<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 1213 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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Noi europei facciamo i "fighetti" con la puzza sotto al naso, mentre in altre parti del mondo diciamo che "soprassiedono", ma l'aria non ha frontiere.
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E' il concetto che è sbagliato. Un rifornimento di benzina si paga con il bancomat, se poi si vuole si usa il telefono, ma c'è anche la possibilità di usare le care vecchie banconote. Perchè con l'elettrico ci deve volere l'app o la card specifica?
PS: per esperienza personale, l'affidabilità della copertura telefonica è inversamente proporzionale al grado di necessità/urgenza della stessa. Sperimentato in più occasioni....

Un'app che raggiunge il 99% delle colonnine proprie e di altri operatori ha molta più affidabilità di un macchina mangiasoldi che ti sputa fuori la banconota se non è in buone condizioni. Ed è un caso molto più frequente del numero di volte che il telefono non ha segnale all'interno delle grotte di Postumia.
Ora che metteranno il POS, a cosa ci si attaccherà per lamentarsi? che non accetta le vecchie lire che la zia di Montecatini, morta sola soletta mentre l'auto era in attesa a ricaricare, nascondeva nel materasso?
 
Auto che non venne mai prodotta

https://it.wikipedia.org/wiki/STAE

La STAE, ovvero Società Torinese Automobili Elettrici, è stata una casa automobilistica italiana fondata nel 1905 specializzata nella costruzione di veicoli elettrici basati sul sistema Kriéger, che all'epoca godevano di grande favore tra il pubblico.
L'azienda nacque come succursale della casa francese Kriéger, con il nome di Società Italiana Automobili Kriéger e produsse soprattutto modelli ibridi seriali ante-litteram, essendo dotati di due motori elettrici a trasmissione cardanica, alimentati da un alternatore mosso da un motore a benzina. Nella sua officina venivano costruiti anche vetturelle, vetture e camion elettrici ad accumulatori, sempre su brevetti Krieger. Per le vetturelle di sua produzione, la STAE riuscì a ridurre il peso a 800 kg e ad aumentare l'autonomia fino a 80 km.
Il capitale sociale iniziale di 900.000 lire, suddiviso in 9.000 azioni da 100 lire cadauna, fu portato nel 1907 a 1.200.000 lire in concomitanza con l'assunzione della nuova denominazione STAE, che sanciva la rottura con la casa francese, i nuovi investimenti pubblicitari e la diversificazione della produzione. Negli anni successivi, tuttavia, l'affermarsi dei veicoli con motore a scoppio mise in gravi difficoltà i produttori di vetture elettriche e, fra il 1912 e il 1913, complici anche i lunghi scioperi di quei due anni, la STAE cessò la produzione e si sciolse.
 
https://it.wikipedia.org/wiki/STAE

La STAE, ovvero Società Torinese Automobili Elettrici, è stata una casa automobilistica italiana fondata nel 1905 specializzata nella costruzione di veicoli elettrici basati sul sistema Kriéger, che all'epoca godevano di grande favore tra il pubblico.
L'azienda nacque come succursale della casa francese Kriéger, con il nome di Società Italiana Automobili Kriéger e produsse soprattutto modelli ibridi seriali ante-litteram, essendo dotati di due motori elettrici a trasmissione cardanica, alimentati da un alternatore mosso da un motore a benzina. Nella sua officina venivano costruiti anche vetturelle, vetture e camion elettrici ad accumulatori, sempre su brevetti Krieger. Per le vetturelle di sua produzione, la STAE riuscì a ridurre il peso a 800 kg e ad aumentare l'autonomia fino a 80 km.
Il capitale sociale iniziale di 900.000 lire, suddiviso in 9.000 azioni da 100 lire cadauna, fu portato nel 1907 a 1.200.000 lire in concomitanza con l'assunzione della nuova denominazione STAE, che sanciva la rottura con la casa francese, i nuovi investimenti pubblicitari e la diversificazione della produzione. Negli anni successivi, tuttavia, l'affermarsi dei veicoli con motore a scoppio mise in gravi difficoltà i produttori di vetture elettriche e, fra il 1912 e il 1913, complici anche i lunghi scioperi di quei due anni, la STAE cessò la produzione e si sciolse.
https://www.dannatavintage.com/2022/11/28/dora/
  • Nessuna delle vetture venne mai prodotta, con la piccola ed innovativa azienda italiane veder chiudere i battenti nel 1910.
 
Che una EV di 100 anni fa si possa paragonare ad una di oggi la prendo più per una boutade , del resto di innovazioni nelle motorizzazioni non credo che ce ne siano mai state , quelle che abbiamo ora sono un evoluzione di tecnologie che risalgono alla notte dei tempi automobilistici..... il ciclo miller che non è ovviamente una nuova motorizzazione ma che si potrebbe pensare essere un innovazione, è il ciclo atkinson inventato nel 1882.... per dirne una .... poi nell'innovazione tecnologica le idee ci sono sempre state, serve anche la tecnologia per svilupparle al massino, io sviluppando applicativi ne ho pensati diversi 25 anni fa però per motivi tecnici non erano realizzabili, ora invece quelle idee possono essere sviluppate, che diciamo che sono vecchie perchè pensate a fine anni 90?
 
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