<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Pompe di calore | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

Pompe di calore

appunto, se devi spendere una follia per una pdc, e poi il rendimento e' ridicolo, tant'e' starsene con la caldaia a gas.
 
Io mi trovo ad abitare in un villino costruito negli anni '70 , come tante ville costruite in quel periodo fino alla prima decade del 2000 , il discorso isolamento termico purtroppo non veniva granche' contemplato. Ci si ferma in sostanza all'intercapedine dopo i muri portanti. Io abito nella parte sud dei Castelli Romani. Il dicorso "riscaldamento casa" cambia poi in base alla fascia climatica di cui facciamo parte e la mia diciamo che e' una via di mezzo. Io abitando in zona montana ho qualche grado in meno in inverno. Sto' studiando il discorso PdC e come me presumo tanti che progressivamente passeranno a questo tipo di riscaldamento con abitazioni che hanno un "involucro" dispersivo.
Le criticita' al momento se uno vuole fare questa scelta sono numerose:
1) prezzi alti delle PdC causa speculazione 110%
2) serve un ingegnere terzo indipendente che faccia i conti in base al sistema di riscaldamento esistente (termosifoni classici) e ci dica a cosa andiamo incontro e la spesa. L'idraulico di fiducia o chi vende questi sistemi sono di parte , mi capita di leggerne purtroppo.
3) se serve alcuni dei locali della casa potrebbero dover essere ristrutturati con cappotto esterno. Diffido di quello interno perche' se fatto male ho visto partire muffe nelle prese dopo qualche anno. Anche li' servono professionisti non gente improvvisata. Esterno la cosa e' piu' percorribile anche da soli se si ha un minimo di esperienza nell'edilizia.
Insomma avete capito che trasformare una vecchia abitazione a pompa di calore non e' una passeggiata. Tutt'altro.
Un mio amico ha fatto questa esperienza nel 2019 con una casa simile alla mia e ha avuto i seguenti pro e contro:
pro
1) casa sempre riscaldata , anche di notte a 20 gradi.
quindi confort elevato
contro
1) la casa avendo alta dispersione se apri tutti i giorni le finestre per arieggiare richiede ore per ritornare ai 20 gradi.
2) il costo della bolletta elettrica e' paragonabile a quello GPL se il kwh rimane intorno ai 0,15 circa. Se accade di avere picchi tipo guerra in Ucraina a 0,5 salta il banco. Gli e' arrivata una bolletta sopra i 1300 euro per un bimestre. Questo perche' non avendo cappotto termico lavora molto mangia molta energia.
Questo mi e' stato riportato.
Io sto' studiando la cosa , nel mio caso per esempio ho il salone piu' esposto e freddo . Mi e' stato gia' detto che e' la sala che soffrirebbe di piu' e dovrei farci cappotto esterno.
Alle brutte riscaldero' come tutti , stufa a pellet e finisce la paura.
 
Io mi trovo ad abitare in un villino costruito negli anni '70 , come tante ville costruite in quel periodo fino alla prima decade del 2000 , il discorso isolamento termico purtroppo non veniva granche' contemplato. Ci si ferma in sostanza all'intercapedine dopo i muri portanti. Io abito nella parte sud dei Castelli Romani. Il dicorso "riscaldamento casa" cambia poi in base alla fascia climatica di cui facciamo parte e la mia diciamo che e' una via di mezzo. Io abitando in zona montana ho qualche grado in meno in inverno. Sto' studiando il discorso PdC e come me presumo tanti che progressivamente passeranno a questo tipo di riscaldamento con abitazioni che hanno un "involucro" dispersivo.
Le criticita' al momento se uno vuole fare questa scelta sono numerose:
1) prezzi alti delle PdC causa speculazione 110%
2) serve un ingegnere terzo indipendente che faccia i conti in base al sistema di riscaldamento esistente (termosifoni classici) e ci dica a cosa andiamo incontro e la spesa. L'idraulico di fiducia o chi vende questi sistemi sono di parte , mi capita di leggerne purtroppo.
3) se serve alcuni dei locali della casa potrebbero dover essere ristrutturati con cappotto esterno. Diffido di quello interno perche' se fatto male ho visto partire muffe nelle prese dopo qualche anno. Anche li' servono professionisti non gente improvvisata. Esterno la cosa e' piu' percorribile anche da soli se si ha un minimo di esperienza nell'edilizia.
Insomma avete capito che trasformare una vecchia abitazione a pompa di calore non e' una passeggiata. Tutt'altro.
Un mio amico ha fatto questa esperienza nel 2019 con una casa simile alla mia e ha avuto i seguenti pro e contro:
pro
1) casa sempre riscaldata , anche di notte a 20 gradi.
quindi confort elevato
contro
1) la casa avendo alta dispersione se apri tutti i giorni le finestre per arieggiare richiede ore per ritornare ai 20 gradi.
2) il costo della bolletta elettrica e' paragonabile a quello GPL se il kwh rimane intorno ai 0,15 circa. Se accade di avere picchi tipo guerra in Ucraina a 0,5 salta il banco. Gli e' arrivata una bolletta sopra i 1300 euro per un bimestre. Questo perche' non avendo cappotto termico lavora molto mangia molta energia.
Questo mi e' stato riportato.
Io sto' studiando la cosa , nel mio caso per esempio ho il salone piu' esposto e freddo . Mi e' stato gia' detto che e' la sala che soffrirebbe di piu' e dovrei farci cappotto esterno.
Alle brutte riscaldero' come tutti , stufa a pellet e finisce la paura.

IMHO, nella tua situazione, lascia perdere la pompa di calore, a meno che non ti costringano.
 
1) casa sempre riscaldata , anche di notte a 20 gradi.
quindi confort elevato

...e anche quando non c'è nessuno in casa, e con lo stesso livello di riscaldamento in tutte le stanze, "abitate" o meno che siano. Per me è un contro, non un pro....

Parlavo giusto ieri con un collega che ha comprato recentemente un appartamento nuovo con PdC e riscaldamento a pavimento. Quando gli ho chiesto come si trova, la risposta è stata la classica: sì, bene, insomma.... che lasciava intendere che preferiva i radiatori....
A me, a pelle, la soluzione del riscaldamento a pavimento con inerzie termiche di ore non ispira granchè, però non l'ho mai provata. Mi lascia perplessa l'impossibilità, a quanto ho capito e se sbaglio mi corigerete (cit.), di avere le zone a temperatura differenziata. Ma se alla fine conviene, andrà bene così...
 
...e anche quando non c'è nessuno in casa, e con lo stesso livello di riscaldamento in tutte le stanze, "abitate" o meno che siano. Per me è un contro, non un pro....

Parlavo giusto ieri con un collega che ha comprato recentemente un appartamento nuovo con PdC e riscaldamento a pavimento. Quando gli ho chiesto come si trova, la risposta è stata la classica: sì, bene, insomma.... che lasciava intendere che preferiva i radiatori....
A me, a pelle, la soluzione del riscaldamento a pavimento con inerzie termiche di ore non ispira granchè, però non l'ho mai provata. Mi lascia perplessa l'impossibilità, a quanto ho capito e se sbaglio mi corigerete (cit.), di avere le zone a temperatura differenziata. Ma se alla fine conviene, andrà bene così...

Anche io non ho mai avuto questi impianti a bassa temperatura a casa mia, ma non posso fare a meno di notare che, a 20°C con i radiatori caldi che irraggiano si sta molto meglio che alla stessa temperatura con i radiatori spenti.
Quindi qualche perplessità mi viene.

La legge di Stefan-Boltzmann, chiamata anche legge di Boltzmann o legge di Stefan, dai due fisici austriaci Ludwig Boltzmann e Josef Stefan, stabilisce che l'emittanza di un corpo nero è proporzionale alla quarta potenza della sua temperatura assoluta (espressa in kelvin):

:
79224205315cc201df64cbdb94e3353d8b677d02

dove
 
sara' un divertimento, con le seconde case.
chi va in montagna, spesso tiene il riscaldamento basso e, grazie alla tecnologia, lo accende il giorno prima, ed arriva con la casa calda.
con le pdc, ho il sospetto che, se tieni normalmente una temperatura bassa, tipo 10-15°, per portarla a 20, non ti bastano i giorni di vacanza :D
 
IMHO, nella tua situazione, lascia perdere la pompa di calore, a meno che non ti costringano.
lo so' , per questo sto studiando la situazione. Il mio sogno sarebbe metterla. Per un discorso di comodita' tutto li'.
Se abiti in periferia e ti sei fatto anni a portare la legna spaccata dentro per scaldarti , ora con le caldaie esterne a pellet portare tutti i giorni i sacchi dentro e tenerli stoccati e ' una gran rottura andando negli anni avanti con l'eta'. E' solo per questo che sto' studiando la cosa.
Quasi tutti i miei vicini hanno stufa a pellet dentro casa che alimenta i termosifoni oppure il classico camino caldaia di ultima generazione.
 
Parlavo giusto ieri con un collega che ha comprato recentemente un appartamento nuovo con PdC e riscaldamento a pavimento. Quando gli ho chiesto come si trova, la risposta è stata la classica: sì, bene, insomma.... che lasciava intendere che preferiva i radiatori....
A me, a pelle, la soluzione del riscaldamento a pavimento con inerzie termiche di ore non ispira granchè, però non l'ho mai provata.
pro e contro pure li'. Ho due cari amici che hanno casa nuova da 3 anni e hanno questa soluzione. Cappotto e riscaldamento con PdC a pavimento. Una delle cose strane e' che la polvere del pavimento la ritrovi sempre sui mobili in inverno quando e' accesa. E te la respiri pure. Certo anche i termosifoni alzano "polvere" , pero' in un area piu' ristretta. Chiudo su una cosa , alcuni dicono di trovarsi "bene" con i riscaldamenti a pavimento , ma questo "bene" non tanto convinto e' dovuto alla casa con il cappotto termico che ha un confort interno diverso (peggiore per me) da quello della classica casa in muratura. Prima di fare un cappotto Vi invito ad andare a casa di qualcuno che lo ha fatto. A me manca l'aria , i muri non traspirano. I serramenti sono stagni. E' tutto l'insieme che se non ti prendi la cosa di aprire ogni tanto le finestre manca l'aria. IMHO
 
Una delle cose strane e' che la polvere del pavimento la ritrovi sempre sui mobili in inverno quando e' accesa.
Me lo diceva anche il collega.... la mia ipotesi è che non è affatto strano, dipende dai moti convettivi che assume l'aria, dal momento che in prossimità del pavimento è inevitabilmente più calda, e questo trascina in giro la polvere. Con i radiatori succede meno perchè l'aria è meno stratificata. Un motivo in più per evitare il riscaldamento a pavimento come la peste a casa mia, non per me, ma sapendo con chi ho a che fare.....
 
Ho abitato precedentemente in una casa dotata di riscaldamento con caldaia a metano e termosifoni in ghisa mediamente isolata ( cappotto esterno 5 cm e doppi vetri ). Attualmente vivo in una casa indipendente con cappotto 10 cm e riscaldamento a pavimento e PdC.
Vantaggi riscontrati:
- Temperatura uniforme in tutti i punti di ogni singola stanza.
- Assenza di ingombranti radiatori appesi alle pareti ( a volte posizionati proprio dove ci stava bene un mobiletto o magari un elettrodomestico/tavolino in cucina ) o sotto le finestre. I caloriferi oltretutto riscaldando l'aria per convezione generano polvere che annerisce le pareti adiacenti.
- Piacevole sensazione data dal pavimento tiepido in modo particolare nei bagni dove ovviamente è impostata una temperatura superiore.
Naturalmente l'impianto va concepito in modo da poter gestire indipendentemente la temperatura in ogni singola stanza . Ciò significa predisporre uno o più collettori con serpentine dedicate per ogni ambiente, comandate da elettrovalvole e un termostato per stanza.
Svantaggi:
- Inerzia termica. Scordatevi di accendere l'impianto all'ultimo momento magari quando è arrivato il vortice depressionario dalla Siberia. Serve un minimo di programmazione e gestione dell'impianto soprattutto nel passaggio autunno-inverno in quanto è impossibile raggiungere la temperatura desiderata in poche ore.
- Costi. Convertire un'abitazione da caldaia+termosifoni a Pdc + risc. a pavimento richiede interventi invasivi. In caso di ristrutturazione " pesante" o costruzione di nuova abitazione è sicuramente un opzione da considerare. Non ho esperienza in merito a soluzioni con Pdc + termosifoni. Alcuni lo fanno, io personalmente non mi fiderei troppo.
 
Ultima modifica:
lo so' , per questo sto studiando la situazione. Il mio sogno sarebbe metterla
Stai valutando anche l'ipotesi di mettere dei fan coil al posto dei radiatori? Potrebbe essere un buon compromesso, riscaldi l'ambiente in modo più efficiente (e con temperature minori, se vuoi mettere la pompa di calore), non devi rifare il pavimento e non hai gli inconvenienti del radiante
 
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