<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità | Page 506 | Il Forum di Quattroruote

La "Transizione": vantaggi, svantaggi, perplessità, criticità

verranno installati nuovi motori termici su auto che oggi offrono poca scelta?

  • si

    Votes: 8 28,6%
  • si torneranno le sportive o comunque quelle più pepate

    Votes: 3 10,7%
  • no dipende dalle case

    Votes: 4 14,3%
  • no il futuro è elettrico

    Votes: 13 46,4%
  • no i motori costano troppo e saranno sempre gli stessi

    Votes: 8 28,6%

  • Total voters
    28
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.
Sembra che il problema della poca propensione alla transizione verso l'elettrico ci sia anche negli USA:

https://auto.everyeye.it/notizie/au...blema-migliaia-invendute-acquista-659470.html
Purtroppo è una situazione prevedibile.

Tolti pionieri, entusiasti e "clienti tipo" per l'elettrico (chi ha auto-produzione tramite pannelli solari o chi usa un'auto prettamente in ambiti urbani) che, potendo, un'elettrica l'hanno già presa, la platea rimanente è decisamente meno interessata/propensa.

Ed è su quella platea che i problemi di prezzo, autonomia, ricarica, percorsi, pianificazione, ecc... stanno creando un blocco.

Gli incentivi hanno aiutato e aiutano parzialmente ma grossomodo la problematica è ripetibile in tutti i paesi "maturi" (Asia e paesi in forte sviluppo demografico e/o economico hanno dinamiche totalmente diverse).

In fondo, al di là di idee preconcette che non apprezzo da nessuna delle due parti, è un po' quello che in tanti osserviamo anche nel piccolo "orticello" del forum di Quattroruote.
 
Purtroppo è una situazione prevedibile.

Tolti pionieri, entusiasti e "clienti tipo" per l'elettrico (chi ha auto-produzione tramite pannelli solari o chi usa un'auto prettamente in ambiti urbani) che, potendo, un'elettrica l'hanno già presa, la platea rimanente è decisamente meno interessata/propensa.

Ed è su quella platea che i problemi di prezzo, autonomia, ricarica, percorsi, pianificazione, ecc... stanno creando un blocco.

Gli incentivi hanno aiutato e aiutano parzialmente ma grossomodo la problematica è ripetibile in tutti i paesi "maturi" (Asia e paesi in forte sviluppo demografico e/o economico hanno dinamiche totalmente diverse).

In fondo, al di là di idee preconcette che non apprezzo da nessuna delle due parti, è un po' quello che in tanti osserviamo anche nel piccolo "orticello" del forum di Quattroruote.
Scusami, tu ti alzeresti prima al mattino, faresti più chilometri per recarti al lavoro, accetteresti un salario ridotto?
Immagino di no.
Ma se domattina l'azienda per la quale lavori, chiudesse e non ci fossero iniziative pubbliche a sostegno, accetteresti quello descritto sopra?
Immagino di sì.
Lo stesso vale per il passaggio alla mobilità elettrica.
Il termico non è più sostenibile.
Se anzichè fare i test adottati oggi, ovvero confrontare le emissioni di una vettura nuova con alimentazione termica, rispetto ad una elettrica, si facessero i test su due auto di dieci anni e circa 150 mila chilometri,
ti renderesti conto che le emissioni di quella termica sono insostenibili.
Perciò l'unica scelta dev'essere politica, perchè altrimenti ci strangoliamo da soli.
 
Scusami, tu ti alzeresti prima al mattino, faresti più chilometri per recarti al lavoro, accetteresti un salario ridotto?
Immagino di no.
Ma se domattina l'azienda per la quale lavori, chiudesse e non ci fossero iniziative pubbliche a sostegno, accetteresti quello descritto sopra?
Immagino di sì.
Lo stesso vale per il passaggio alla mobilità elettrica.
Il termico non è più sostenibile.
Se anzichè fare i test adottati oggi, ovvero confrontare le emissioni di una vettura nuova con alimentazione termica, rispetto ad una elettrica, si facessero i test su due auto di dieci anni e circa 150 mila chilometri,
ti renderesti conto che le emissioni di quella termica sono insostenibili.
Perciò l'unica scelta dev'essere politica, perchè altrimenti ci strangoliamo da soli.
Già che ci siamo, vediamo anche l'impatto per lo smaltimento dell'elettrico decennale...
:(
 
Scusami, tu ti alzeresti prima al mattino, faresti più chilometri per recarti al lavoro, accetteresti un salario ridotto?
Immagino di no.
Ma se domattina l'azienda per la quale lavori, chiudesse e non ci fossero iniziative pubbliche a sostegno, accetteresti quello descritto sopra?
Immagino di sì.
Lo stesso vale per il passaggio alla mobilità elettrica.
Il termico non è più sostenibile.
Se anzichè fare i test adottati oggi, ovvero confrontare le emissioni di una vettura nuova con alimentazione termica, rispetto ad una elettrica, si facessero i test su due auto di dieci anni e circa 150 mila chilometri,
ti renderesti conto che le emissioni di quella termica sono insostenibili.
Perciò l'unica scelta dev'essere politica, perchè altrimenti ci strangoliamo da soli.
Io non ho tutte queste certezze in tasca, come detto al momento faticherei a permettermi un'elettrica (non parlo solo a livello economico ma anche di fruibilità), quindi continuo con ciò che ho.

Avanzo però più di qualche dubbio sul fatto che tutta la CO2 emessa per la produzione e smaltimento di un'auto elettrica (e soprattutto del suo pacco batteria) che va a sostituire un'auto in buono stato di manutenzione sia una scelta poi così corretta e a beneficio del mondo intero.

Rispetto, attenzione, educazione a non sprecare penso possano aiutarci più che un passaggio coatto e forzato, nei tempi e nei modi, all'auto elettrica.

Come detto molte volte poi le mie obiezioni non riguardano il motore elettrico, anzi, ma riguardano il sistema di accumulo energetico, sono le batterie il punto debole (a mio avviso).
 
e chi l'ha detto?
È sempre il discorso che facevo prima sull'avere certezze in tasca.

Io, purtroppo, queste certezze non le ho, quindi continuo a ragionarci su, a informarmi e ad osservare quanto accade.

Quel che contesto della transizione energetica non è il contenuto (che può starci, assolutamente) ma sono i tempi e soprattutto i modi ad essere non condivisibili (e questo anche senza voler pensare ai famosi trolley).
 
...sempre che non le aumenti.....
Aumentarle no, per il semplice fatto che il trasporto privato europeo incide pochissimo sulle emissioni globali. Il vero rischio è che l'impatto sia nullo, anche perché per vent'anni molti europei (in particolare italiani) terranno le loro vecchie auto con tanti saluti per la svolta elettrica
 
Aumentarle no, per il semplice fatto che il trasporto privato europeo incide pochissimo sulle emissioni globali. Il vero rischio è che l'impatto sia nullo, anche perché per vent'anni molti europei (in particolare italiani) terranno le loro vecchie auto con tanti saluti per la svolta elettrica

Non c'è solo la sostituzione delle auto, spesso anticipata rispetto alla potenziale vita utile, ci sono anche le emissioni "parallele" derivanti dalla costruzione delle infrastrutture. E sempre ammesso che la generazione di energia elettrica incrementi la quota globale di rinnovabili, il che non è così scontato.
 
Personalmente di certezze ne ho poche, dico che negli ultimi 3 anni sono passato da fare mediamente 15.000 km all'anno sprecando molto tempo della mia vita in inutili spostamenti a fare 5.000 e avendo più tempo per me è la famiglia, poi quanto giovi all'ambiente o alla società francamente non so dirlo ma non mi sembra una regressione o tornare all'età della pietra.
Probabilmente la mia di esperienza mi porta a pensare che una razionalizzazione degli spostamenti (ognuno nel modo in cui riesce a farlo) non è poi questo male e che forse potrebbe esssre un primo passo, ma secondo me manca la volontà di farlo
 
Stato
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