<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Quando non si vuol rinunciare | Page 3 | Il Forum di Quattroruote

Quando non si vuol rinunciare

Ricordo solo che da quando in meteorologia sono "scesi in campo" personaggi del calibro del fondatore de "Il Meteo" famoso per battezzare normali fenomeni meteorologici con nomi di divinità sanguinarie, sono stati diversi i casi in cui parecchie località turistiche sono state danneggiate nel fatturato a causa della scarsa affluenza di turisti.

Uno a caso, l'anno scorso:
https://tvavicenza.gruppovideomedia...rnali/tg-veneto-news-1800?id=80464&clip=80470
Seguendo siti meteo istituzionali ed alcuni “privati” ma ben fatti (non quello citato, ca va sanse dire), raramente sono stato colto di sorpresa e, generalmente, in senso posi (le previsioni erano peggiori rispetto alla realtà).
Ok che un minimo di capacità di lettura delle cartine l’ho acquisita (certo che siamo facilitati enormemente dalle mappe radar dinamiche), e d’accordo che non parto mai per una escursione lunga senza un rinforzo di abbigliamento nello zaino anche se siamo a Ferragosto. Però fa specie come persone avvezze alla montagna si siano fatte sorprendere cin questo modo.
Qualche anno fa scoprii in prima persona l’effetto del disorientamento (nebbia fittissima, facevo fatica a vedere oltre la punta degli sci e non scherzo), inizialmente pensai di stare su un inizio di distacco, poi razionalmente realizzai che la mancanza di punti di riferimento usuali alterava il senso di equilibrio e quindi mi creai immediatamente un altro punto di riferimento. Un’altra volta fummo sorpresi da una specie di violento blizzard in quota con mia figlia di circa 10-12 anni. Visibilità davvero scarsa, problemi nell’ultimo tratto di seggiovia fatto a velocità bassissima con frequenti stop, ipotesi di rimanere bloccati per un bel po’, poi discesa a valle con cautela, facendo vivere l’esperienza alla bimba come un’avventura in cui dimostrare la propria forza, con consapevolezza. Sono situazioni in cui serve la massima lucidità ed un fisico normalmente sano.

Quei poveretti morti sul Cervino non erano degli sprovveduti, leggo che avevano scavato una buca per proteggersi, ma che poi li hanno ritrovati dispersi, ipotizzano che il panico li abbia presi. La montagna e il mare non perdonano, purtroppo. Magari, dovendo fare un allenamento, erano partiti leggeri, le temperature non erano polari per cui sarebbe bastato poco per sopravvivere. Ad ogni modo, che il Signore li accolga, sono morti facendo quello che desideravano.
 
Ultima modifica:
Avevano scavato una buca, non erano novellini. A volte la troppa sicurezza ti frega.
Se frequenti montagna e/o mare, sai che la Morte è al tuo fianco.
volevo dire che con il tempo che c'era non bisognava proprio partire...quando è il caso bisogna saperlo fare, anche fossero stati sorpresi in quota, ormai abbiamo previsioni affidabilissime! Di mare non ne so niente, ma penso che non cambi molto...
 
Ultima modifica:
Qualche anno fa scoprii in prima persona l’effetto del disorientamento (nebbia fittissima, facevo fatica a vedere oltre la punta degli sci e non scherzo), inizialmente pensai di stare su un inizio di distacco, poi razionalmente realizzai che la mancanza di punti di riferimento usuali alterava il senso di equilibrio e quindi mi creai immediatamente un altro punto di riferimento. Un’altra volta fummo sorpresi da una specie di violento blizzard in quota con mia figlia di circa 10-12 anni. Visibilità davvero scarsa, problemi nell’ultimo tratto di seggiovia fatto a velocità bassissima con frequenti stop, ipotesi di rimanere bloccati per un bel po’, poi discesa a valle con cautela,
È successo anche a me un paio di anni fa, eravamo in seggiovia con le due bimbe abbastanza piccole, per fortuna la seggiovia era quasi arrivata quando siamo stati colti da un temporale nevoso (con tuoni addirittura). Visibilità praticamente zero, paura di perdere di vista le bambine ma necessità di scendere alla prima baita… non è stata una bella esperienza più che altro per la bimba più grande che si è fatta un po’ prendere dal panico ma comunque i rischi a quella quota erano abbastanza limitati, però non sai quanto possa durare un temporale nevoso (almeno io non ho grosse esperienze di questo tipo)
 
A volte la troppa sicurezza ti frega.
il mio personale e banale sospetto è che abbiano sottostimato il tempo di percorrenza: tanto arriviamo al rifugio prima del brutto.

Invece, con pericolo valanghe 3+ su 5, magari uno del gruppo meno in forma, un imprevisto che rallenta la marcia o ti taglia la strada alle spalle (una slavina?) rimani bloccato a oltre 3'000 metri di quota mentre stanno per arrivare venti a 180km/h e sei spacciato.
 
Avevano scavato una buca, non erano novellini. A volte la troppa sicurezza ti frega.
Se frequenti montagna e/o mare, sai che la Morte è al tuo fianco.
Dicono che il principio di congelamento giochi brutti scherzi al cervello, ci sono stati dei ritrovamenti di dispersi che si erano addirittura denudati perché sembra si perda la cognizione della temperatura
 
Dicono che il principio di congelamento giochi brutti scherzi al cervello, ci sono stati dei ritrovamenti di dispersi che si erano addirittura denudati perché sembra si perda la cognizione della temperatura
Vero. A quanto ho capito è il richiamo di sangue da parte dell'organismo che fa percepire un calore insopportabile a livello cutaneo. Una brutta morte....
 
Mi pare che in questi giorni al tg regionale abbiano parlato più volte del rischio valanghe con i bruschi cambiamenti del meteo a cui stiamo assistendo.
Esatto. E mi sembra veramente da incoscenti e arroganti andare a fare sci alpinismo quanto tutti dicono (e raramente sbagliano) che il rischio valanghe è elevato.

L'anno scorso un mio conoscente, con un amico ci ha rimesso la vita.

https://www.torinotoday.it/cronaca/morto-gabriele-del-carlo.html
 
Marzo è un mese instabile penso dalla notte dei tempi. Andare in escursione durante il passaggio di una perturbazione, prevista da settimane (uno dei rari casi in cui ci azzeccano dal 1993, anno della scomparsa di Bernacca), è semplicemente da mentecatti. Imho ovviamente, ma credo anche a livello assoluto...
E questo marzo è stato uno dei più nevosi degli ultimi 100 anni.
 
Back
Alto