Esistono scuole dove si fa poco, pochissimo, sono luoghi dove i ragazzi sono parcheggiati in attesa che trascorrano 5 anni per poi prendere un pezzo di carta che servirà loro pochissimo.
Poi esistono scuole dove si studia tanto, troppo. In queste scuole i docenti sono ossessionati dal programma, motivo per cui l'unico imperativo per loro è macinare argomenti, spiegare e assegnare una quantità di pagine tale da scoraggiare anche i più volenterosi.
Se poi sono docenti che non hanno figli, che dedicano tutta la loro vita al lavoro, sei fregato, perché si identificano totalmente nel loro lavoro, e questo vuol dire che misurano il loro valore in base al programma realizzato e questo vuol dire che per loro sono un ostacolo gli studenti che chiedono un trattamento più equilibrato, più misurato.
C'è una alternativa al pretendere che gli studenti studino - solo nella tua disciplina - capitoli su capitoli, decine e decine di pagine ? Certo che c'è.
Sarebbe sufficiente che ogni docente ricordasse che uno studente non ha solo la sua disciplina, ma ne ha 8, o 9 e che non può studiare 5 ore al giorno, per 30 gg al mese, per 5 anni.
Ritmi simili sono da manicomio.
Ma con questi docenti è tempo perso. Ti guardano senza la benché minima empatia. Per loro, che appunto non hanno figli, che vivono e si identificano totalmente nel loro lavoro, puoi anche togliere il disturbo se non sai reggere il ritmo.
Frasi del tipo << gli studenti sanno solo lamentarsi >> << ai loro tempi, io...>> si sprecano.
Peccato però che sono le stesse persone che vanno nel panico al primo imprevisto. Ne potrei raccontare...
Per non parlare di quei docenti che godono nel crearsi la fama di << docente tremendo >>.
E poi si sprecano fiumi di inchiostro sull'abbandono scolastico, sulla depressione giovanile, sugli attacchi di panico e via dicendo...
Poi esistono scuole dove si studia tanto, troppo. In queste scuole i docenti sono ossessionati dal programma, motivo per cui l'unico imperativo per loro è macinare argomenti, spiegare e assegnare una quantità di pagine tale da scoraggiare anche i più volenterosi.
Se poi sono docenti che non hanno figli, che dedicano tutta la loro vita al lavoro, sei fregato, perché si identificano totalmente nel loro lavoro, e questo vuol dire che misurano il loro valore in base al programma realizzato e questo vuol dire che per loro sono un ostacolo gli studenti che chiedono un trattamento più equilibrato, più misurato.
C'è una alternativa al pretendere che gli studenti studino - solo nella tua disciplina - capitoli su capitoli, decine e decine di pagine ? Certo che c'è.
Sarebbe sufficiente che ogni docente ricordasse che uno studente non ha solo la sua disciplina, ma ne ha 8, o 9 e che non può studiare 5 ore al giorno, per 30 gg al mese, per 5 anni.
Ritmi simili sono da manicomio.
Ma con questi docenti è tempo perso. Ti guardano senza la benché minima empatia. Per loro, che appunto non hanno figli, che vivono e si identificano totalmente nel loro lavoro, puoi anche togliere il disturbo se non sai reggere il ritmo.
Frasi del tipo << gli studenti sanno solo lamentarsi >> << ai loro tempi, io...>> si sprecano.
Peccato però che sono le stesse persone che vanno nel panico al primo imprevisto. Ne potrei raccontare...
Per non parlare di quei docenti che godono nel crearsi la fama di << docente tremendo >>.
E poi si sprecano fiumi di inchiostro sull'abbandono scolastico, sulla depressione giovanile, sugli attacchi di panico e via dicendo...