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Un paese di poveracci

Anni fa un personaggio televisivo oggi dirottato sulla politica disse in diretta "Ma se uno va alla banca d'italia con una banconota falsa non gliene danno una vera in cambio?".
 
Se tu avessi idea di quello che passi dopo la segnalazione alle Autorità di una banconota falsa, capiresti perché glielo restituisce (ovviamente avvisandolo).

Ce lo so, ce lo so....
" Non cosa dice la legge " ( Vedi post 162 ).
P.s.
Il fatto e' che ho un certo tot di banconote alluvionate
( ma buone, KAPPERI )

ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah
 
Ultima modifica:
A me è capitato al distributore.
La banconota però non era falsa,era rovinata.
L'addetto al rifornimento mi disse che quella banconota non la ritirava perchè sapeva che poi in banca gli avrebbero fatto storie per versarla.
Poteva non dire nulla a rifilarla nel resto al cliente successivo ma secondo me ha agito nel modo giusto.
Tra l'altro mi pare di ricordare che non avevo altri soldi con me,forse avevo 10 euro e mi ha fatto il pieno parziale.
Più di una volta invece mi è capitato di vedere il cliente che dopo aver rifornito voleva pagare con la carta che veniva rifiutata.
Una volta ci fu una discussione perchè il cliente non voleva lasciare il proprio documento,l'addetto non voleva ne poteva fidarsi della parola del cliente che diceva che sarebbe tornato a saldare.
Alla fine il cliente ha chiamato a casa per farsi portare i soldi o un'altra carta.
L'addetto al rifornimento del mio distributore di fiducia tra l'altro non è famoso per la pazienza ne per la simpatia quindi dopo un po' che il cliente era al telefono gli ha intimato almeno di spostare l'auto in modo da permettere agli altri clienti di rifornire.
 
Se tu avessi idea di quello che passi dopo la segnalazione alle Autorità di una banconota falsa, capiresti perché glielo restituisce (ovviamente avvisandolo).
Mi sembra un buon motivo per usare la moneta elettronica.

Anche perché spesso si va di fretta e non si riesce a controllare se le banconote sono "buone", penso al resto dopo un rifornimento di gasolio, oppure alla cassa del supermercato con la fila che preme.

Ovvio che il PIN deve essere ben memorizzato e non scritto su un pezzo di carta.

Considerato che le commissioni bancomat sono mediamente lo zero virgola, se l'esercente, a fronte del pagamento cash, è disposto a praticare uno sconto consistente (o comunque maggiore delle commissioni), e' ragionevole pensare che il corrispettivo verrà sottratto alla tassazione.

Quanto alla ipotesi che l'esercente faccia confluire il pagamento POS su un conto estero, sottraendo il corrispettivo a tassazione, osservo che un controllo sul conto del "solvens" (e l'invio di un questionario da parte della GdF) farebbe agevolmente emergere la evasione. Conosco un caso relativo al pranzo di nozze...
 
A me è capitato al distributore.
La banconota però non era falsa,era rovinata.
L'addetto al rifornimento mi disse che quella banconota non la ritirava perchè sapeva che poi in banca gli avrebbero fatto storie per versarla.
Cliente che dopo aver rifornito voleva pagare con la carta che veniva rifiutata.
Una volta ci fu una discussione perchè il cliente non voleva lasciare il proprio documento,l'addetto non voleva ne poteva fidarsi della parola del cliente che diceva che sarebbe tornato a saldare.
Alla fine il cliente ha chiamato a casa per farsi portare i soldi o un'altra carta.
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Un motivo in più per rifornire al self, con preautorizzazione (e prova documentale della responsabilità se c'è acqua nel gasolio)
 
Quanto alla ipotesi che l'esercente faccia confluire il pagamento POS su un conto estero, sottraendo il corrispettivo a tassazione, osservo che un controllo sul conto del "solvens" (e l'invio di un questionario da parte della GdF) farebbe agevolmente emergere la evasione. Conosc
Se conosci il sistema CRS, sai come fare.
E il conto del solvens non lo guarda nessuno.
 
Se conosci il sistema CRS, sai come fare.
E il conto del solvens non lo guarda nessuno.
il "solvens", per altro verso, può essere "accipiens" e venir sottoposto a controllo.

Di conseguenza esser chiamato a dire "dove" ha speso una determinata somma addebitata sul suo c/c.

Se l'esercente italiano convoglia il POS su un conto dell' est casca il palco (e la cosa non mi dispiace)
 
anche se ci avessimo rimesso 50 euro in 7 anni in confronto alle commissioni è una goccia nel mare.
Nessuno conta che anche il contante ha un costo. Produrlo, trasportarlo, custodirlo, distribuirlo, smaltirlo, etc. Solo che i costi delle commissioni bancarie le pagano solo il pagante ed il ricevente, i costi del contante li paghiamo tutti... beh, non tutti, solo i fessi che pagano le tasse per fare il contante che serve a chi non le paga... cornuti e mazziati... vabbuò...
 
Considerato che le commissioni bancomat sono mediamente lo zero virgola, se l'esercente, a fronte del pagamento cash, è disposto a praticare uno sconto consistente (o comunque maggiore delle commissioni), e' ragionevole pensare che il corrispettivo verrà sottratto alla tassazione.
A supplemento:
Un’indagine pubblicata da Banca d’Italia a marzo 2020, mostra un quadro completo sui costi del contante in Italia.² Sebbene i costi medi unitari identificati nella ricerca evidenzino il minor costo del contante (0,35 €) rispetto a quello delle carte di debito (0,60 €) e di credito (1,58 €), il denaro resta lo strumento di pagamento più oneroso in rapporto al valore delle transazioni e si contraddistingue per il costo più elevato per abitante, con addirittura 122,53 € all'anno (133 € nel 2009), rispetto ai 18,09 € delle carte di debito in seconda posizione, con una riduzione di circa il 9% rispetto al 2009.

https://www.axerve.com/approfondimenti/insight/limite-pagamento-contanti
 
O una transazione di denaro elettronico … alla faccia di chi pensa che le carte di debito/credito risolverebbero tutto.

P.S. queste sotto sono una parte delle mie carte di plastica, solo quelle fisiche, permetti che forse un pochino so di cosa parlo?
(Poi ne ho altre quattro totalmente dematerializzate, anzi cinque)

Vedi l'allegato 30221
Quindi sei molto benestante, meglio per te, mi complimento e mi faccio da parte.
 
il "solvens", per altro verso, può essere "accipiens" e venir sottoposto a controllo.
Di conseguenza esser chiamato a dire "dove" ha speso una determinata somma addebitata sul suo c/c.
Se l'esercente italiano convoglia il POS su un conto dell' est casca il palco (e la cosa non mi dispiace)
Chi paga con carta italiana difficile che abbia problemi. i conti giusti non stanno a Est ma a Nord e spesso si viaggia estero su estero,
Sai bene che sono fermamente e motivatamente convinto che senza il sistema bancario non ci può essere evasione.
 
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