, altrimenti impossibile.Se analizzi i prezzi storici dell'energia, vedrai che il fatto di aver prezzi superiori ai paesi di confine è causato dal fatto di essere stati storicamente vincolati ai combustibili fossili, e le tante vituperate batterie fammi dire, non centrano una mazza con questo.

Giusto per completare il tutto, la Spring carica a 7,4 kW (potenza, non kWh che è l'unità di misura della capacità di quanto puoi stoccare) in AC, dove Tesla e VW arrivano ad 11, ma in DC a 30 kW (che con una batteria da meno di 27 kWh non m'aspetto potenze superiori).
E non è tanto la potenza di ricarica il fiore all'occhiello per dire se un vettura fa schifo o meno, ma la curva di ricarica.
 
Però mi sembra che, in maniera magari ridotta, questo rigetto stia assumendo proporzioni internazionali.
Certo ma non si tratta solo di un rigetto "per principio", ma proprio anche "di fatto". Perché all'atto pratico nell'utilizzo da parte dell'utente normale, che va in fabbrica, al lavoro a turni assurdi, che magari deve ripianificare, spostarsi a orari limite o semplicemente quando caspita vuole LUI e non la macchina o la colonnina, semplicemente le elettriche non vanno bene. Fine della storia...

Possono essere un'ottima soluzione alla mobilità, ma solo per un ristretto gruppo di persone. Per ridurre l'uso delle auto private in città congestionate, la ricetta noi occidentali l'abbiamo già sperimentata... solo che costa. Si chiamano "mezzi pubblici". Le elettriche invece, al netto di qualche insulsa agevolazione, le paga per la maggior parte il Pantalone di turno...
 
L'ultimo messaggio di @provocantibus mi porta a scrivere ora un messaggio che avrei messo stasera.

Stamattina (diciamo da ieri sera) a Milano piove ininterrottamente, proprio venendo in ufficio ho incontrato due scene che, sicuramente per oggi, NON fanno in modo che apprezzi essere un utente elettrico.

Incrocio con Buenos Aires, ero fermo a un rosso (lunghissimo), i 3 minuti buoni in cui sono stato lì (c'era autobus che è passato da solo "sprecando" il verde) non gli sono bastati per collegare l'auto alla ricarica, gli è caduto il cavo, poi l'ombrello (c'era vento), poi ha fatto contorsioni per chiudere il bagagliaio e gli è caduto di nuovo l'ombrello, ha dovuto arrotolare il cavo caduto a terra in pozze sporchissime, il tutto a mani nude, bagnandosi come un pulcino e rendendo l'operazione di carica una tortura medievale (e sarà salito dove doveva salire, ufficio o negozio) zuppo come un pulcino, ho scattato due foto:

Vedi l'allegato 34652

Vedi l'allegato 34656

Fammi dire che mi sembra un caso umano di uno che non sa fare più di una cosa per volta (mettere un cavo da un lato ed uno dall'altro non mi sembra un compito da premio Nobel).

Puoi anche mettere il cavo nella colonnina mentre hai l'altro estremo poggiato nel baule.
Dalla manualità spero non abbia dei nipoti da portare fuori con la pioggia, altrimenti porelli loro.

Ma se vuoi, posso raccontarti di quelli che dopo 100 e rotti anni in cui esistono i benzinai, non sanno ancora a che distanza mettersi per non esser troppo distanti dall'erogatore.
 
E' la classica reazione di chi viene punto sul vivo. Lo stesso che hanno gli ambientalisti-catastrofisti quando gli si fa notare che il Marchese di Saluzzo scavò un tunnel sotto al Monviso in assenza di nevai o ghiacciai perenni, nel 1400. Per loro è semplicemente falso...

In Europa sta accadendo questo, la "transizione" non sta andando avanti, la si sta facendo andare avanti per non pagare insulse sanzioni. E il risultato (ma non solo nel settore auto, stamattina sentivo i dati sull'acciaio, semplicemente agghiaccianti) è che le industrie chiudono. Ma chiudono tutte.

Ti assicuro, nessuna puntura sul vivo!
Vivo felicemente la mia condizione (non solo quale possessore di BEV, ma in generale).
Non ho invidie o rancori, grosse preoccupazioni (mi gratto), non devo dimostrare niente a nessuno e non voglio imporre le mie idee agli altri.
Rispetto il tuo punto di vista e quello di altri, cerco di portare un contributo costruttivo, ma mi rendo conto di non riuscirci.
Ogni tanto mi capita di avere del tempo a disposizione e provo a esternare qualche considerazione dettata dalla mia esperienza personale e dall'osservazione quanto più possibile attenta di quello che mi accade intorno.
Ma da qui a dire che ho la verità in tasca ce ne passa.

EDIT: non sono certo un ambientalista-catastrofista. Cerco però di essere pragmatico e, di fronte ai cambiamenti (imposti o meno poco importa), cerco di mettermi nelle migliori condizioni possibili per affrontarli. Se tutte le volte, in primis in ambito lavorativo, avessi dovuto abbattermi di fronte ai cambiamenti, forse non sarei nelle mie condizioni attuali.
 
Ultima modifica:
Fammi dire che mi sembra un caso umano di uno che non sa fare più di una cosa per volta (mettere un cavo da un lato ed uno dall'altro non mi sembra un compito da premio Nobel).

Puoi anche mettere il cavo nella colonnina mentre hai l'altro estremo poggiato nel baule.
Dalla manualità spero non abbia dei nipoti da portare fuori con la pioggia, altrimenti porelli loro.

Ma se vuoi, posso raccontarti di quelli che dopo 100 e rotti anni in cui esistono i benzinai, non sanno ancora a che distanza mettersi per non esser troppo distanti dall'erogatore.
Un cavo che non pesa come quello di un cellulare, che non ha la stessa flessibilità, per cui fai operazioni con una mano perché piove e nell'altra tieni il manico dell'ombrello...

Insomma, magari è una persona che non sa fare una O col bicchiere, però è evidente che in condizioni di pioggia, l'assenza di una tettoia, è di per sé stesso un problema, per quanto si possa dire di no.

Quanto alle pompe di benzina si vedono video di auto con la pistola del rifornimento e un po' di cavo penzolante ed estirpato alla fonte, però non capisco la logica del commento sul benzinaio: riaccendi l'auto e la avvicini, all'asciutto anche se piove.
 
Un cavo che non pesa come quello di un cellulare, che non ha la stessa flessibilità, per cui fai operazioni con una mano perché piove e nell'altra tieni il manico dell'ombrello...

Insomma, magari è una persona che non sa fare una O col bicchiere, però è evidente che in condizioni di pioggia, l'assenza di una tettoia, è di per sé stesso un problema, per quanto si possa dire di no.

Quanto alle pompe di benzina si vedono video di auto con la pistola del rifornimento e un po' di cavo penzolante ed estirpato alla fonte, però non capisco la logica del commento sul benzinaio: riaccendi l'auto e la avvicini, all'asciutto anche se piove.

Partiamo dal fondo.
Il tema è l'imbranataggine delle persone a maneggiare un cavo\tubo. Anni che facciamo benzina e non siamo ancora in grado di valutarne la distanza?

Poi, per quanto riguarda il cavo di ricarica, ne hai mai maneggiato uno? sai come si usa? Ecco io uso sia quello casalingo che quello da colonnina (il casalingo rimane comodo in box), ed aver delle difficoltà nel maneggiarlo mi sembra alquanto buffo. E anche se ne hai, con un pò di furbizia gestisci tutto al meglio senza risultare goffo.
Hai in mano un ombrello e devi mettere l'auto a caricare? Bene, apro l'ombrello ed il baule, prendo un estremo del cavo e lo metto nella colonnina. Prendo l'altro estremo del cavo e lo metto nell'auto. Dove sarebbe la complicazione? E credimi, ho controllato poco fa, ho ancora solo 2 mani, non me n'è cresciuta una 3°.
 
Partiamo dal fondo.
Il tema è l'imbranataggine delle persone a maneggiare un cavo\tubo. Anni che facciamo benzina e non siamo ancora in grado di valutarne la distanza?

Poi, per quanto riguarda il cavo di ricarica, ne hai mai maneggiato uno? sai come si usa? Ecco io uso sia quello casalingo che quello da colonnina (il casalingo rimane comodo in box), ed aver delle difficoltà nel maneggiarlo mi sembra alquanto buffo. E anche se ne hai, con un pò di furbizia gestisci tutto al meglio senza risultare goffo.
Hai in mano un ombrello e devi mettere l'auto a caricare? Bene, apro l'ombrello ed il baule, prendo un estremo del cavo e lo metto nella colonnina. Prendo l'altro estremo del cavo e lo metto nell'auto. Dove sarebbe la complicazione? E credimi, ho controllato poco fa, ho ancora solo 2 mani, non me n'è cresciuta una 3°.
Giuro che se rivedo quel signore mi fermo e gli spiego come si fa! :D

Continuo a non cogliere il senso delle risposte in relazione al racconto proposto, di evidente difficoltà dell'individuo. Cosa avresti fatto tu, sicuramente meglio e prima, a lui non è stato possibile farlo, a me che lo osservavo e venuto chiaro un pensiero in menre: IO QUELLA ROBA LÌ NON VOGLIO VIVERLA!

Sapere che tu l'avresti fatto con più agilità non cambia il fatto che osservare quei 3 minuti mi abbia fatto nascere un sincero dispiacere per quell'individuo.
 
Sicuramente sono discorsi già detti in queste 1200 e passa pagine, però provo a dire la mia opinione.
Riallacciandomi alle immagini dei signore che sotto la pioggia deve allacciare la sua vettura non senza le comprensibili difficoltà e alle persone che oggi ancora non comprendono la distanza a cui parcheggiare dalla pompa di benzina o al lato del bocchettone, che non usano le carte, ad anziani che vengono aiutati a fare benzina coi self service perché faticano coi totem automatici.
Io francamente non riesco proprio ad immaginare queste persone (anzi mi ci metto pure io che nonostante sia un millennial, con la tecnologia preferisco averci a che fare il giusto tempo e se è di aiuto) alle prese con la ricarica di auto bev.

Ad ogni modo purtroppo personalmente ritengo l'auto elettrica poco funzionale per le mie esigenze. Smetto di lavorare alle 18.30, tempo che esco dall'ufficio e sono le 18.40, torno a casa verso le 19.00.
Come faccio ad avere anche il tempo di caricare alla colonnina l'auto elettrica? Magari la devo anche posteggiare a una certa distanza da casa e a carica finita (di notte magari) andarla pure a recuperare?
Inoltre si dice che mancano modelli elettrici di piccole dimensioni con batterie grandi il giusto e dal costo accessibile.
Superiamo, magari grazie alle prossime utilitarie o ai cinesi, il discorso prezzo. Ma cosa faccio con 200-250 km di autonomia reali?
Amo andare a far trekking in montagna e spesso percorro quei fatidici 200-250 km tra andata e ritorno (magari tra strade in salita e superstrade), figurarsi se il giorno prima oltre a quello che devo preparare, devo avere pure la necessità di andare alla colonnina perché da casa non mi basta una notte per avere la batteria al 100% oppure viaggiare al ritorno con la batteria al limite.
Con la nostra utilitaria siamo sinora sempre andati in vacanza facendo tranquillamente 400 km e senza mai perder tempo in rifornimento e senza dover perder tempo a ricaricare la macchina prima di partire al ritorno quindi senza sfruttando sino all'ultima ora, perché bastano solo 5 minuti.
In che modo l'auto elettrica migliorerebbe la mia vita?
Forse nel quotidiano tragitto casa lavoro, se la potessi caricare da casa (ma a quel punto costa e inquina meno tirare avanti con la propria vettura sino a fine vita), nello stress di guida essendo estremamente semplici e confortevoli e molto probabilmente nelle spese di manutenzione.
Ad oggi con questi presupposti comprendo come la maggior parte degli italiani non sia pronto ma nemmeno interessato all'auto elettrica.
 
Sicuramente sono discorsi già detti in queste 1200 e passa pagine, però provo a dire la mia opinione.
Riallacciandomi alle immagini dei signore che sotto la pioggia deve allacciare la sua vettura non senza le comprensibili difficoltà e alle persone che oggi ancora non comprendono la distanza a cui parcheggiare dalla pompa di benzina o al lato del bocchettone, che non usano le carte, ad anziani che vengono aiutati a fare benzina coi self service perché faticano coi totem automatici.
Io francamente non riesco proprio ad immaginare queste persone (anzi mi ci metto pure io che nonostante sia un millennial, con la tecnologia preferisco averci a che fare il giusto tempo e se è di aiuto) alle prese con la ricarica di auto bev.

Ad ogni modo purtroppo personalmente ritengo l'auto elettrica poco funzionale per le mie esigenze. Smetto di lavorare alle 18.30, tempo che esco dall'ufficio e sono le 18.40, torno a casa verso le 19.00.
Come faccio ad avere anche il tempo di caricare alla colonnina l'auto elettrica? Magari la devo anche posteggiare a una certa distanza da casa e a carica finita (di notte magari) andarla pure a recuperare?
Inoltre si dice che mancano modelli elettrici di piccole dimensioni con batterie grandi il giusto e dal costo accessibile.
Superiamo, magari grazie alle prossime utilitarie o ai cinesi, il discorso prezzo. Ma cosa faccio con 200-250 km di autonomia reali?
Amo andare a far trekking in montagna e spesso percorro quei fatidici 200-250 km tra andata e ritorno (magari tra strade in salita e superstrade), figurarsi se il giorno prima oltre a quello che devo preparare, devo avere pure la necessità di andare alla colonnina perché da casa non mi basta una notte per avere la batteria al 100% oppure viaggiare al ritorno con la batteria al limite.
Con la nostra utilitaria siamo sinora sempre andati in vacanza facendo tranquillamente 400 km e senza mai perder tempo in rifornimento e senza dover perder tempo a ricaricare la macchina prima di partire al ritorno quindi senza sfruttando sino all'ultima ora, perché bastano solo 5 minuti.
In che modo l'auto elettrica migliorerebbe la mia vita?
Forse nel quotidiano tragitto casa lavoro, se la potessi caricare da casa (ma a quel punto costa e inquina meno tirare avanti con la propria vettura sino a fine vita), nello stress di guida essendo estremamente semplici e confortevoli e molto probabilmente nelle spese di manutenzione.
Ad oggi con questi presupposti comprendo come la maggior parte degli italiani non sia pronto ma nemmeno interessato all'auto elettrica.

comprendo in pieno il tuo intervento, sottolineo giusto che secondo me non è un miglioramento l'auto EV , se si seguono e si accettano i motivi è un modo per contrastare una problematica, per questo penso sempre che molte discussioni sono senza via di uscita perchè se non si condivide questo assunto si perde lo scopo .
Non voglio dire se l'auto EV riuscirà o meno a risolvere i problemi , consiglio solo di capire che chi vuole le auto EV lo vuole per un fine che prevede anche un sacrificio.
 
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comprendo in pieno il tuo intervento, sottolineo giusto che secondo me non è un miglioramento l'auto EV , se si seguono e si accettano i motivi è un modo per contrastare una problematica, per questo penso sempre che molte discussioni sono senza via di uscita perchè se non si condivide questo assunto si perde lo scopo .
Non voglio dire se l'auto EV riuscirà o meno a risolvere i problemi , consiglio solo di capire che chi vuole le auto EV lo vuole per un fine che prevede anche un sacrificio.

Beh, allora sarebbero da azzerare voli aerei e crociere prima di rivoluzionare la "tranquilla" mobilità personale nel casa-ufficio o nella scampagnata del fine settimana.
E mandare a piedi chi dell'auto frega nulla... che inquina, senza almeno goderne gli effetti sullo stato d'animo, dati da un plurifrazionato... o anche un mono o bicilindrico..
 
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