<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 996 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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C'è anche il non trascurabile dettaglio che per realizzare un'area verde non è che puoi piantare quattro astoni, prender su e andare al bar. Ci vuole cura, manutenzione, potature, taglio dell'erba.... anca quei xe schei....
esatto, un palazzo, rende soldi tra tasse e pippe varie.
un albero costa soltanto soldi e porta rogne.

quindi, predicano bene, tutti a piedi o bicicletta...

poi fanno i conti... e le automobili, son il jolly che salva tutta la baracca.
leva quelle, e succede un patatrak
 
Si traduce tutto per l'ennesima volta in un favore ai più abbienti, alla fine della storia. Vogliono fare stalli di ricarica? Benissimo, che li facciano senza togliere i parcheggi esistenti...
 
È un botanico che ha scritto un libro, Fitopolis, sul ripensamento delle città.

Il concetto sarebbe semplice. Le città si stanno trasformando in forni a cielo aperto. Le ultime estati le ricordiamo. Ora poi che tutti hanno l'aria condizionata che pompa calore all'esterno è facile immaginare il risultato. Cemento ed asfalto si comportano in maniera diversa rispetto ai vegetali.
Lui dice piantiamo alberi e così abbassiamo la temperatura in città, oltre ad assorbire un po' di CO2.

Saremo disposti a rinunciare a strade... Che già oggi sono intasate di auto? Auto sia in movimento che parcheggiate.
Non ho letto l'articolo e quindi mi baso su questo: sono proposte di buon senso e non capisco perché tanti qui ironizzino come se avesse detto una sciocchezza immane. Io che vivo in città ne so qualcosa, d'estate è un forno invivibile e qualche albero in più non guasterebbe. Nel mio quartiere hanno fatto esattamente il contrario, c'era un vialetto con degli alberi accanto al marciapiedi che qualche anno fa sono stati tagliati e ora rimane solo il tronco
 
Non ho letto l'articolo e quindi mi baso su questo: sono proposte di buon senso e non capisco perché tanti qui ironizzino come se avesse detto una sciocchezza immane. Io che vivo in città ne so qualcosa, d'estate è un forno invivibile e qualche albero in più non guasterebbe. Nel mio quartiere hanno fatto esattamente il contrario, c'era un vialetto con degli alberi accanto al marciapiedi che qualche anno fa sono stati tagliati e ora rimane solo il tronco
Perdonami, per capire, cosa ci sarebbe di sensato (o di proposta intelligente) nel dire "trasformiamo in bosco delle vie della città"?

A me sembra una cosa che fa ridere, tanto, perché inapplicabile e improponibile.

Ha un senso, un gran senso come io stesso ho scritto, piantare invece più alberi possibili in vie e viali andando a diminuire un po' la temperatura al suolo vero problema della calura estiva.

Però poi bisogna esser bravi a tenerli, perché il nel luglio scorso mi ricordo bene cos'è successo a Milano (zona città studi/viale Romagna, per capirci).
 
Perdonami, per capire, cosa ci sarebbe di sensato (o di proposta intelligente) nel dire "trasformiamo in bosco delle vie della città"?

A me sembra una cosa che fa ridere, tanto, perché inapplicabile e improponibile.

Ha un senso, un gran senso come io stesso ho scritto, piantare invece più alberi possibili in vie e viali andando a diminuire un po' la temperatura al suolo vero problema della calura estiva.

Però poi bisogna esser bravi a tenerli, perché il nel luglio scorso mi ricordo bene cos'è successo a Milano (zona città studi/viale Romagna, per capirci).
Come scritto su, non ho letto l'articolo (mea culpa) e quindi mi baso sul post di alexmed che ho quotato, nel quale si dicono esattamente le stesse cose che scrivi anche tu. Quindi la pensiamo allo stesso modo
 
Perchè, detta come da titolo, è esattamente una sciocchezza immane. Giusto sarebbe piantare alberi ove possibile, ma "cancellare strade" è incontrovertibilmente una solenne vaccata.
Se l'idea fosse chiudere le strade sarebbe certamente improponibile, immagino che la proposta sia un po' più articolata. A parte ciò, colgo spesso una tendenza a stigmatizzare qualunque misura finalizzata a decarbonizzare, come se questa esigenza fosse frutto di qualche idea strampalata partorita da qualche matto e non già una necessità imposta dalle condizioni climatiche, come la comunità scientifica ci spiega da ormai mezzo secolo
 
Se l'idea fosse chiudere le strade sarebbe certamente improponibile, immagino che la proposta sia un po' più articolata. A parte ciò, colgo spesso una tendenza a stigmatizzare qualunque misura finalizzata a decarbonizzare, come se questa esigenza fosse frutto di qualche idea strampalata partorita da qualche matto e non già una necessità imposta dalle condizioni climatiche, come la comunità scientifica ci spiega da ormai mezzo secolo
Io ti suggerirei di leggere l'articolo però prima di esporre il tuo pensiero in merito o di parlare di stigma di qualche tipo da parte nostra.

Il nostro prode scienziato ha chiaramente dato anche la percentuale di superficie di strade da riconvertire, io l'ho letto e poi l'ho riletto perché non ci credevo. Poi ho immaginato cosa potesse significare.

20%... Un metro su cinque...

Provate ora a immaginare cosa possa voler dire a Milano, a Roma, a Napoli ma anche a Bologna o Brescia.

È evidente che ci dev'essere una revisione profonda nel modo di "far crescere" le città e che ciò debba corrispondere a una miglior sostenibilità, purtroppo per quel che vedo a Milano è tutto un continuo cementificare e "svendere" spazi cittadini a nuovi grattacieli o condomini; più che fare studi sul riconvertire il 20% delle strade a boschetto sarebbe bene dire che le giunte sono sempre e solo a caccia di soldi a dispetto della sostenibilità delle città e in completo sfregio di ogni elementare regola di buon senso, se più vogliamo farci una risata possiamo prendere a esempio una qualunque delle nuove piazze tattiche milanesi...
 
Ultima modifica:
Non direi. Io almeno stigmatizzo fortemente le misure palesemente inefficaci, come l'imposizione delle auto elettriche....
Che l'imposizione delle auto elettriche sia un errore penso emerga chiaramente da questo forum, siamo tutti d'accordo, ma più che altro perché postula una rivoluzione che richiede tempo, per le imprese e per i consumatori, e non già perché sia inefficace (sappiamo che le Bev alimentate da energia carbon free hanno un impatto decisamente inferiore alle termiche pure che bruciano petrolio)
 
Io ti suggerirei di leggere l'articolo però prima di esporre il tuo pensiero in merito o di parlare di stigma di qualche tipo da parte nostra.

Il nostro prode scienziato ha chiaramente dato anche la percentuale di superficie di strade da riconvertire, io l'ho letto e poi l'ho riletto perché non ci credevo. Poi ho immaginato cosa potesse significare.

20%... Un metro su cinque...

Provate ora a immaginare cosa possa voler dire a Milano, a Roma, a Napoli ma anche a Bologna o Brescia.

È evidente che ci dev'essere una revisione profonda nel modo di "far crescere" le città e che ciò debba corrispondere a una miglior sostenibilità, purtroppo per quel che vedo a Milano è tutto un continuo cementificare e "svendere" spazi cittadini a nuovi grattacieli o condomini; più che fare studi sul riconvertire il 20% delle strade a boschetto sarebbe bene dire che le giunte sono sempre e solo a caccia di soldi a dispetto della sostenibilità delle città e in completo sfregio di ogni elementare regola di buon senso, se più vogliamo farci una risata possiamo prendere a esempio una qualunque delle nuove piazze tattiche milanesi...
Non riesco a leggere l'articolo, ma cercando in rete vedo che l'autore è un bravo ricercatore che ha pubblicato un libro sul tema. Lo cercherò in libreria perché sembra molto interessante. Mi pare di capire che l'autore suggerisca un ripensamento generale delle nostre città, all'insegna del "meno cemento/asfalto, più verde" in modo da ridurre le temperature medie. A me sembrano proposte da considerare con attenzione, certo non è che domani mattina chiudiamo la Tiburtina (per citare la città in cui vivo) e la trasformiamo in un giardino, ma nel medio-lungo periodo provare a rendere le città più vivibili non sarebbe male.
Detto questo, mi scuso con voi se ho in qualche modo male interpretato una vostra critica seria, ma la frase era riferita all'intero topic e non alle ultime pagine, men che meno a singoli post o singoli forumisti, con i quali - come nel tuo caso - mi trovo in pieno accordo
 
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