Quello scritto da renatom è certamente corretto ed altrettanto a me noto, senza nulla togliere al Prof. Ing. Renatom.
Quello che ha scritto lui è corretto, quello che hai scritto tu è teorico.Quello scritto da renatom è certamente corretto ed altrettanto a me noto, senza nulla togliere al Prof. Ing. Renatom.
Bellissimo ateneo, ci ho tenuto seminari.Non solo lui è ingegnere, io per esempio ho fatto il politecnico di Torino.
Ho seri dubbi che questo sia quanto ti abbiano insegnato al Poli. Conosco molti docenti con cui collaborai ai tempi in cui facevo docenze.quello che hai scritto tu è teorico
Allora spiegati con renatom.Ho seri dubbi che questo sia quanto ti abbiano insegnato al Poli. Conosco molti docenti con cui collaborai ai tempi in cui facevo docenze.
Allora spiegati con renatom.
PS, io i seminari li ho tenuti alla Loockeed, Martin Marietta, MCDonnell Douglas, Alenia, Alenia spazio, Consorzio airbus, Avion Marcel Dassault section militaire , Cessna..... e potrei riempire la pagina.
Ma ora siamo OT.
La conoscevo girava al Poli quando lo frequentavo io.... bella.Visto che siamo OT....
Per saggiare il loro spirito di sopravvivenza, un ingegnere, un fisico e un matematico vengono lasciati ciascuno su di un isola deserta per un periodo di un mese con in dotazione una cassa ciascuno contenente scatolette di tonno.
Alla fine del mese i tre malcapitati vengono visitati per vedere i risultati.
Per primo viene visitato l' ingegnere, il quale viene trovato ben nutrito e con le scatolette tutte aperte.
- "Beh, vedete, mi sono inventato questa macchinetta" - dice mostrando un macchinario fatto con ramoscelli e radici - "E' sufficiente mettere la scatoletta nel marchingegno e... tac!, con un colpo netto la scatoletta si apre."
Viene poi visitato il fisico, il quale viene trovato molto dimagrito, con la maggior parte delle scatolette ancora chiuse, ma comunque in condizioni ragionevolmente buone.
- "Mah, io per aprire le scatolette ho utilizzato i miei occhiali, focalizzando i raggi del sole sulla scatoletta stessa, fino a fonderla! Ma, sapete, il processo è lungo e di sera e nelle giornate nuvolose sono stato costretto a saltare il pranzo"
Per ultimo viene visitato il matematico che viene rinvenuto su un cumulo di scatolette intatte, scheletrico, al limite del coma per denutrizione. Il matematico, rivolgendosi a una scatoletta di tonno che tiene in mano, completamente intatta, dice:
- "Supponendo per assurdo che non ti si apra..."
Storiella da economistiLa differenza tra un fisico ed un ingegnere, è la stessa che c'è tra la filosofia e la concretezza della realtà. Non si potranno mai trovare punti in comune o almeno molto raramente.
Azz non ti avevo letto!Visto che siamo OT....
Per saggiare il loro spirito di sopravvivenza, un ingegnere, un fisico e un matematico vengono lasciati ciascuno su di un isola deserta per un periodo di un mese con in dotazione una cassa ciascuno contenente scatolette di tonno.
Alla fine del mese i tre malcapitati vengono visitati per vedere i risultati.
Per primo viene visitato l' ingegnere, il quale viene trovato ben nutrito e con le scatolette tutte aperte.
- "Beh, vedete, mi sono inventato questa macchinetta" - dice mostrando un macchinario fatto con ramoscelli e radici - "E' sufficiente mettere la scatoletta nel marchingegno e... tac!, con un colpo netto la scatoletta si apre."
Viene poi visitato il fisico, il quale viene trovato molto dimagrito, con la maggior parte delle scatolette ancora chiuse, ma comunque in condizioni ragionevolmente buone.
- "Mah, io per aprire le scatolette ho utilizzato i miei occhiali, focalizzando i raggi del sole sulla scatoletta stessa, fino a fonderla! Ma, sapete, il processo è lungo e di sera e nelle giornate nuvolose sono stato costretto a saltare il pranzo"
Per ultimo viene visitato il matematico che viene rinvenuto su un cumulo di scatolette intatte, scheletrico, al limite del coma per denutrizione. Il matematico, rivolgendosi a una scatoletta di tonno che tiene in mano, completamente intatta, dice:
- "Supponendo per assurdo che non ti si apra..."
Notizia di oggi : la UE ha rinviato la ratifica della decisione sul blocco al 2035 delle auto termiche.La questione è estremamente complessa e sfaccettata e nessuno oggi può prevederne gli sviluppi, che dipendono in parte da fattori noti già oggi ed in parte da fattori oggi non conoscibili : disponibilità di energia (che, se buona, potrebbe favorire l'idrogeno, enormemente migliore da quasi tutti i punti di vista salvo appunto il richiedere abbondanza di energia), stato ed aggiornamento della rete elettrica (ahimé...), disponibilità fisica ma (soprattutto) politica delle materie prime rare per fabbricare batterie efficienti, smaltimento delle batterie esauste, e chissà quanti altri fattori ancora.
Di sicuro, non è pensabile, a mio parere, che si sviluppi solo secondo i criteri massimalisti ed ideologici oggi sostenuti dai vari fanatici delle auto elettriche, che appartengono a correnti di pensiero estremiste e molto poco pragmatiche, storicamente quasi sempre perdenti.
se ne sono già aperte un paio.Chissà che non si stia già aprendo qualche crepa...
Notizia di oggi : la UE ha rinviato la ratifica della decisione sul blocco al 2035 delle auto termiche.
Perché sono state avanzate diverse perplessità e non è solo l'Italia ad essere contraria.
Chissà che non si stia già aprendo qualche crepa...
Quale tardi ? scherzi ? 12 anni, in un mondo in cui tutto può cambiare in poco tempo, sono una vita.Per me e' tardi. Le case hanno già investito, i politici hanno già ottenuto ciò che volevano..lo spauracchio 2035 imo non serve più. Il calo del prezzo delle batterie farà il resto ed il mercato farà il suo corso. Io nutro zero speranze.
Carloantonio70 - 27 giorni fa
AKA_Zinzanbr - 22 minuti fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 23 giorni fa