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Quasi 3.000 morti sulle strade in un anno. L’Italia peggio della media europea

Stato
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A
se devo essere onesto, spezzo una lancia (o un raggio) in favore dei "pro".
quasi sempre, hanno almeno la luce davanti e, spesso anche quella dietro.
non tutti, ma buona parte direi che l'ha, e la accende anche di giorno.
mentre i "normali", quasi sempre le luci le hanno (perche' la bici nasce con le luci), ma son spente perche' le pile son finite nel 1998 :D

ah, io ho la dinamo, quindi.... luci sempre spente di giorno, ovviamente.

A MI....
Ma qua
Onesta x onesta'
NO di sicuro
 
A


A MI....
Ma qua
Onesta x onesta'
NO di sicuro
alt, precisiamo.
dentro milano, ciclisti "pro", non ne circolano molti.
la maggior parte sono ciclisti che usano la bici solo come mezzo per andare da A a B, e non hanno luci, casco, nulla di nulla, e al campanello sopperiscono con un "ueee, fora di ball" :D

e li trovi anche di notte, senza luci, ovviamente, vestiti di nero e coi catarifrangenti che risalgono alla seconda guerra mondiale
 
Rischia di cadere

Se parte da fermo imho no,e poi cadono anche i pedoni a volte...:emoji_grin:

Ho appena fatto i miei soliti 5 km.
Ho incrociato 3 ciclisti che,se posso,definirei furbi.
2 ragazzi a una rotonda hanno fatto esattamente quello che ho descritto io.
Invece di imboccarla hanno usato l'attraversamento pedonale per evitare la rotonda.
Non sono scesi dalla sella,li era permesso ma se anche non lo fosse stato dal mio punto di vista non avrebbero creato alcun pericolo visto che procedevano molto lentamente,quasi in rilascio.
Poi a un incrocio più avanti,dove si forma sempre una lunga coda di auto,ho visto una signora in bici che ha deciso di tagliare per un parcheggio che costeggia la strada.
Li la strada è stretta quindi passare accanto alle auto ferme in coda non è sempre facile,poi ci sono un paio di passi carrabili da cui possono sbucare delle auto che non hanno visibilità.
Il piazzale ha permesso alla signora di saltare quel tratto di strada brutta e poi immettersi sul corso principale circa 100 metri più avanti.
A essere maliziosi uno potrebbe pensare "Tu automobilista arrogante vuoi che i ciclisti scelgano strade alternative perchè non ti ostacolino e perchè vuoi correre" ma sarebbe una cavolata.
Primo perchè io non corro mai e poi perchè in nessuno dei 2 casi che ho citato quei ciclisti stando in strada mi avrebbero arrecato un danno,non incrociavano la mia traiettoria.


Imho sono 2 esempi di ciclisti che hanno dimostrato una certa intelligenza (qualità che sulle nostre strade purtroppo scarseggia da parte di tutte le categorie).
Hanno intravisto una situazione di potenziale pericolo e l'hanno evitata.
Loro che possono,perchè hanno un mezzo agile a cui è consentito fare certe deviazioni,imho fanno benissimo a farlo.
 
alt, precisiamo.
dentro milano, ciclisti "pro", non ne circolano molti.
la maggior parte sono ciclisti che usano la bici solo come mezzo per andare da A a B, e non hanno luci, casco, nulla di nulla, e al campanello sopperiscono con un "ueee, fora di ball" :D

e li trovi anche di notte, senza luci, ovviamente, vestiti di nero e coi catarifrangenti che risalgono alla seconda guerra mondiale


Scusa,
ma non capisco....
Quindi, quale tipologia di ciclisti avrebbe in gran parte
tutto a posto
??
 
Scusa,
ma non capisco....
Quindi, quale tipologia di ciclisti avrebbe in gran parte
tutto a posto
??
i "pro", quelli con la tuta e le scarpine giuste :D
ma vanno prevalentemente fuori dalla citta', non ci girano dentro milano, col pave' e i binari del tram, dev'essere uno spettacolo girare per milano coi palmer :D
 
i "pro", quelli con la tuta e le scarpine giuste :D
ma vanno prevalentemente fuori dalla citta', non ci girano dentro milano, col pave' e i binari del tram, dev'essere uno spettacolo girare per milano coi palmer :D


I pro....
Quelli coi fanali e il campanello sarebbero i pro
??
Dimmi che mi sta tondando....
ahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahahah
 
Però, al solito, le discussioni, in pieno stile italico, prendono sempre la solita piega. Categorie vittime, categorie colpevoli, i buoni da una parte, i cattivi dall'altra, posto che ognuno di ogni fazione si ritiene nel giusto.
Senza contare il complottismo che vede le regole come vessatorie, se non addirittura volte a mettere a repentaglio le persone e le cose.
Gli stranieri fanno meglio, statistiche alla mano? Eh, ma chissà se poi è vero, se hanno gendarmi e giannizzeri pronti alle peggiori punizioni, se poi è perché non hanno fantasia, non sanno divertirsi, etcetc
Se non ci mettiamo nella mentalità che le regole sono regole, se non le rispettiamo tutti ed ognuno singolarmente, saremo sempre più il fanalino di coda di tutte le classifiche internazionali.
Tutti ed ognuno, a partire da me stesso.
Sempre ed in ogni momento, a partire da adesso.
 
Se per pro si intendono ciclisti che usano la bici non per fare la spesa o per spostarsi,non solo almeno,ma anche per tenersi in forma.
E soprattutto persone che hanno il fisico e la testa allenati (sul fisico non servono spiegazioni ulteriori,sulla testa intendo dire persone abituate a viaggiare tanto e quindi con i riflessi pronti e la capacità di prevedere i pericoli).
In città io non ne vedo mai.
Capita di vedere qualche mini gruppo di ciclisti che però si danno appuntamento in periferia e appena ci sono tutti escono dalla città.
Ma anche quelli fatico a considerarli pro.
Magari li sottovaluto ma in genere sono over 60 e a occhio non sembrano molto allenati,non sono magri ne hanno le gambe particolarmente muscolose per intenderci.

I ciclisti che incontro io si potrebbero considerare ciclisti amatoriali,che magari vanno in bici da anni ma non fanno le tappe.
Alcuni poi sono evidentemente degli automobilisti travestiti che usano la bici in città per motivi pratici.

Un cliente è sia ciclista che automobilista.
L'ho incrociato per strada in entrambe le vesti e devo dire che lo preferisco come ciclista.
Ha una pedalata sciolta e tiene una buona andatura,sceglie le strade con attenzione (solo una volta l'ho visto imboccare il sottopassaggio,anche li non capisco perchè visto che è stretto e trafficato e poi la salita è bella ripida,c'è la scala con lo scivolo da entrambi i lati per pedoni e ciclisti).
In auto è lento e un po' impacciato,prudente quindi non credo che rappresenti un pericolo per gli altri ma un po' un ostacolo a volte si.
Mi è capitato di vederlo fermo per dare la precedenza prima di svoltare a sinistra con la macchina di traverso che occupava tutta la carreggiata.
Non ho mai capito perchè,almeno da quando è stato inventato il servosterzo,alcuni svoltino così.
Non hai un camion col rimorchio,tieni la macchina dritta e sterza tutto così chi deve andare dritto riesce a passare.
 
Stasera ho visto una signora con l'hijab con una di quelle grazielle a tre ruote che imboccava un cavalcavia di quelli brutti.
E' a forma di S con una salita ripida e la discesa poi col tornante,ci passano anche gli autobus.
Dalla "falcata" che aveva all'inizio della salita secondo me non era in grado di arrivare in cima senza fermarsi.
Per me a metà salita sarà scesa e avrà portato la bici a mano con le auto che le sfrecciavano vicino.
Capisco che grandi alternative non ce ne sono però imho su quel cavalcavia le bici non dovrebbero passare,soprattutto quando passa l'autobus la carreggiata è troppo stretta per viaggiare affiancati alle auto.
 
Alexmed ha scritto che nel suo tragitto abituale incontra tante rotonde,immagino su strade extraurbane quindi senza attraversamenti pedonali,quindi nel suo caso non è fattibile.

In realtà sono praticamente tutte in ambito urbano.

Metto la foto della rotonda dove qualche anno fa mi hanno tagliato la strada facendomi cadere, così per esempio di una delle tante che faccio ogni giorno.

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In realtà sono praticamente tutte in ambito urbano.

Metto la foto della rotonda dove qualche anno fa mi hanno tagliato la strada facendomi cadere, così per esempio di una delle tante che faccio ogni giorno.

Vedi l'allegato 28389

Ma quello rosellino è il marciapiede o una pista ciclabile?
Dal lato sinistro della strada mi sembra che ci fosse spazio sufficiente per fare una bella ciclabile eliminando il problema alla radice.

In questo caso se non c'è la ciclabile c'è poco da fare,le bici purtroppo si trovano costrette a sgomitare con le auto.
Io da profano la percorrerei stando più a destra possibile e arrivato all'attraversamento pedonale mi fermerei,non per forza scendendo dalla sella,per essere sicuro di non essere falciato da un'auto che siccome deve imboccare la prima uscita non rallenta nemmeno.

La cosa che mi farebbe paura,ma magari è una paranoia mia,è non rendermi conto di cosa c'è dietro.
Preferirei fermarmi e guardare a sinistra piuttosto che cercare di guardare dietro girandomi mentre pedalo.
 
ma quando si viaggia per diporto o comunque a passo "normale", servono gli scarpini? Ripeto, è una curiosità...

Con la bici da corsa uso praticamente sempre gli scarpini con gli attacchi. Perché con la bdc o vado a lavoro e quindi mi cambio in ufficio, comprese scarpe, o vado da solo per piacere e quindi faccio casa-casa e non devo camminare.

Con gli scarpini si fa meno fatica, si riesce a pedalare in modo "rotondo" e si è più saldi in sella. Io mi sento più sicuro. Altra cosa che metto sempre sono i guanti, sempre per maggior sicurezza.
Sono più di 20anni che uso gli attacchi e ormai il movimento è talmente automatico che anche in frenata d'emergenza non ho avuto problemi. Comunque prima delle rotonde, incroci o semafori sgancio sempre un piede per essere già libero. Lo riaggancio appena passo.
Era peggio la mia prima bdc che aveva i lacci da stringere... in quel caso era importante non stringere troppo altrimenti in caso di imprevisto rimanevi attaccato.

Quando invece vado a passeggio con mia moglie uso la mountain-bike o la citybike e uso scarpe normali, anche perché ci fermiamo e si passeggia. Ho anche degli accessori che si innestano sugli attacchi per usare le scarpe normali... ma non li uso perché la bdc va troppo veloce per passeggiare con mia moglie che ha la mountain-bike elettrica.

Comunque per riassumere consiglio a chi va in bici di usare sempre:
-casco
-occhiali
-guanti

Ormai anche mia moglie si è abituata e anche per andare a pochi km per fare una commissione li mette.

Gli scarpini in effetti non sono indispensabili, comodi per pedalare, ma non indispensabili. Controproducenti se poi bisogna camminare a piedi.
 
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