<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Mercato Italia gennaio: + 19% | Il Forum di Quattroruote

Mercato Italia gennaio: + 19%

pilota54

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Grande balzo delle immatricolazioni a gennaio. Si registra un +19% rispetto a gennaio 2022 come mercato totale.

Secondo Quattroruote.it...."Il miglioramento è dovuto a due fattori: da una parte, alla maggior disponibilità di prodotto presso le reti di vendita; dall’altra, all’effetto statistico legato alla bassa base di confronto con lo scorso autunno-inverno, periodo particolarmente penalizzato dalle conseguenze della crisi dei semiconduttori sulle attività produttive delle Case. Il reale termometro del mercato lo fornisce il confronto con i livelli pre-pandemia del 2019 elaborato dall’Unrae: le registrazioni, infatti, risultano in flessione (-21,7%)."

Quindi rispetto a gennaio 2019 siamo ancora abbastanza sotto. Bene comunque alcuni marchi "italiani" (comunque di auto costruite in Italia): Alfa +155.9%, Maserati +208.65%, Ferrari +17.19%.
Fiat guadagna invece solo l'11.8%, meno del mercato generale. Ma ci saranno importanti novità nel 2023-24.

Mercato auto Italia gennaio 2023: dati vendite - Quattroruote.it

2023-mercato-auto-gennaio.jpg
 
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Sempre da Quattroruote web, un dato interessante.......

<Elettriche ancora in calo. La suddivisione delle immatricolazioni per tipologia di alimentazione conferma il momento negativo per le elettriche. Ancora una volta, spicca la ripresa delle motorizzazioni tradizionali: le auto a benzina segnano un +15,7% anche se scendono dal 27,2% al 26,4% della quota di mercato a causa del rimbalzo del diesel (+20,2% e quota in aumento dal 19% al 19,1%) e del Gpl (+32,9% e penetrazione in salita dal 9,2% al 10,3%). Crescita continua per le ibride, che mettono a segno un +25,7% e passano dal 34,8% al 36,7%. Sul fronte delle vetture alla spina, le plug-in guadagnano il 10,2%, perdendo però quote di mercato (dal 5,1% al 4,7%), mentre le elettriche pure, con un -8,6%, vedono la loro penetrazione scendere dal 3,4% al 2,6%.>
 
Sempre da Quattroruote web, un dato interessante.......

<Elettriche ancora in calo. La suddivisione delle immatricolazioni per tipologia di alimentazione conferma il momento negativo per le elettriche. Ancora una volta, spicca la ripresa delle motorizzazioni tradizionali: le auto a benzina segnano un +15,7% anche se scendono dal 27,2% al 26,4% della quota di mercato a causa del rimbalzo del diesel (+20,2% e quota in aumento dal 19% al 19,1%) e del Gpl (+32,9% e penetrazione in salita dal 9,2% al 10,3%). Crescita continua per le ibride, che mettono a segno un +25,7% e passano dal 34,8% al 36,7%. Sul fronte delle vetture alla spina, le plug-in guadagnano il 10,2%, perdendo però quote di mercato (dal 5,1% al 4,7%), mentre le elettriche pure, con un -8,6%, vedono la loro penetrazione scendere dal 3,4% al 2,6%.>
Evidentemente gli acquirenti iniziano a farsi bene i conti in tasca sua lato spesa (listini folli, energia elettrica carissima), sia lato fruibilità (autonomia, disponibilità di colonnine pubbliche, tempi di ricarica).
 
Da tempo le vendite vanno a "ondate" non più a mesi.
Panda, renegade, le 2 dacia, le 2 yaris e ypsilon...si confermano le preferite da un pò.
Ho notato che tra le cinesi emergenti dr si è assestata su valori "alti" ma più normali, invece mg giustamente in forte aumento nonostante non ha molti concessionari e pubblicità per ora a differenza di dr.
Link e co con un solo modello vende poco meno di tutta la gamma ds....ma penso che come altri "boom" di gennaio sia perché non avevano consegnato nei mesi precedenti.
 
L'elettrico non è mai decollato per ovvie ragioni: costi elevati, difficoltà di ricarica, autonomia limitata e, ultimamente, anche a causa del caro energia.
Penso che la salita delle ibride sia legato principalmente al fatto che ormai molte auto sono proposte con motori MHEV e non ci sia scelta.
La conclusione è che la maggior parte degli acquirenti preferisce i motori tradizionali.
 
Tu magari, io no, ragiono di logica e la logica mi dice che le case automobilistiche non manderanno all'aria gli investimenti fatti, la strada l'hanno tracciata loro ormai.
Poi abbiamo visto che hanno fatto più utili vendendo meno e più caro.
Io ho molti dubbi sul fatto che l’attuale “cono di produzione” possa sopportare a lungo un forte calo produttivo anche se abbinato a prezzi superiori, ed un sistema produttivo non lo cambi in un giorno. Inoltre puoi anche ridurre gli ammortamenti per far emergere utili superiori, ma prima o poi i nodi vengono al pettine. Non a caso sta iniziando la guerra dei prezzi sulle EV, con probabile effetto trascinamento sulle termiche.
I neurocrati possono emanare tutti gli editti che vogliono, ma se il parco buoi non risponde come non sta rispondendo, l’UE si troverà tra pochissimi anni un enorme problema di disoccupazione e di deficit commerciale nel settore. A parte il gruppo VW che, miei due cent bucati, sta rischiando grosso (e infatti hanno già messo in naftalina alcuni progetti), le altre case in realtà sono molto più prudenti di quanto non facciano vedere. PSA e Renault stanno semplicemente montando batterie e motori elettrici sui pianali esistenti, Bmw tiene due linee in piedi, ma ragiona sul termico, MB rischia fortemente di essere definitivamente acquisita dai Cinesi (grazie anche al dissanguamento dovuto ai pianali elettrici che sono un flop), Volvo nonostante sia obbligata da Geely alle EV mantiene assolutamente i suoi ottimi turbodiesel, Toyota rimane fedele alla sua linea che paga, Dacia se ne sbatte e punta a raccogliere la marea di gente che non vorrà le elettriche.

Io vedo un futuro in cui conviveranno i BEV, soprattutto ad uso urbano e commuting, e le termiche per chi fa chilometri.
 
Io ho molti dubbi sul fatto che l’attuale “cono di produzione” possa sopportare a lungo un forte calo produttivo anche se abbinato a prezzi superiori, ed un sistema produttivo non lo cambi in un giorno. Inoltre puoi anche ridurre gli ammortamenti per far emergere utili superiori, ma prima o poi i nodi vengono al pettine. Non a caso sta iniziando la guerra dei prezzi sulle EV, con probabile effetto trascinamento sulle termiche.
I neurocrati possono emanare tutti gli editti che vogliono, ma se il parco buoi non risponde come non sta rispondendo, l’UE si troverà tra pochissimi anni un enorme problema di disoccupazione e di deficit commerciale nel settore. A parte il gruppo VW che, miei due cent bucati, sta rischiando grosso (e infatti hanno già messo in naftalina alcuni progetti), le altre case in realtà sono molto più prudenti di quanto non facciano vedere. PSA e Renault stanno semplicemente montando batterie e motori elettrici sui pianali esistenti, Bmw tiene due linee in piedi, ma ragiona sul termico, MB rischia fortemente di essere definitivamente acquisita dai Cinesi (grazie anche al dissanguamento dovuto ai pianali elettrici che sono un flop), Volvo nonostante sia obbligata da Geely alle EV mantiene assolutamente i suoi ottimi turbodiesel, Toyota rimane fedele alla sua linea che paga, Dacia se ne sbatte e punta a raccogliere la marea di gente che non vorrà le elettriche.

Io vedo un futuro in cui conviveranno i BEV, soprattutto ad uso urbano e commuting, e le termiche per chi fa chilometri.
Tutto può essere, non abbiamo la sfera di cristallo, dico solo che se tu inizi a dare solo un tipo di prodotto poi la massa inizia a comprarlo, la massa non sarai tu va bene ma basta vedere com'è facile inculcare nella testa delle persone una cosa grazie al marketing.
 
Io ho molti dubbi sul fatto che l’attuale “cono di produzione” possa sopportare a lungo un forte calo produttivo anche se abbinato a prezzi superiori, ed un sistema produttivo non lo cambi in un giorno. Inoltre puoi anche ridurre gli ammortamenti per far emergere utili superiori, ma prima o poi i nodi vengono al pettine. Non a caso sta iniziando la guerra dei prezzi sulle EV, con probabile effetto trascinamento sulle termiche.
I neurocrati possono emanare tutti gli editti che vogliono, ma se il parco buoi non risponde come non sta rispondendo, l’UE si troverà tra pochissimi anni un enorme problema di disoccupazione e di deficit commerciale nel settore. A parte il gruppo VW che, miei due cent bucati, sta rischiando grosso (e infatti hanno già messo in naftalina alcuni progetti), le altre case in realtà sono molto più prudenti di quanto non facciano vedere. PSA e Renault stanno semplicemente montando batterie e motori elettrici sui pianali esistenti, Bmw tiene due linee in piedi, ma ragiona sul termico, MB rischia fortemente di essere definitivamente acquisita dai Cinesi (grazie anche al dissanguamento dovuto ai pianali elettrici che sono un flop), Volvo nonostante sia obbligata da Geely alle EV mantiene assolutamente i suoi ottimi turbodiesel, Toyota rimane fedele alla sua linea che paga, Dacia se ne sbatte e punta a raccogliere la marea di gente che non vorrà le elettriche.

Io vedo un futuro in cui conviveranno i BEV, soprattutto ad uso urbano e commuting, e le termiche per chi fa chilometri.
.... mi hai letto nel pensiero !! :emoji_blush::emoji_blush:
 
Con i soli listini ev le cose cambieranno state tranquilli ;)
Si le vendite di auto crolleranno, perche' difficilmente ci saranno 1,5 milioni di italiani che potranno spendere almeno 30k per un'auto (utilitaria), e anche in Europa non penso che la situazione potra' essere molto meglio.
Si rischia che tutto il sistema vada a gambe all'aria.
x il 2035 non saremo pronti . Per me ci vorranno minimo altri 5 anni, ma anche piu'.
Devono crollare i costi delle batterie , le cui tecnologie dovranno dipendere da metalli meno nobili e largamente disponibili.
 
Io ho molti dubbi sul fatto che l’attuale “cono di produzione” possa sopportare a lungo un forte calo produttivo anche se abbinato a prezzi superiori, ed un sistema produttivo non lo cambi in un giorno. Inoltre puoi anche ridurre gli ammortamenti per far emergere utili superiori, ma prima o poi i nodi vengono al pettine. Non a caso sta iniziando la guerra dei prezzi sulle EV, con probabile effetto trascinamento sulle termiche.
I neurocrati possono emanare tutti gli editti che vogliono, ma se il parco buoi non risponde come non sta rispondendo, l’UE si troverà tra pochissimi anni un enorme problema di disoccupazione e di deficit commerciale nel settore. A parte il gruppo VW che, miei due cent bucati, sta rischiando grosso (e infatti hanno già messo in naftalina alcuni progetti), le altre case in realtà sono molto più prudenti di quanto non facciano vedere. PSA e Renault stanno semplicemente montando batterie e motori elettrici sui pianali esistenti, Bmw tiene due linee in piedi, ma ragiona sul termico, MB rischia fortemente di essere definitivamente acquisita dai Cinesi (grazie anche al dissanguamento dovuto ai pianali elettrici che sono un flop), Volvo nonostante sia obbligata da Geely alle EV mantiene assolutamente i suoi ottimi turbodiesel, Toyota rimane fedele alla sua linea che paga, Dacia se ne sbatte e punta a raccogliere la marea di gente che non vorrà le elettriche.

Io vedo un futuro in cui conviveranno i BEV, soprattutto ad uso urbano e commuting, e le termiche per chi fa chilometri.

E non dobbiamo dimenticare che non esiste solo l'Europa, ma c'è un mercato globale che è più importante.
Nel mondo nel 2022 sono state vendute 78 milioni di automobili, in Europa circa 11 milioni.
 
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