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58 milioni e 851mila italiani

Noto che nel dibattito sulla denatalità sono presenti politici, sociologi, religiosi, statistici ecc. Mancano a mio avviso i veri protagonisti, i giovani fra i 25 e i 40. Anche qui mi pare che siamo tutti più agée.
Comunque i miei figli (di 26, 32 e 34 anni) non ci pensano proprio a farmi diventare nonno...
Questa generazione non frequenta i forum.
 
I miei figli lavorano tutti con contratti a tempo indeterminato, come gran parte dei loro amici e parenti, ma figli pochissimi, lo stesso.
Forse allora è colpa del mondo che la generazione precedente (la nostra, quella nata negli anni 50 e 60 più o meno) gli ha consegnato, ai suoi figli, ove mondo sta per società, economia, cultura, miti ed aspirazioni. Parlo ovviamente in generale. Io non ho figli, ma ho sempre avuto in studio anche collaboratori giovani e laureati (pagati in regola), bravissimi, seri ma sull' argomento metter su famiglia o cambiavano discorso oppure se lo si affrontava tanto per fare quattro chiacchere emergeva in loro un sentimento di pessimismo ed inadeguatezza a reggere determinate responsabilità, come se nessuno glielo avesse insegnato.
 
Aldilà poi delle considerazioni sui giovani e sulla loro tendenza a non fare figli o a farne pochi, vi è un dato statistico che determina il calo delle natalità: l' invecchiamento progessivo della popolazione che si porta dietro quello della diminuzione del numero di donne in età fertile (diciamo 15-50 anni). Il risultato è che il saldo tra nati e morti per anno è fortemente negativo, col risultato che più la popolazione invecchia meno figli farà, con un tendenza a peggiorare anno per anno.
 
Aldilà poi delle considerazioni sui giovani e sulla loro tendenza a non fare figli o a farne pochi, vi è un dato statistico che determina il calo delle natalità: l' invecchiamento progessivo della popolazione che si porta dietro quello della diminuzione del numero di donne in età fertile (diciamo 15-50 anni). Il risultato è che il saldo tra nati e morti per anno è fortemente negativo, col risultato che più la popolazione invecchia meno figli farà, con un tendenza a peggiorare anno per anno.

Vero però ho sempre trovato quel dato un po' fuorviante.
Se oggi facessimo tanti bambini l'età media si abbasserebbe molto.
Ma non vorrebbe dire che abbiamo meno anziani o che abbiamo più persone economicamente attive,non subito almeno.
Avremmo lo stesso numero di over 70,lo stesso numero di persone vicine alla pensione e lo stesso numero di persone giovani che ancora non hanno trovato una stabilità.
Sarebbe un investimento moooolto a lungo termine.
 
Questa generazione non frequenta i forum.

Noto che nel dibattito sulla denatalità sono presenti politici, sociologi, religiosi, statistici ecc. Mancano a mio avviso i veri protagonisti, i giovani fra i 25 e i 40. Anche qui mi pare che siamo tutti più agée.
Comunque i miei figli (di 26, 32 e 34 anni) non ci pensano proprio a farmi diventare nonno...

Io ho 35 anni,per poco ancora.
Già essere considerato giovane è un complimento,però sono un po' dinosauro dentro.
Comunque non ho intenzione di fare figli ma devo dire che non è una questione di possibilità economiche (che potrebbero essere migliori) o una questione sentimentale (perchè come ho già scritto ci si dimentica spesso che i figli vanno fatti in due,una persona,soprattutto una donna,può desiderare una famiglia numerosa ma deve trovare la persona giusta con cui crearla).
Non mi vedo bene nel ruolo di padre,oddio non peggio di altri ma almeno io lo ammetto.
Ne conosco molti che non sanno nulla dei loro figli e se ne disinteressano completamente,altri che usano le mani per educarli dopo aver dato loro solo esempi sbagliati.

Ma se andiamo a monte non sarà che facciamo pochi figli perchè non ci sposiamo o perchè in generale siamo meno felici?
Mentre magari in altri paesi,sarà perchè le cose vanno meglio o sarà questione di mentalità,i figli si fanno più volentieri.
Ho visto la pagina instagram di un'insegnante e attrice australiana che,da quando ho capito,ha un figlio di circa 10 anni pur essendo mia coetanea.
E sempre da quanto ho capito non è sposata e ha un compagno che non è il padre del bambino.
Da noi una situazione simile viene ancora vista come una catastrofe,magari altrove è normale.
 
Politiche di sostegno alla famiglia. Non a caso in Italia la regione con il miglior tasso di natalità (o meno peggiore se vuoi) è il TAA, cioè la regione che più efficacemente sostiene le famiglie.

Esatto....
L' uovo di Colombo
( Ma lo dico da avvilito )
Sono infatti anni che ce la menano
sul
" sostegno alle famiglie "
P.s.
Ma perche', in ogni caso, noi dobbiamo sempre essere diversi
??
Siamo ricchi, in certe aree, ma ( forse ) non troppo
e
siamo poveri, in certe altre ma ( sempre forse ) non troppo
??
E cosi', in ogni caso, figli....NISBA

??

----Il TAA e' un altro mondo----
 
Ultima modifica:
Primi anni settanta.


Tecnicamente una economia ricca e con prospettive stabili o di sviluppo in positivo, capace di garantire redditi pro capite buoni se non elevati, dovrebbe permettere ai cittadini altrettanto elevati tenori di vita. E il fare figli una logica conseguenza. Ma credo sia una combinazione complessa tra spinte istintuali, culturali, sociali ed economiche, e tutte pure in senso lato.
Ti porto ad esempio i paesi est europei dell' ex blocco sovietico, di cui ho conoscenza diretta: mi ricordo che una trentina di anni fa, caduto il muro da poco e passati presto a democrazie di tante belle speranze e con economie tutte da inventare, era pieno di bambini, normale metter su famiglia a venti anni, trovarsi nonni a meno di cinquanta. Che fosse dovuto forse ancora all'onda lunga della cultura imposta dai caduti regimi (lavorare, stare zitti e fare figli) può essere, magari centrava anche la gioia che il peggio era passato e di sentirsi liberi e credere in un nuovo futuro nonostante tutto.
Fatto sta che oggi in quei paesi, a fronte di economie sviluppatesi sul modelli occidentali (ed quasi tutti entrati in UE), di redditi medi pro capite triplicatisi o più, di bambini ne vedo sempre tanti ma non più come venti anni fa, ci si sposa a trenta e non a venti, in ogni caso una situazione neanche comparabile con quella nostrana, qui siamo alla desertificazione procreativa.
Molto probabilmente per fare figli bisogna avere degli obbiettivi: ad esempio per i nostri bisnonni rurali era il garantirsi braccia da lavoro nonostante l'elevata mortalità infantile (e quelli sani, svegli ma gracilini via in seminario a studiare da prete), oppure per gli islamici (soprattutto oggi) un dovere socio- religioso (e mi fermo qui).

Obbiettivi degli italiani oggi boh, non pervenuti, imho.

Prego rileggersi:
Il Magnifico.
Alias Lorenzo de' Medici.

Oltre lo storico mancato sostegno alla famiglia,
non bisogna dimenticare l' ignoranza che gravita perennemente....
Siamo al penultimo posto in laureati davanti solo alla Romania....
Persino, molto dietro, ai tanti paesi che citi.
E questo porta, tantissimi,
se non altro OBIETTIVAMENTE, a darsi OBIETTIVI* minimali....
( per fortuna, verrebbe da dire, quindi, senza figliare )
Che piu' minimali non si puo'

* Sperando, almeno in parte, di aver soddisfatto la tua domanda
 
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A parziale difesa della mia generazione vorrei citare il libro e il film "Generazione 1000 euro".
Io mi identifico abbastanza nella categoria dei giovani non più così giovani che nonostante abbiano un titolo di studio più avanzato stanno decisamente peggio dei propri genitori e soprattutto sono in forte ritardo su quelli che dovrebbero essere gli obiettivi della vita (per quanto io non capisco fino in fondo il concetto secondo cui se una persona non fa figli non si sente realizzata,un medico che salva delle vite non si può considerare realizzato se a casa non ha una famiglia che lo aspetta?).
 
Penso da tempo che la demografia sia una delle scienze più trascurate nel nostro Paese. I dati di cui sopra ne danno conferma.
Per rispondere a Paolo: è vero, i tassi di fecondità sono inversamente proporzionali al reddito medio pro capite, come denota il fatto che nelle società avanzate si fanno meno figli. Nondimeno, esistono politiche che possono temperare questa tendenza, e infatti nei Paesi che hanno investito sulla natalità si vedono gli effetti positivi


Permettimi di dissentire....
Vedere le famiglie USA.
Le prime. Avanti pure rispetto la Francia
 
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Non ne vedo nessuna
Se i nostri genitori avessero avuto questi dubbi non saremmo nati…..


Certo....

Ma la differenza e' sottile....
Un conto e' averne zero, un conto e' avene uno....
Come i miei, solo io.
Come i mie nonni paterni: solo mio padre
e
2, i nonni materni, quelli Borbonici
Ergo una sola mia zia la unica, madre anch' essa di un solo figlio....
Con una sola figlia a sua volta

Venendo a Blu....
Lei ha, e' vero diversi cugini
2 con 2 figli
3 con 1.
Al di fuori della famiglia
Da quando esisto, ricordo nei vari ambienti:
scuola
parrocchia
bar....
Rarissimi amici con 2 fratelli.
Il grosso:
pochi con 1,
tutti gli altri, per lo piu', figli unici.

Per dire che....
Non e' poi cosi' recente la poca natalita'
 
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