Segnalo questo reportage di un lettore di Vaielettrico che ha fedelmente raccontato un viaggio di 940km con un'auto elettrica del "tipo peggiore", un SUV che in teoria sarebbe votato a comfort e viaggi lunghi ma in realtà è limitato e limitante proprio laddove il corpo vettura e le dimensioni lo dovrebbero vedere impiegato.
Segnala chiaramente di aver commesso l'errore, per almeno un paio di volte, di ricaricare fino al 100%, ma evidentemente è comprensibile perché arrivando in meridione anche la frequenza e distribuzione dei punti di ricarica è inferiore e non sempre allineata con consumi da "sezione aurea" ed è quasi fisiologico, in viaggi di questo tipo, cercare di avere sempre il margine più alto possibile.
Leggere che un "mostro di batteria" così non riesca nemmeno a garantire 250km di autonomia in autostrada a velocità da codice è avvilente, davvero avvilente, e si è mosso tra 5 e 15 gradi, quindi in zona comunque molto buona per le batterie.
Anticipo una parte di risposte: so molto bene che non tutti fanno questi viaggi e che, qualora si facciano, sono limitati a 2/3 volte l'anno (che diventano 4/6 con i ritorni), resta comunque che il mio percepito da lettore è quello di una via crucis nella quale vanno minuziosamente rispettate tutte le scadenze.
Il capitolo costi non è nemmeno commentabile, per gli stessi motivi, sarebbe un insulto all'intelligenza.
https://www.vaielettrico.it/primo-viaggio-nord-sud-e-primi-errori-ma-ho-imparato-la-lezione