<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 615 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
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secondo te noi siamo strutturati e soprattutto abbiamo una situazione politico-sociale che andrebbe in contro ad un progetto come questo?
O ci strutturiamo, oppure tra 20 anni diventiamo un Paese inabitabile, con bollette costosissime, energia inaccessibile e tenore di vita della Romania, con tutto il rispetto.
ci devi provare quando hai cambiato alcuni aspetti della società,
Ad esempio, mossa semplicissima e a costo zero, abolire i TAR.
 
O ci strutturiamo, oppure tra 20 anni diventiamo un Paese inabitabile, con bollette costosissime, energia inaccessibile e tenore di vita della Romania, con tutto il rispetto.

Io sono abbastanza dell'idea che la fine sarà quella che tu paventi per un educazione politica e sociale che si è instaurata negli ultimi 30 anni e che ancora adesso è dominante.
Del resto si parla a livello istituzionale di ritorno al nucleare? Non intendo le 4 parole del politico di turno fatte in vacanza e buttate sui social , parlo di un iter serio e ufficiale.
 
Nessun territorio le accetterebbe.
Il problema sta tutto qui, una semplicissima modifica legislativa che escluda il parere dei "territori". Negli anni '60 non eravamo sotto dittatura, e il Paese si è modernizzato senza il comitato della salamandra alpina. Tanto quelli che protesteranno veramente coi forconi saranno quattro gatti, l'italiano medio è un fifone...vedasi il comportamento da "rana bollita" in diverse occasioni.
 
Io su nucleare si nucleare no non mi esprimo, non ho conoscenze tali da poter esprimere convintamente una posizione.
A pelle è una cosa che temo, soprattutto per la dilagante corruzione italica con relativa speculazione sui materiali e dove già si stanno sgretolando i piloni della linea ferroviaria direttissima (se volete ho le foto dei piloni nel tratto Laterina-Arezzo).
Ma ricordo di aver visto un documentario nel quale anche in Germania faticano a trovare un luogo sicuro per le scorie che, dicono, debbano essere stoccate in sicurezza per centinaia di anni.
E pensare di lasciare simili fardelli a nipoti e pronipoti non è che mi piaccia troppo.
Non che averne al confine mi conforti, e riconosco il non senso di costruirne in stati limitrofi e non in Italia.
Tuttavia continuo a non "desiderarle".
 
Io su nucleare si nucleare no non mi esprimo, non ho conoscenze tali da poter esprimere convintamente una posizione.
A pelle è una cosa che temo, soprattutto per la dilagante corruzione italica con relativa speculazione sui materiali e dove già si stanno sgretolando i piloni della linea ferroviaria direttissima (se volete ho le foto dei piloni nel tratto Laterina-Arezzo).
Ma ricordo di aver visto un documentario nel quale anche in Germania faticano a trovare un luogo sicuro per le scorie che, dicono, debbano essere stoccate in sicurezza per centinaia di anni.
E pensare di lasciare simili fardelli a nipoti e pronipoti non è che mi piaccia troppo.
Non che averne al confine mi conforti, e riconosco il non senso di costruirne in stati limitrofi e non in Italia.
Tuttavia continuo a non "desiderarle".
Comprendo le tue preoccupazioni, ma come tu stesso dici essere circondati da centrali nucleari e siti di conservazione delle scorie non è che ci esenta da eventuali problemi.
In questi casi, secondo me, vale il discorso "o tutti o nessuno".
 
Il problema sta tutto qui, una semplicissima modifica legislativa che escluda il parere dei "territori". Negli anni '60 non eravamo sotto dittatura, e il Paese si è modernizzato senza il comitato della salamandra alpina. Tanto quelli che protesteranno veramente coi forconi saranno quattro gatti, l'italiano medio è un fifone...vedasi il comportamento da "rana bollita" in diverse occasioni.

Sui motivi, potremmo stare a disquisire a lungo, ma credo che sia una possibilità da non considerare neanche sul tavolo, per i noti motivi.
Comunque, alla fine, sono abbastanza ottimista sulle rinnovabili. Credo che, nell'arco di qualche decennio, ci porteranno vicino all'indipendenza energetica.
Basta un po' di impegno, anche se, pure lì, dobbiamo dare una consistente snellita alle procedure.
 
anche in Germania faticano a trovare un luogo sicuro per le scorie
Certo, da quando il Paese è a "trazione verde". Le scorie (soprattutto militari) vengono smaltite in profondissime cavità sotterranee da oltre 50 anni e non si sono mai registrate né fughe di radiazioni né incidenti con migliaia di vittime. Ergo... ipotizzare immani sciagure fra qualche secolo, mentre pochi o nessuno fanno riferimento al ben più grave e reale pericolo di alcune zone vulcaniche attive completamente urbanizzate, mi pare un controsenso.
 
Purtroppo non basteranno (anche per motivi tecnici), anche su questo ho dei dati a casa, ma il trend del mix energetico è facilmente reperibile in rete.

Al 100% no, ma se arrivi tipo al 70 % di rinnovabili, tanto per dire un numero, puoi anche continuare a fare il 30% con il termoelettrico, credo abbastanza serenamente, sia a livello di costi che di indipendenza energetica che di riduzione delle emissioni di CO2.
Adesso credo che siamo al 37-38%.
 
per me ci devi provare quando hai cambiato alcuni aspetti della società, altrimenti è solo una perdita di tempo che oltretutto non farà altro che esacerbare gli animi del paese.
Che è esattamente quello che io sostengo sulla transizione all'elettrico (che non l'hanno detto ma deve per forza portare con sé anche una diminuzione del numero di auto complessivo e la revisione delle modalità di spostamento delle persone): andrebbero PRIMA gestiti e indirizzati alcuni aspetti sociali, di welfare e politiche del lavoro, di trasporto pubblico e anche legislativo, POI si può -semmai- imporre, vietare e chi più ne ha...
 
Al 100% no, ma se arrivi tipo al 70 % di rinnovabili, tanto per dire un numero, puoi anche continuare a fare il 30% con il termoelettrico, credo abbastanza serenamente, sia a livello di costi che di indipendenza energetica che di riduzione delle emissioni di CO2.
Adesso credo che siamo al 37-38%.
Penso anche io che la soluzione sia quella di sciogliere un po' le briglie a livello normativo/legislativo/burocratico affinché sia più rapido e più semplice il processo di installazione di dispositivi per energia pulita a ogni livello (solare, vento, idro anche per maree e moti ondosi); siamo circondati dal mare da tutte le parti, abbiamo aria e montagne, possiamo coprire con pannelli solari zone a cui l'ombra farebbe un gran bene senza rubare terreni ad agricoltura ecc...

Se riuscissimo ad arrivare anche solo al 55/60% di rinnovabili ben mixate così da compensare tra loro nei rispettivi picchi up/down, sarebbe un salto pazzesco per l'intero paese.

E invece siamo ancora fermi al NIMBY nella peggiore delle sue declinazioni...
 
Io su nucleare si nucleare no non mi esprimo, non ho conoscenze tali da poter esprimere convintamente una posizione.
A pelle è una cosa che temo, soprattutto per la dilagante corruzione italica con relativa speculazione sui materiali e dove già si stanno sgretolando i piloni della linea ferroviaria direttissima (se volete ho le foto dei piloni nel tratto Laterina-Arezzo).
Ma ricordo di aver visto un documentario nel quale anche in Germania faticano a trovare un luogo sicuro per le scorie che, dicono, debbano essere stoccate in sicurezza per centinaia di anni.
E pensare di lasciare simili fardelli a nipoti e pronipoti non è che mi piaccia troppo.
Non che averne al confine mi conforti, e riconosco il non senso di costruirne in stati limitrofi e non in Italia.
Tuttavia continuo a non "desiderarle".
In Finlandia han costruito un sito di stoccaggio scorie nucleari, progettato per tenerle al sicuro i prossimi 100.000 anni (centomila). Ma ve la immaginate una cosa del genere in una nazione come l'Italia dove si programma, se va bene, dalla sera per il mattino seguente?
https://www.wired.it/article/nucleare-scorie-deposito-finlandia-onkalo/
Per il resto concordo, se si sfascia un parco eolico o una centrale fotovoltaica è diverso che se capita ad una centrale nucleare. E in quel caso avere la centrale a centinaia di km oltreconfine è sempre meglio che averla davanti casa.
@Zeno7 : Le foto dei piloni degradati sarebbero interessanti, magari aprendo un topic nell'area "off-topic" del forum.
 
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