Vedo che molti hanno non "dimenticato" ma piuttosto "rimosso" i ricordi della pandemia, del lockdown, di tutte le restrizioni e divieti, del Green pass, eccetera. Un po' come succede per i traumi psicologici quando il cervello per superare l'impasse semplicemente "chiude a chiave" i ricordi di una determinata situazione.
Forse è per questo che quando sui giornali compaiono notizie di inchieste riguardanti il periodo covid (non legalità di molte delle restrizioni, mangerie sugli appalti per mascherine, farmaci, attrezzature ecc, approvazione "frettolosa" di vaccini sperimentali, ecc) la maggior parte delle persone tende inconsciamente a sorvolare per concentrarsi magari sulle ultime news riguardanti le vicende sentimentali della Ferragni post scandalo del pandoro.
Il problema è che avere la memoria corta espone a trovarsi nella stessa situazione e fare gli stessi errori la prossima volta che dovesse capitare un qualche grosso problema.
Personalmente non dimentico, ci mancherebbe. Oltre a quanto già citato da altri di voi, non dimenticherò soprattutto la famigerata circolare della "Tachipirina e vigile attesa" che ho sperimentato sulla mia pelle, in quanto durante la positività al covid (con sintomi lievi, durati neanche tre giorni e poi scomparsi) mi era sorto un altro problema medico non collegato al covid ma fino al referto di tampone negativo non c'è stato verso che il dottore mi prescrivesse gli antibiotici necessari. Sono cose che non si dimenticano.
non credo che si può dividere il mondo in chi si impegna e in chi si interessa della Ferragni, a me sembra evidente che la questione Covid ormai è diventato terreno per questioni che vanno oltre il diritto di analizzare un periodo storico per capire cos'ha funzionato e cosa non ha funzionato, e questo a me è un 'gioco' che non interessa, il revisionismo storico a questo punto ci sarà , come spesso da noi purtroppo accade, tra decenni e decenni in cui nuove generazioni con meno interesse potranno fare un analisi imparziale della storia.