eta*beta
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O farti fare una campagna di misureNon mi resta che toccare....ferro.
O farti fare una campagna di misureNon mi resta che toccare....ferro.
Ma quindi la zona è da ritenersi gialla o rossa? Forse meglio dire gialla.
Ricordate l'allarme lanciato il 23/01/1985 per un possibile terremoto previsto in Garfagnana (zona altamente sismica) e il conseguente sgombero di migliaia di persone ?Appunto.
La questione è stata affrontata, ad esempio, nel programma di Mario Tozzi "Sapiens - un solo pianeta" : il monitoraggio c'è e gli scienziati possono avvisare, ma non è possibile predire quando e se ci sarà una vera eruzione, dato che tra i nostri tempi umani e quelli geologici c'è una bella differenza : soprattutto, è difficile immaginare CHI si prende la briga / responsabilità di ordinare un'evacuazione generale - che già è un casino, ovviamente - e chi poi, se l'eruzione non avviene per un pezzo, si prende la controresponsabilità di ordinare il rientro, con l'eruzione che potrebbe anche avvenire "in controfase" subito dopo questo rientro...... questo è il vero problema di fondo.
Potrei rispondere che conoscendo la capacità di adattamento dei partenopei, magari risolvono al momento saltando a piè pari ogni direttiva organizzata e affidandosi al buon senso …
Edit PS
Se qualcuno cerca gli articoli relativi all’ultima epidemia di colera, metà anni ‘70, dalle cronache risulta che la popolazione si mise disciplinatamente in fila per ricevere il vaccino.
Io sono ottimista sul successo dell’evacuazione nel momento in cui
purtroppo si renderà necessaria.
Anche il Ticino è ricco di Radon tanto che tutte le abitazione hanno dovuto fare una verifica della sua eventuale presenza negli scantinati.Certo, tutti i luoghi in cui emerge lo strato perbocarbonifero assiale, anche in Piemonte, ai piedi della Bisalta, in particolare a Peveragno, o come coloro che decorano la casa con pietra bargesina...
Anche il Ticino è ricco di Radon tanto che tutte le abitazione hanno dovuto fare una verifica della sua eventuale presenza negli scantinati.
In Italia in 50 anni non l'avevo mai sentito nominare come fattore di rischio.
Ricordate l'allarme lanciato il 23/01/1985 per un possibile terremoto previsto in Garfagnana (zona altamente sismica) e il conseguente sgombero di migliaia di persone ?
Non successe nulla , e il responsabile della Protezione Civile (Zamberletti) , messo sotto accusa dalla magistratura , dovette dare addio alle proprie ambizioni politiche .
Me ne sono occupato, sia indoor nella provincia di Cuneo, in collaborazione tra la mia Università, INFN, professionisti Esperti Qualificati in Radioprotezione, e l'Ordine degli architetti, ma anche outdoor con mappature periodiche, una collaborazione interateneo e interfacoltà con INFN e INGV, in particolare proprio sul Vesuvio, per precedere eventi sismici o eruttivi. È una sensibilità al tema che ho sviluppato nella seconda metà degli anni '90, di ritorno al laboratorio dopo il servizio di prima nomina da ufficiale d'artiglieria. Poi, nel '96 ci fu il decennale di Chernobyl, con la ripresa della campagna di misure delle vecchie matrici ambientali del fallout, e di nuove analoghe, con l'ampliamento della strumentazione e l'acquisizione di nuove tecnologie. Furono anni intensi, ma per specializzarmi in Fisica Sanitaria (medica ed ambientale) la maggioranza delle attività di tirocinio vertevano sull'ambito ospedaliero ed eccomi qui, da ¼ di secolo ad occuparmi di Radioterapia Oncologica in camice...In Italia in 50 anni non l'avevo mai sentito nominare come fattore di rischio.
Non con precisione, ma con un preavviso che va dalle poche ore ai pochi giorni si può, il problema è avere una rete di rivelatori di Radon on line, e capillare sulle faglie, ma in luoghi gaspermeabili per una corretta misura. Ai geologi e vulcanologi la scelta del modello di misura basato sulla struttura ipogea, ai fisici la messa a punto e la verifica periodica dei rivelatori. Come sempre ci vanno molti investimenti da ARPA, APPA, ANPA, ENEA, etcetcetcCredo che i terremoti siano molto più imprevedibili delle eruzioni vulcaniche, le quali comunque non credo che siano prevedibili con precisione.
Esatto, gli aumenti sono indice di movimenti che aprono le vie verso la crosta per il più pesante (e radioattivo) dei gas nobiliAumenti o cali ( insomma variazioni delle sue emissioni )
Esatto, secondo le zone, anche le Alpi ne sono ricche, sono le zone geologicamente più giovani, soprattutto per il gas indoor nei piani interrati e nelle acque.Come si diceva il problema non è solamente delle zone vulcaniche, anzi.
Anche il Ticino è ricco di Radon tanto che tutte le abitazione hanno dovuto fare una verifica della sua eventuale presenza negli scantinati.
In Italia in 50 anni non l'avevo mai sentito nominare come fattore di rischio.
Mi autocito, dalle info generiche che si trovano in rete, per esempio affidandosi all'ARPA locale, sono poche decine di € per mappare l'abitazione, viene spedito un kit con i rivelatori passivi, in genere CR-39, altrove LR115, con le istruzioni per esporli per un anno per avere la media, dato che la cinetica del Radon è piuttosto variabile con la stagione. Al termine si reimpacchettano e rispediscono al laboratorio dove sono misurate le tracce lasciate dalle particelle alfa e contate tramite microscopia confocale o a scansione o tramite spark counter in modo automatico, e viene rilasciata una certificazione. Per i dettagli ogni ente, pubblico o privato che sia, ha una pagina informativa sul proprio sito. Se i valori dovessero essere sopra la soglia di attenzione, si può procedere a contromisure, più facilmente strutturali per case nuove, o procedure, con qualche dispositivo, atte a ridurne la concentrazione.O farti fare una campagna di misure
deadmanwalking - 38 minuti fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa