<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Nuovo limite vel.max. città: 30 kmh (a zone) | Page 30 | Il Forum di Quattroruote

Nuovo limite vel.max. città: 30 kmh (a zone)

perchè questo non è un altrettanto scenario con risvolti negativi
Per me no. Il traffico e gli spostamenti si "combattono" con una disciplina che si chiama "localizzazione industriale" e non è di competenza né mia né degli automobilisti in generale. Non si limita il traffico colpendo l'automobile, ma costruendo industrie e uffici in luoghi accessibili e con servizi di mobilità PUBBLICA fruibili. Non pullman che passano 3 volte al giorno o metropolitane che smettono alle otto di sera.
Quindi se il pianificatore di turno mi costruisce la fabbrica nel nullawhere perché costa poco e sempre lo stesso pianificatore mi impone la benzina a 2 euro al litro, non mi va bene e sì, preferisco molto ma molto di gran lunga il Michigan.
 
ma perchè questo non è un altrettanto scenario con risvolti negativi? Avresti ancora più di adesso sedi di lavoro che si spostano in zone più decentrate fregandosene di quello che comporta a chi le deve raggiungere.
Beh mi vien da dire, secondo te le aziende non si spostano se i loro dipendenti non sono auto muniti ? Si spostano lo stesso per convenienza se poi il dipendente non sei tu perchè appiedato e lontano ma uno del posto non è un problema loro. Alla fine i conti li devono far quadrare.
 
Il gioco solitamente si inverte .... e magari dalle tue parti i soldi li spremono da chi viene da fuori o da chi ha seconde case che pagano spesso il doppio se non di piu' per gran parte delle tasse !!

Guarda che abito alle porte di Milano non sulla riviera romagnola, nessun milanese ha seconde case qua per farci le vacanze, ne tantomeno non ci sono milanesi che vengono a lavorare nelle aziende nel comune.
Eh no, il mio comune non ha autovelox se non qualche volta quello mobile ma segnalato, e non ha politiche di spremimento sulle classi automobilistiche ambientali, figurati i 30 all'ora...
 
Non si limita il traffico colpendo l'automobile, ma costruendo industrie e uffici in luoghi accessibili e con servizi di mobilità PUBBLICA fruibili

ma su questo siamo d'accordo e si tratta di quello che dico io, ma non lo raggiungi se poni al centro della mobilità quella privata, che poi è quello che è stato fatto 70 anni fa, che non vuol dire eliminare la mobilità privata ma fare investimenti mirati verso quella pubblica di modo che il come spostarsi sia una scelta libera.
 
Beh mi vien da dire, secondo te le aziende non si spostano se i loro dipendenti non sono auto muniti ? Si spostano lo stesso per convenienza se poi il dipendente non sei tu perchè appiedato e lontano ma uno del posto non è un problema loro. Alla fine i conti li devono far quadrare.

vedi, già il termine auto monito per me non è accettabile in una società moderna, inteso come requisito per l'assunzione ovviamente per un lavoro in cui non si necessità la guida. Il fatto che da noi se non hai la macchina per tanti lavori vieni scartato dovrebbe far capire molte cose.
 
da chi ha seconde case che pagano spesso il doppio se non di piu' per gran parte delle tasse !!

Onestamente vi ripagano della stessa moneta (se sei di Milano e hai una seconda casa).
Se Milano tratta chi arriva da fuori come una mucca da mungere solo perchè ha un'auto, non vedo perchè i comuni turistici non ti debbano spellare se hai una seconda casa.
 
vedi, già il termine auto monito per me non è accettabile in una società moderna, inteso come requisito per l'assunzione ovviamente per un lavoro in cui non si necessità la guida. Il fatto che da noi se non hai la macchina per tanti lavori vieni scartato dovrebbe far capire molte cose.

Scusa se ti chiedono l'auto è perchè serve se no a loro cosa gli frega se vengo al lavoro con il cavallo, il calesse o a piedi. Basta che quando scatta l'ora sul il "timbratore" io sia già li.
 
Scusa se ti chiedono l'auto è perchè serve se no a loro cosa gli frega se vengo al lavoro con il cavallo, il calesse o a piedi. Basta che quando scatta l'ora sul il "timbratore" io sia già li.

a me risulta che in tante posizioni di lavoro in cui l'automobile non serve e come ci arrivo al lavoro giustamente come dici tu sono cavoli miei ti viene richiesto e se dici che non l'hai spesso è un motivo per essere scartato.
 
Porre al centro è errato, concordo, ma è altrettanto errato porre delle limitazioni, a mio avviso.
penso siano decenni, che la mobilita' privata, non sia al centro della pianificazione, almeno a milano.
solo che, prima, non costruivano piu' parcheggi interrati, ma quelli che c'erano non li levavano. da alcuni anni, c'e' proprio la lotta furiosa contro le 4 ruote, con scomparsa di strade e parcheggi.
 
a me risulta che in tante posizioni di lavoro in cui l'automobile non serve e come ci arrivo al lavoro giustamente come dici tu sono cavoli miei ti viene richiesto e se dici che non l'hai spesso è un motivo per essere scartato.

L'unica spiegazione che mi viene in mente è visto che siamo il paese dei ritardi e degli scioperi si vogliono sincerare che qualsiasi cosa capiti tu ci sei comunque perchè autonomo.
 
...ma nemmeno renderla impossibile.

Faccio notare che la mobilità privata non è resa impossibile da chi governa, è resa impossibile dai privati stessi che pretendono di muoversi in macchina anche quando non c'è bisogno o se ne può fare a meno.

Pensionati che vanno in posta in pieno orario di punta, persone che prendono l'auto e devono cercare parcheggio per spostamenti che a piedi occuperebbero 15 minuti e altri esempi illuminati, persone che fanno 45 minuti di macchina invece di 15 minuti di bici a ritmo blando senza sudare, persone che occupano da sole in auto 5 metri x 2 quando potrebbero spostarsi con un ben più pratico motorino, ecc...

Riassumendo, la mobilità privata è ostacolata... dal privato cittadino.
 
però su questo io ti ripongo il mio quesito, ma secondo te l'umile operaio che vive questa situazione invece è contento di destinare una buona percentuale del suo stipendio per mantenere la vettura che attenzione non la usa per fare i fine settimana o i viaggi di turismo come qui tante volte diciamo ma la usa per andare al lavoro e per questo si priva di molto?

p.s. personalmente il disprezzo non è mai un sentimento positivo.
No, certo che non ne è contento : chi già, per poter lavorare e mantenere posti di lavoro sempre più aleatori, deve "inseguire" aziende che per ridurre i loro costi spostano le loro sedi produttive in luoghi sperduti in aperta campagna - e naturalmente dove non c'è nulla per arrivarci, altrimenti costerebbero molto di più - ha solo l'auto per farlo : spesso anche di notte e con qualsiasi tempo.... non sa che farsene delle maledette biciclette dei radical-chic o dei monopattini elettrici per fare 60-80-100 km al giorno !! gli serve l'automobile !! e non ha proprio nessun bisogno di sentirsi ripetere dai radical-chic al potere nelle giunte comunali quanto è antiecologico l'uso che fa dell'auto, non ha proprio nessun bisogno che costoro gli mettano di continuo i bastoni tra le ruote.

Questa è la realtà che conta, questi sono i problemi della gente, non i radical-chic ed i loro boschi verticali.

Anche io, finché ho lavorato, sono stato dentro in pieno a queste situazioni : senza aver mai cambiato (di mio) azienda, ho lavorato in 12 posti diversi, qualche volta mi è andata bene essendo non tanto lontani, ma altre volte, e per anni, ho fatto 50 km al giorno, oppure 65, e per un periodo anche 110 km al giorno (da MI-Barona a Zingonia) oltretutto su percorsi intorno a Milano, quindi tutt'altro che poco trafficati..... perché quando ti trasferivano, perché qualcuno se ne era andato e serviva un sostituto o semplicemente perché una certa sede chiudeva e via tutti da un'altra parte, non potevi dire di no, se volevi tenerti un posto di lavoro.... non è come andare in centro città e prendere la metropolitana !

Di queste situazioni, in cui la gente deve fare i salti mortali per tenersi faticosamente uno straccio di lavoro, è pieno il mondo, anche e soprattutto intorno a Milano - ed in genere in nord Italia - dove si lavora prevalentemente per aziende private : che spesso - molto spesso - spostano baracca e burattini in sedi sperdute, dove terreno ed immobili costano molto meno : tanto arrivarci, poi, sono c***i dei dipendenti, mica è un problema loro.

Ed i tanti che devono fare questa vita non sono tanto contenti, poi, di sentire i sindaci e gli assessori radical-chic che, dalle loro comode postazioni servite e riverite nei centri città, fanno la guerra alle automobili.

Quanto al disprezzo per certa gente, beh mi spiace ma ho le mie idee - maturate in cinquant'anni di osservazione delle cose - e non le cambio così facilmente, magari in nome di un certo "buonismo" che non mi è mai piaciuto e non mi appartiene.
 
Ultima modifica di un moderatore:
Faccio notare che la mobilità privata non è resa impossibile da chi governa, è resa impossibile dai privati stessi che pretendono di muoversi in macchina anche quando non c'è bisogno o se ne può fare a meno.

Pensionati che vanno in posta in pieno orario di punta, persone che prendono l'auto e devono cercare parcheggio per spostamenti che a piedi occuperebbero 15 minuti e altri esempi illuminati, persone che fanno 45 minuti di macchina invece di 15 minuti di bici a ritmo blando senza sudare, persone che occupano da sole in auto 5 metri x 2 quando potrebbero spostarsi con un ben più pratico motorino, ecc...

Riassumendo, la mobilità privata è ostacolata... dal privato cittadino.

Secondo me c'è un altra chiave di lettura, l'auto per moltissimi è un "rifugio".
Ovvero, ti protegge : dal freddo, dal caldo, dalla neve, dalla pioggia, dal vento, ci puoi mangiare, bere, sentire la musica tg programmi senza cuffie, telefonare, non ti scippano, derubano o importunano, e con un garage su ruote da 5 x 2 se qualcuno ti viene a dosso, in città, spesso al massimo le spese le fa solo l'auto.
 
Back
Alto