<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> NAPOLI- MILANO... | Page 6 | Il Forum di Quattroruote

NAPOLI- MILANO...

Imho la notizia o è proprio falsa o è stata ingigantita molto ed è stato fatto passare un avanti e indietro occasionale come se la ragazza in questione facesse proprio la pendolare.
Non ho capito se il senso dell'articolo era denunciare cosa sono costretti e fare i giovani per lavorare o altro.
In ogni caso ribadisco il mio pensiero iniziale,nessuno obbliga a iscriversi nelle graduatorie di una provincia lontana centinaia di km.
E se lo si fa perchè nella propria zona mancano le opportunità si deve mettere in conto la necessità di trasferirsi.
Di persone che si sono fatte assumere e poi hanno sperato o addirittura preteso un trasferimento io ne ho conosciuta qualcuna,meglio perderle che trovarle ma sarà un caso.
 
Qualcuno poi prendeva servizio e dopo mandava la richiesta astensione. Vero magari non prendeva lo stipendio ma il posto lo manteneva e il punteggio saliva e poi c'era il supplente del supplente e questo non solo tra gli ATA ma anche tra i docenti.

Imho non dovrebbe essere permesso.
Se prendi l'incarico lo porti a termine,magari si potrebbe concedere un periodo di prova.
Se uno non trova casa o gli viene la saudade rinuncia ma perde anche il punteggio.
Io alle superiori ho cambiato un supplente dopo l'altro per via di uno scherzetto simile e il risultato è stato che in pratica non abbiamo imparato niente perchè i supplenti arrivavano da sempre più lontano e in genere duravano pochissimo.
 
Nel mondo della scuola si verificano a volte situazioni simili...in passato ho saputo di colleghe che "lasciavano" marito e figli per lavorare qui, in Lombardia. Rivedevano la famiglia per Natale, Pasqua e in estate
 
Non è che la notizia venga "pompata" come esempio per che non vuole andare a lavorare a 100 km da casa? Come diceva Andreotti, a pensar male si fa peccato ma quasi sempre si indovina...
 
Ma davvero, credete a sta panzana? 1100 euro un abbonamento Trenitalia ( su uno stipendio di 1165), un carnet 10 biglietti di Italo costa quasi 700€. 10 ore al giorno di viaggio ( se sei fortunato, ma la linea porta spesso un ora di ritardo).
Sconti ? Sul biglietto singolo forse, se acquistato mesi prima, e di sicuro non in orari di pendolarismo, ma in orari di morbida.
A massimo un ora da Milano ti prendi un bili da 500 euro al mese, 70 euro l’abbonamento trenord mensile.
La mia ex insegnante di francese( per una scuola di lingue) è stata chiamata per quest’anno a lavorare in val d’intelvi, un ora e mezzo di viaggio al giorno ( treno più bus), e il prossimo anno diventando di ruolo può chiedere il trasferimento a Milano.
Questa è la realtà dei viaggi dei pendolari. Non le panzane dei giornali.
 
Comunque, con una ricerca di pochi secondi, si trovano stanze che partono da 200 euro al mese a Cinisello, Sesto san Giovanni. A Milano partono da 300 euri al mese e ce ne sono diverse, non solo una. Tutto sta ad alzare il telefono.
Probabilmente la stanza singola di 650 euro è vista Duomo.
Ripeto, basta usare la rete e la soluzione si trova.
Poi, se preferisce fare su e giù, è una SUA scelta.
Anche io conosco una famiglia in cui marito e moglie fanno su e giù per loro scelta, perché potrebbero tranquillamente comprare casa nella città in cui entrambi lavorano.
 
Infatti a prescindere dalla storia se vera o falsa, io sono il primo in tanti topic a dire che nel ottica della transizione è da rivedere il fatto che per lavoro si facciano centinaia di km al giorno in auto , non è che cambio parere se invece di farli in auto se ne fanno 1600 in treno, è un modello sbagliato che non può essere preso come a modello.
 
Ultima modifica:
Premesso che ritengo lodevoli sforzo e impegno, mi rifiuto di credere che una stanza in condivisione a Milano costi come minimo 650 euro al mese.
Ma, se anche fosse, le converrebbe comunque vivere nell'hinterland, dove troverebbe soluzioni certamente più economiche.

Credici.
Gli affitti a Milano hanno raggiunto livelli di assurdità difficilmente eguagliabili, e l'hinterland sta seguendo a ruota
 
A me sembra che si stia guardando il dito e non la luna.
Il punto sono gli stipendi non adeguati al costo della vita, alla necessità di cercarsi un impiego a centinaia o migliaia di km da casa che vanificano i miseri guadagni.
Io l'ho vissuto sulla mia pelle, dover lavorare senza diritti, con stipendi inadeguati e pagati mesi in ritardo, con un affitto da pagare (sempre pagato) ma il contratto di lavoro che veniva stipulato o rinnovato con ampio ritardo, con la conseguenza di venire sfrattato perchè senza contratto regolarizzato, doversi appoggiare per dormire ad istituti religiosi (neppure tanto economici), da cui venir sfrattato quando arrivavano comitive e pellegrinaggi (quindi finendo a dormire in auto in gennaio), e potrei andare avanti per paginate.
Spesso chi critica tali sventure altrui, non ha mai vissuto l'angoscia della precarietà del lavoro ed ancor più della retribuzione, oltre al disagio di dover lavorare a diverse centinaia (o migliaia) di km da casa, in posto dove, al di fuori dal lavoro si "gode" di una infinita solitudine.
 
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