<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> bisogna ampliare il servizio civile. | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

bisogna ampliare il servizio civile.

Cerao poi gli obiettori di coscienza che facevano il servizio civile. Davano un aiuto nelle RSA, oppure accompagnamento ciechi, servizio in Croce Rossa, ecc.
anche lì, c'era chi si imboscava:
ricordo uno del paese che aveva guadagnato di fare il SC in parrocchia, la nostra.
Servizi? suonava la domenica a Messa, il resto nell'azienda di famiglia.

peraltro, altri ragazzi hanno fatto non solo tanto ma tantissimo.
 
Io il servizio di leva non l'ho mai visto come una fabbrica di carne da cannone... da noi poi... che o Francia o Spagna purchè se magna... ma l'ho sempre visto come un anno di formazione, dove l'individuo esce dalla bambagia della famiglia e impara a rispettare delle regole... che vanno dall'igiene personale, al rispetto del bene pubblico al saper vivere in una società dove ci sono diritti e doveri da parte di ognuno.

Non crea un individuo, ma concorre a creare un uomo.
 
Io il servizio di leva non l'ho mai visto come una fabbrica di carne da cannone... da noi poi... che o Francia o Spagna purchè se magna... ma l'ho sempre visto come un anno di formazione, dove l'individuo esce dalla bambagia della famiglia e impara a rispettare delle regole... che vanno dall'igiene personale, al rispetto del bene pubblico al saper vivere in una società dove ci sono diritti e doveri da parte di ognuno.

Non crea un individuo, ma concorre a creare un uomo.

Come ho già detto, ci sono metodi migliori.
Si può diventare "veri uomini" (che poi cosa vuol dire...) anche senza quel tipo di esperienza. Che ripeto, essere pessima e per molti versi decisamente DISeducativa. Non so voi, ma io ho visto cose brutte che mi sarei risparmiato; ho visto persone dare il peggio di sè; ho visto persone farsi trascinare dal branco e diventare pessimi elementi.
Altro che formativa...
 
Come ho già detto, ci sono metodi migliori.
Si può diventare "veri uomini" (che poi cosa vuol dire...) anche senza quel tipo di esperienza. Che ripeto, essere pessima e per molti versi decisamente DISeducativa. Non so voi, ma io ho visto cose brutte che mi sarei risparmiato; ho visto persone dare il peggio di sè; ho visto persone farsi trascinare dal branco e diventare pessimi elementi.
Altro che formativa...

Tipo?
Anche le esperienze pessime sono formative, molte volte devi picchiare la testa contro il muro per sapere che senti dolore... e non picchiarla più una seconda volta.
L'esperienza che hai vissuto ti ha formato, se non la facevi, magari, saresti stato parte del branco in qualche situazione peggiore.
 
Tipo?
Anche le esperienze pessime sono formative, molte volte devi picchiare la testa contro il muro per sapere che senti dolore... e non picchiarla più una seconda volta.
L'esperienza che hai vissuto ti ha formato, se non la facevi, magari, saresti stato parte del branco in qualche situazione peggiore.

Una persona che inizia a drogarsi è educativa? Potresti dire che l'avrebbe fatto comunque anche senza il militare. Magari sì, ma magari no.
Una persona che ne picchia un'altra quasi fino ad ammazzarla e va in carcere è educativa? Potresti dire che l'avrebbe fatto comunque anche senza il militare. Magari sì, ma magari no.
E il poveretto che è rimasto probabilmente traumatizzato a vita? Diresti che è stata un'esperienza formativa che lo ha migliorato?
E rischiare di farsi portare via un braccio montando uno stupidissimo ponte che non serviva a nessuno? Perché quello facevamo: costruivamo ponti e poi li smontavamo. Così. Tanto per tenerci occupati. Allora, costruire è un'esperienza, ma restare senza un braccio? Non è successo per un capello di una formica.
Avere una mano maciullata da una bomba lanciata male? Questo ragazzo non aveva mai lanciato bombe. Sarebbe una colpa averla lanciata male? Quanto è stata formativa questa esperienza? Quanto è formativo avere una mano mezza monca?
Avere le mani squarciate da un taglierino perché un pazzo ti è saltato addosso quanto è formativo? Sarebbe stato negativo avere le mani pulite senza segni?
Essere puniti da sergenti o da caporali e non tornare a casa per mesi con assurdi atti di bullismo quanto è formativo? Era necessario per la formazione di un Uomo?
Che cos'è un Uomo? Una persona che deve fare a botte per accaparrarsi il capriolo? Uno che deve uccidere l'avversario per potersi riprodurre con la femmina?
O uno che deve imparare ad abbassare la testa e stare zitto? Uno che deve imparare a eseguire gli ordini senza chiedersi perché, in modo da diventare un perfetto robot in mano a persone con un ego smisurato? Che impara a combattere. Sì, per cosa? Per chi? La patria? Dio? E chi lo decide? Il generale? Perché, lui ha il telefono diretto con Dio? Sa esattamente di cosa ha bisogno la patria? No, è un idiota come tutti noi. I ragazzi oggi devono imparare ad ALZARE la testa, non abbassarla. A non farsi infinocchiare dagli adulti che vogliono solo diventare più ricchi e/o potenti sfruttando chi è in condizioni di svantaggio.
Noi abbiamo abbassato la testa? Sì, e siamo stati dei fessi. Io ai miei figli cerco di insegnare loro a ragionare con la loro testa, indipendentemente da chi hanno come superiore, che sia il professore, il datore di lavoro o il capitano.
Potrei andare avanti, ma mi pare di aver già scritto parecchio.
 
ci sono tanti lavori per cui è richiesto in inquadramento, e non sono necessariamente lavori che hanno a che fare con l'ambiente militare, l'inquadramento è necessario per svolgere al meglio il lavoro nel mio interesse e per quello generale, che poi si debba ragionare con la propria testa è sacrosanto, però non si deve neanche crescere pensando che si può sempre fare come ci pare e che non esiste nessuna gerarchi, anche perchè è quello che si vede oggi certe volte quando arrivano i ragazzi, intelligenti e dotati ma al primo no che gli si dice c'è il rischio che quello debole scoppia a piangere mentre quello più duro ti da un cazzotto,ed entrambi se ne vanno.
 
ci sono tanti lavori per cui è richiesto in inquadramento, e non sono necessariamente lavori che hanno a che fare con l'ambiente militare, l'inquadramento è necessario per svolgere al meglio il lavoro nel mio interesse e per quello generale, che poi si debba ragionare con la propria testa è sacrosanto, però non si deve neanche crescere pensando che si può sempre fare come ci pare e che non esiste nessuna gerarchi, anche perchè è quello che si vede oggi certe volte quando arrivano i ragazzi, intelligenti e dotati ma al primo no che gli si dice c'è il rischio che quello debole scoppia a piangere mentre quello più duro ti da un cazzotto,ed entrambi se ne vanno.
Purtroppo il comportamento di quei ragazzi è il clamoroso risultato del fallimento attuale del primo istituto gerarchico con cui si sono confrontati: la famiglia.
 
Mio contributo personalissimo: obiettore di coscienza dopo la laurea, a metà anni '90, poco prima che l'intero sistema collassasse per eccesso di obiettori che non risultavano più collocabili.
Quello che mi aveva veramente convinto all'obiezione di coscienza era non tanto il pacifismo ma l'avere visto come cambiavano i miei amici che partivano ai 18 - 19 anni.
Primo approccio alle droghe, assimilazione del nonnismo e dei sopprusi come "stile di vita", corruzione diffusa e "accettata" per licenze e assegnazioni a caserme comode, sostanziale alienazione rispetto alle comunità dove svolgevano il servizio, ecc.
Fortunatamente si riprendevano (quasi) completamente dopo pochi mesi dal congedo.
 
Quelli che sostengono il servizio militare come forma educativa immagino siano pedagogisti, psicologi o comunque abbiano fatto approfonditi studi per arrivare e dedurre che o problemi della gioventù odierna si risolvano tramite questo istituto. Immagino anche oltre e arrivo a dire che guarda caso sono tutti boomer o giù di lì, che come già fatto notare, sono passati magari per la leva e hanno prodotto le generazioni di cui si lamentano ora.

Ognuno ha diritto alle proprie opinioni, ma non confondetele con le evidenze scientifiche che anche in questo campo ci sono, e dove chiunque vi lavori vi può assicurare che una persona non si migliora insegnandole a eseguire ordini con la forza.

Aggiungo anche che esiste una differenza tra autorità e autorevolezza: la prima serve per farsi obbedire quando si ha torto, mentre chi ha la seconda non ha bisogno della prima, perchè gli viene riconosciuta la ragione e in un qualsiasi ambito non ci sarebbero problemi a seguire le direttive di chi la ha, se chi deve eseguirle è opportunamente istruito a riconoscerne la bontà.
 
Quelli che sostengono il servizio militare come forma educativa immagino siano pedagogisti, psicologi o comunque abbiano fatto approfonditi studi per arrivare e dedurre che o problemi della gioventù odierna si risolvano tramite questo istituto. Immagino anche oltre e arrivo a dire che guarda caso sono tutti boomer o giù di lì, che come già fatto notare, sono passati magari per la leva e hanno prodotto le generazioni di cui si lamentano ora.

Ognuno ha diritto alle proprie opinioni, ma non confondetele con le evidenze scientifiche che anche in questo campo ci sono, e dove chiunque vi lavori vi può assicurare che una persona non si migliora insegnandole a eseguire ordini con la forza.

Aggiungo anche che esiste una differenza tra autorità e autorevolezza: la prima serve per farsi obbedire quando si ha torto, mentre chi ha la seconda non ha bisogno della prima, perchè gli viene riconosciuta la ragione e in un qualsiasi ambito non ci sarebbero problemi a seguire le direttive di chi la ha, se chi deve eseguirle è opportunamente istruito a riconoscerne la bontà.

Amen.
E benvenuto nel forum.
Se non sei uno di noi, ma forse si. Identificati! E' un ordine!
 
c'è il rischio che quello debole scoppia a piangere mentre quello più duro ti da un cazzotto,ed entrambi se ne vanno
Ed è sbagliato in ambo i casi, perché sia l'uno che l'altro possono avere pregi di gran lunga più grandi delle debolezze caratteriali, che possono essere superate se ben gestite. Il problema è che le aziende cercano di circondarsai di yes man e non di gente che sappia ragionare (e sbagliare anche) con la propria testa, ma che possano essere una spinta all'innovazione, invece di semplici esecutori di processo, gente che replica un lavoro senza metterci nulla di proprio.
 
Quelli che sostengono il servizio militare come forma educativa immagino siano pedagogisti, psicologi o comunque abbiano fatto approfonditi studi per arrivare e dedurre che o problemi della gioventù odierna si risolvano tramite questo istituto. Immagino anche oltre e arrivo a dire che guarda caso sono tutti boomer o giù di lì, che come già fatto notare, sono passati magari per la leva e hanno prodotto le generazioni di cui si lamentano ora.

Ognuno ha diritto alle proprie opinioni, ma non confondetele con le evidenze scientifiche che anche in questo campo ci sono, e dove chiunque vi lavori vi può assicurare che una persona non si migliora insegnandole a eseguire ordini con la forza.

Aggiungo anche che esiste una differenza tra autorità e autorevolezza: la prima serve per farsi obbedire quando si ha torto, mentre chi ha la seconda non ha bisogno della prima, perchè gli viene riconosciuta la ragione e in un qualsiasi ambito non ci sarebbero problemi a seguire le direttive di chi la ha, se chi deve eseguirle è opportunamente istruito a riconoscerne la bontà.

io non difendo il servizio militare, penso solo che vedere persone, perchè non parliamo più di ragazzi , che fino a 30 anni vivono nel mondo ovattato della famiglia non mi fa quadrare alcune cose , che poi il modo per avere esperienze che aiutano a crescere non sia il servizio militare non mi interessa, per me deve arrivare un momento in cui il ragazzo/a si confronto con il mondo e con il prossimo e comincia ad assumersi responsabilità, e questo capita sempre più raramente.
Che poi i ragazzi di oggi siano peggio dei ragazzi di ieri che hanno fatto il servizio militare non lo penso assolutamente, penso che però tra tanti pregi che hanno gli manca proprio quell'esperienze formative
 
io non difendo il servizio militare, penso solo che vedere persone, perchè non parliamo più di ragazzi , che fino a 30 anni vivono nel mondo ovattato della famiglia non mi fa quadrare alcune cose , che poi il modo per avere esperienze che aiutano a crescere non sia il servizio militare non mi interessa, per me deve arrivare un momento in cui il ragazzo/a si confronto con il mondo e con il prossimo e comincia ad assumersi responsabilità, e questo capita sempre più raramente

Su questo sono d'accordissimo, avevo anche intuito che non fossi un sostenitore del servizio militare.

Quello che dico è che proprio perchè questo momento di crescita avvenga, i modi più indicati sono altri
 
mondo ovattato della famiglia
Non sono in molti a vivere nel Mulino Bianco. Io in famiglia sono stato responsabilizzato già a 8 anni (ed infatti a quella età ho iniziato a guidare, bere e fumare, di nascosto ovviamente). Ho trovato molto più semplice vivere da solo, lontano da casa, gestire un lavoro e del personale, che starmene a fare casa- scuola o casa-università.
 
Back
Alto