<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La mia prima elettrica ID.3 | Page 259 | Il Forum di Quattroruote

La mia prima elettrica ID.3

Sabato mi pare di aver visto un cliente,che aveva una sw tedesca seminuova,scendere da un suv elettrico Mercedes.
Non so se fosse la Eqa o la Eqb.
Potrebbe essere la sua prima elettrica.
La prossima volta che lo vedo gli faccio il terzo grado.
 
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Riscontri con il fresco
 
Non so se ho già posto questa domanda,forse si.
Ma il calo di autonomia in inverno è dovuto solo all'uso del riscaldamento oppure è fisiologico?
Cioè l'autonomia cala anche se non si usa affatto il riscaldamento e ci si mette il colbacco per guidare?
Scherzi a parte l'altro giorno ho incrociato una vettura molto comune ma ho riconosciuto che si doveva trattare dell'auto di una cliente.
E' l'unica persona che ho ma visto indossare un colbacco e tenerlo in testa anche per guidare.
 
Non so se ho già posto questa domanda,forse si.
Ma il calo di autonomia in inverno è dovuto solo all'uso del riscaldamento oppure è fisiologico?
Cioè l'autonomia cala anche se non si usa affatto il riscaldamento e ci si mette il colbacco per guidare?
Scherzi a parte l'altro giorno ho incrociato una vettura molto comune ma ho riconosciuto che si doveva trattare dell'auto di una cliente.
E' l'unica persona che ho ma visto indossare un colbacco e tenerlo in testa anche per guidare.
Non è un problema di consumo per riscaldamento dell'abitacolo (che è assimilabile alla climatizzazione estiva) ma alla gestione ed alla chimica del pacco batterie.

Considerare un decremento del 20% nella stagione invernale è grosso modo corretto, poi ci saranno giornate con temperature superiori a 5/8 gradi dove quindi il decremento sarà minore e altre in cui si starà a cavallo dello 0 dove il decremento sarà maggiore.

Diciamo che se uno con la sua auto elettrica fa circa 400 km in primavera/estate è lecito pensare che d'inverno ne possa fare da 300 a 350 a pari percorsi e velocità. ;)
 
Rispetto ad una termica il consumo per il riscaldamento è maggiore perché la prima sfrutta il caldo generato dal propulsore. Il consumo nelle BEV è comunque "orario", nel senso che incide proporzionalmente di più a bassa velocità.
Poi, certo, anche il rendimento delle batterie cala con le basse temperature ma, secondo me, incide di più il riscaldamento. Penso di avere consumi ancora accettabili perché la id.3 dorme al caldo in garage e perché le temperature sono ancora non troppo rigide.
 
Non è un problema di consumo per riscaldamento dell'abitacolo (che è assimilabile alla climatizzazione estiva) ma alla gestione ed alla chimica del pacco batterie.

Considerare un decremento del 20% nella stagione invernale è grosso modo corretto, poi ci saranno giornate con temperature superiori a 5/8 gradi dove quindi il decremento sarà minore e altre in cui si starà a cavallo dello 0 dove il decremento sarà maggiore.

Diciamo che se uno con la sua auto elettrica fa circa 400 km in primavera/estate è lecito pensare che d'inverno ne possa fare da 300 a 350 a pari percorsi e velocità. ;)

A 0°C, anche la resistenza aerodinamica aumenta del 10% rispetto a 30°C. In autostrada si sente anche quello. Vale anche per le ICE, ovviamente, ma , sulle BEV, si va a sommare agli altri fattori.
 
Quindi non basta adottare un pinguino e viaggiare al freddo,come avrei fatto io,per avere la stessa autonomia.
Non penso che sia comunque un grosso problema nel senso che finora credo che tutti gli acquirenti di vetture elettriche abbiano scelto modelli che garantivano loro un'autonomia molto maggiore di quella di cui avevano assoluto bisogno.
Quindi probabilmente anche in inverno gli basta.
Ovviamente il problemuccio nasce quando già acquistare l'elettrica con l'autonomia più risicata costa troppo...
 
Se dovessi spiegarlo in parole molto povere, le batterie attuali, di qualsiasi tecnologia siano, hanno come elemento di separazione tra + e - una sostanza gelatinosa.

Con il freddo si irrigidisce, rendendo più faticoso il passaggio degli elettroni. Di conseguenza parte dell'energia viene utilizzata per scaldare questo gel, per avvicinarsi all'efficienza del periodo estivo.

Per questo, per ridurre il consumo in viaggio (ma non quello totale) si preferisce far preriscaldare la batteria durante la ricarica della vettura, in modo da non dover spendere questa energia durante il viaggio, se non quella per il mantenimento della temperatura.

Chi usa l'auto in città sente molto di più il problema, perchè facendo tragitti brevi e con poca richiesta di potenza, è probabile che termini il viaggio ancor prima che la batteria raggiunga la temperatura ideale.
 
Nel mio caso l'autonomia nel 99% dei casi sarebbe ampiamente sufficiente anche se fosse di soli 200 km.
In vista di un w.e. in Alto Adige a capodanno, sono psicologicamente preparato a consumi nell'ordine di 20-22 kWh/100 km. e quindi a dover affrontare un paio di ricariche all'andata ed altrettante al ritorno, oltre a quelle che saranno necessarie per il soggiorno in zona (Bressanone).
Ammetto che non sarà comodissimo e immagino che un pochino mi dovrò sbattere.
Ma l'ho messo in conto e, con lo spirito giusto, trattandosi di una piccola vacanza spero possa essere anche "divertente".
 
Quindi potrebbe essere corretto dire che un'elettrica che dorme in un box non dico riscaldato ma comunque con una temperatura più elevata rispetto a quella esterna in inverno potrebbe soffrire di meno perchè partirebbe al mattino con batterie meno fredde?
Stai a vedere che aveva ragione Pozzetto che copriva la sua auto col plaid...

PS io non ho un'elettrica ma ringrazio la madonna di avere il garage.
Ogni volta che vedo qualcuno che gratta il ghiaccio dal vetro prima di partire e poi entra in un abitacolo tipo cella frigorifera mi sento quasi ricco.
 
Quindi potrebbe essere corretto dire che un'elettrica che dorme in un box non dico riscaldato ma comunque con una temperatura più elevata rispetto a quella esterna in inverno potrebbe soffrire di meno perchè partirebbe al mattino con batterie meno fredde?

Corretto, scaldare qualsiasi cosa a 30° partendo da 12° invece che da -3° richiede meno energia. (Molta meno).
 
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