<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La mia prima elettrica ID.3 | Page 225 | Il Forum di Quattroruote

La mia prima elettrica ID.3

più lentamente, meno perdite, alta potenza, più perdite
Ecco, a quanto si legge in giro sembrerebbe invece che le ricariche domestiche a bassa potenza disperdano anche il 20%. Cosa che a me sembra semplicemente pazzesca, da una parte si lima il wattora per dichiarare 500 metri in più nel WLTP, dall'altra è come se riempissimo il serbatoio con un innaffiatoio bucato....
 
quoto ogni singola lettere, e ancora di più le ultime 2 righe perchè ora abbiamo una pluralità di proposte sul mercato in merito all'alimentazione che ci permette di scegliere quello che va più bene a noi , e non quello che va bene al mercato che è quello che abbiamo avuto per tanti anni.
Non possiamo però dimenticare (o far finta che non esista) che ciò scomparirà completamente da qui a poco.
 
Non è così semplice da potere fornire un dato, in quanto dipende da come viene prodotta e trasportata l'energia elettrica e anche da come viene ricaricata la batteria (più lentamente, meno perdite, alta potenza, più perdite.
Il famoso discorso:
- per l'energia elettrica bisogna calcolare le perdite dalla fonte (centrale di produzione)
- i carburanti si calcolano dalla pompa, come se lì ci arrivasse senza perdite lungo il percorso. Quanta energia serve per produrre un litro di gasolio o di benzina partendo da ... sottoterra?

Quanta energia è stata usata per cercare i giacimenti [mio padre è stato in giro per il mondo un decennio senza trovarne una goccia], perforarli e portarli in produzione?
Quanta energia serve per mettere in servizio una raffineria, produrre una mega petroliera e spostarla per migliaia di chilometri?

Insomma oggi ci facciamo tantissime domande su come funziona l'energia elettrica.
Dovessimo fare il passo inverso ce ne sarebbero forse di più.

Penso quindi che la cosa corretta sia quella di calcolare le perdite di ricarica perché in fondo è quello che paghi, l'energia erogata dalla colonnina.
Altrimenti confronteremo sempre scarpe con ciabatte.
 
Concordo abbastanza, ma il diesel non è stato imposto per legge, è stato scelto dal mercato

E' stato però incentivato dallo stato, riducendone il prezzo alla pompa rispetto alla benzina, tassando di più quest'ultima, quindi, scelto per convenienza sul lungo termine, stesso principio per cui molti hanno scelto una EV.

Non si è ad armi pari ora e non lo si era neanche nella transizione benzina/diesel sulle citycar.

Idem per i veicoli agriculture o construction, il diesel conviene perchè è detassato.
 
Ecco, a quanto si legge in giro sembrerebbe invece che le ricariche domestiche a bassa potenza disperdano anche il 20%. Cosa che a me sembra semplicemente pazzesca, da una parte si lima il wattora per dichiarare 500 metri in più nel WLTP, dall'altra è come se riempissimo il serbatoio con un innaffiatoio bucato....

Però le perdite nella ricarica incidono sul costo, ma non sull'autonomia, al contrario del WLTP.
 
Ecco, a quanto si legge in giro sembrerebbe invece che le ricariche domestiche a bassa potenza disperdano anche il 20%. Cosa che a me sembra semplicemente pazzesca, da una parte si lima il wattora per dichiarare 500 metri in più nel WLTP, dall'altra è come se riempissimo il serbatoio con un innaffiatoio bucato....
una reference?
sono curioso di capirne il motivo.
 
Il famoso discorso:
- per l'energia elettrica bisogna calcolare le perdite dalla fonte (centrale di produzione)
- i carburanti si calcolano dalla pompa, come se lì ci arrivasse senza perdite lungo il percorso. Quanta energia serve per produrre un litro di gasolio o di benzina partendo da ... sottoterra?

Quanta energia è stata usata per cercare i giacimenti [mio padre è stato in giro per il mondo un decennio senza trovarne una goccia], perforarli e portarli in produzione?
Quanta energia serve per mettere in servizio una raffineria, produrre una mega petroliera e spostarla per migliaia di chilometri?

Insomma oggi ci facciamo tantissime domande su come funziona l'energia elettrica.
Dovessimo fare il passo inverso ce ne sarebbero forse di più.

Penso quindi che la cosa corretta sia quella di calcolare le perdite di ricarica perché in fondo è quello che paghi, l'energia erogata dalla colonnina.
Altrimenti confronteremo sempre scarpe con ciabatte.

E' complicato, come ho scritto.
Pure alla centrale ci devi portare il combustibile.
Comunque, il principio di fondo, IMHO, è che non si può considerare 1 kJ elettrico uguale ad 1 kJ termico. Sono due cose diverse: l'energia è la stessa, ma "l'exergia" è diversa.
Tanto è vero che, se guardi la quotazione alla borsa energetica di 1 kWh di energia termica (metano), è circa 1/3 rispetto a quella di 1 kWh elettrico.
 
Ultima modifica:
...con la non insignificante differenza che in quell'occasione nessuno ha tolto dal commercio le auto a benzina.....

assolutamente corretto, infatti ho scritto favorendo l'acquisto di auto diesel....e lasciando di fatto morire le benzina che si potevano contare sulle dita di una mano per ogni costruttore....poi si sono resi conto che il diesel non era la soluzione a tutti i problemi ed è iniziata l'inversione di tendenza con lo sviluppo dei motori a benzina che ha portato oggi ad avere ampia scelta con aiutini elettrici più o meno consistenti.
Io credo che con l'elettrico accadrà la stessa cosa....oggi non è per tutti, ma piano piano le cose miglioreranno....in fin dei conti mancano ancora 11 anni...più eventuali proroghe
 
assolutamente corretto, infatti ho scritto favorendo l'acquisto di auto diesel....e lasciando di fatto morire le benzina che si potevano contare sulle dita di una mano per ogni costruttore....

Quando ho voluto comprare un pickup, di benzina c'era solo il Great Wall (pessimo e delicato), no Ranger, no Hilux, no D-Max, no Jeep.

Sono stato costretto a prenderlo diesel, altrimenti avrei dovuto prendere un Ram d'importazione, troppo grosso ma soprattutto troppo fuori budget, costava il doppio del Ranger.
 
Back
Alto