<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> POS: in arrivo le nuove regole | Page 20 | Il Forum di Quattroruote

POS: in arrivo le nuove regole

Non per fare cross posting ne per fare i soliti discorsi da dinosauro.
Ma sono l'unico che ha notato che quando si parla di auto elettriche viene invocata la necessità di modificare il proprio stile di vita e la società come la conosciamo per adattarle a quello che sarà il concetto di spostamenti in auto in futuro.
Che tradotto vorrebbe dire accettare l'idea che se oggi per fare 500 km ci vogliono 5 ore domani con una sosta obbligata per ricaricare saranno 6.
E poi se si parla di pagamenti elettronici siamo qui a menarla che fanno risparmiare il tempo di un prelievo al bancomat al mese o che farebbero risparmiare qualche secondo alla cassa perchè non bisogna dare il resto?
Solo io ci vedo una contraddizione grossa come una casa quando la stessa persona da una parte dice adattiamoci ad andare più piano e dall'altra invece dice chi si ferma è perduto?
Come mai se si parla di fare il pieno alla macchina elettrica la perdita di tempo si accetta di buon grado (addirittura il tempo della ricarica viene fatto passare per tempo utile per leggere o lavorare) e se invece si parla di andare a prelevare per avere in tasca qualche soldo per pagare il cappuccio al bar quello è tempo perso?
Secondo me quando toccherà a tutti mi adatterò molto più facilmente io all'auto elettrica rispetto ad altri amici del forum,sia perchè la mia vita non è frenetica sia perchè credo di non avere la pretesa che la tecnologia o le persone si adattino alle mie esigenze personali.
Io vedo come butta e mi adatto,magari brontolo un po' ma non mi aspetto che le cose vadano nella maniera migliore o più comoda per me.
Anche perchè statisticamente parlando non mi capita mai.
 
Ho appena sentito in tv il nostro ministro degli esteri dire che incentivare l'uso del contante è anche venire incontro agli stranieri che arrivano abituati al contante.
Stranieri abituati al contante...? A chi si riferiva?

Io ho sempre visto qua sul lago stranieri che si lamentavano quando non gli accettavano la carta.
Belgio, 2019 - festival nelle piazze di Gend: a tutte le casse "only bancomat".
Il pomeriggio prendiamo due caffé al bar, 5€.
Mi avvicino alla cassa con la banconota in mano; la cassiera mi dice "per cortesia potresti pagare col bancomat?"

Amsterdam, stessa scena per pagare tre bibite al tavolo.
Il cameriere che mi deve tirar fuori i contanti mi chiede se posso pagare con la carta.

Mia figlia lo scorso anno in Norvegia (complice una carta con 50cts minimi di commissione - quindi non è che non comprendo il problema dei commercianti*) s'era portata appresso del contante in corone. Ovunque la domanda "why cash?"

In Islanda quest'anno s'è fatta un altra carta ed ha pagato tutto elettronico.

Quelli che vedo ancora molto legati al contante sono gli elvetici, un po' per privacy un po' per abitudine, data la scarsa criminalità [una volta], un po', come da noi, per commissioni esose anche per i clienti. Ma anche lì le cose iniziano a cambiare [anche a colpi di bancomat esplosi].

* non solo i piccoli, altrimenti la hoppe non ti farebbe un 1% di sconto in più se usi il loro circuito (di prestito sociale) per il pagamento.
 
Non per fare cross posting ne per fare i soliti discorsi da dinosauro.
Ma sono l'unico che ha notato che quando si parla di auto elettriche viene invocata la necessità di modificare il proprio stile di vita e la società come la conosciamo per adattarle a quello che sarà il concetto di spostamenti in auto in futuro.
Che tradotto vorrebbe dire accettare l'idea che se oggi per fare 500 km ci vogliono 5 ore domani con una sosta obbligata per ricaricare saranno 6.
E poi se si parla di pagamenti elettronici siamo qui a menarla che fanno risparmiare il tempo di un prelievo al bancomat al mese o che farebbero risparmiare qualche secondo alla cassa perchè non bisogna dare il resto?
Solo io ci vedo una contraddizione grossa come una casa quando la stessa persona da una parte dice adattiamoci ad andare più piano e dall'altra invece dice chi si ferma è perduto?
Come mai se si parla di fare il pieno alla macchina elettrica la perdita di tempo si accetta di buon grado (addirittura il tempo della ricarica viene fatto passare per tempo utile per leggere o lavorare) e se invece si parla di andare a prelevare per avere in tasca qualche soldo per pagare il cappuccio al bar quello è tempo perso?
Secondo me quando toccherà a tutti mi adatterò molto più facilmente io all'auto elettrica rispetto ad altri amici del forum,sia perchè la mia vita non è frenetica sia perchè credo di non avere la pretesa che la tecnologia o le persone si adattino alle mie esigenze personali.
Io vedo come butta e mi adatto,magari brontolo un po' ma non mi aspetto che le cose vadano nella maniera migliore o più comoda per me.
Anche perchè statisticamente parlando non mi capita mai.

visto che si tira in ballo l'ecologia ... non è che il denaro contante sia "gratuito", banconote e moneta costano parecchio. A volte più del valore del conio o quantomeno direi che siamo lì.
La scomparsa della moneta negli anni '70 [miniassegni] fu causata proprio dal fatto che costava molto meno fondere le monetine da 50 e 100 £ piuttosto che comprare la materia prima.

Poi c'è tutto un mondo che lavora dietro: quello della sicurezza, con guardie alle banche, trasporti valori, sale conta [mai visto un magazzino con bancali di monetine?]. Quindi le officine che costruiscono i blindati e via di seguito.

Dall'altro i consumi di tutti i server per gestire i dati e la sicurezza. Passiamo da una sicurezza fisica ad una logica.
Non smetteranno di rubare i milioni di € ma forse eviteremo qualche guardia stesa a colpi di Kalashnikov.
 
Mi sembra che qua ci siano 2 "fazioni":

Una favorevole all'uso dei contanti come alternativa alle carte.

Un'altra favorevole all'uso esclusivo delle carte, denigrando l'uso del contanti.
no direi che come al solito ce ne sono 4 o 5 con tutte le 50 sfumature di grigio fra una e l'altra.

Banalmente, per ognuno di noi, la cosa che siamo abituati a fare è la cosa più comoda per tutti e tutto il mondo dovrebbe adeguarsi.
Dimenticando che, nel bene o nel male, gran parte del resto del mondo è andato avanti senza troppi rimpianti.
 
Un'altra favorevole all'uso esclusivo delle carte, denigrando l'uso del contanti.
Io non denigro niente e nessuno. Nemmeno valuto le conseguenze dato che potrebbero avere risvolto politici a cui non voglio dare adito. Affermo solo che il sistema elettronico è più rapido e sicuro, e che alcuni esercenti in Italia me lo impediscano, è anacronistico rispetto al resto dei paesi più avanzati. Poi magari sono gli stessi commercianti che si lamentano della concorrenza dell'e-commerce, ma fanno di tutto per incoraggiarla.
 
Non per fare cross posting ne per fare i soliti discorsi da dinosauro.
Ma sono l'unico che ha notato che quando si parla di auto elettriche viene invocata la necessità di modificare il proprio stile di vita e la società come la conosciamo per adattarle a quello che sarà il concetto di spostamenti in auto in futuro.
Che tradotto vorrebbe dire accettare l'idea che se oggi per fare 500 km ci vogliono 5 ore domani con una sosta obbligata per ricaricare saranno 6.
E poi se si parla di pagamenti elettronici siamo qui a menarla che fanno risparmiare il tempo di un prelievo al bancomat al mese o che farebbero risparmiare qualche secondo alla cassa perchè non bisogna dare il resto?
Solo io ci vedo una contraddizione grossa come una casa quando la stessa persona da una parte dice adattiamoci ad andare più piano e dall'altra invece dice chi si ferma è perduto?
Come mai se si parla di fare il pieno alla macchina elettrica la perdita di tempo si accetta di buon grado (addirittura il tempo della ricarica viene fatto passare per tempo utile per leggere o lavorare) e se invece si parla di andare a prelevare per avere in tasca qualche soldo per pagare il cappuccio al bar quello è tempo perso?
Secondo me quando toccherà a tutti mi adatterò molto più facilmente io all'auto elettrica rispetto ad altri amici del forum,sia perchè la mia vita non è frenetica sia perchè credo di non avere la pretesa che la tecnologia o le persone si adattino alle mie esigenze personali.
Io vedo come butta e mi adatto,magari brontolo un po' ma non mi aspetto che le cose vadano nella maniera migliore o più comoda per me.
Anche perchè statisticamente parlando non mi capita mai.

In amicizia perché altrimenti sembra che ti stiamo accerchiando. Differenziare la mobilità a costo di qualche sacrificio per me è una necessità perché porta benefici di vivibilità e di risparmio energetico , pagare con i contanti non mi sembra che porti alcun vantaggio. Non è un discorso di andare una volta al mese al bancomat , e di andarci diverse volte perché non posso andare in giro con 500 o 600 euro nel portafoglio , il bancomat non è detto che ce lo abbia vicino casa e non è detto che se vai in altra banca non paghi le commissioni.
Se parliamo di sicurezza le maggiori clonazione avvengono ai bancomat , a me una volta è successo così ,ai negozi è molto difficile accadeva nei grandi esercenti ma qualche anno fa quando lasciavano incustoditi i pos mentre ora li mettono in strutture sicire , ma preferisco una clonazione di una rapina francamente, tanto poi la denuncia la devo comunque fare ma con la clonazione i soldi vengono rimborsati i soldi non credo che si rivedano.
Io parlo sempre da utilizzatore di carte non da commerciante
 
Mesi? Io sono anni che non mi avvicino ad un bancomat.

Tra l'altro non molto tempo fa avevo letto che le banche italiane hanno in programma di diminuire gli sportelli bancomat sul territorio.

I bancomat sono un altro classico esempio della ritrosia alle innovazioni che poi presa l'abitudine scompare. Per tanti anni tanta gente non ne voleva sentire dei bancomat , alla fine anche forzati dalle banche si sono abituati , ora avviene le stesse cose con le carte.
 
I bancomat sono un altro classico esempio della ritrosia alle innovazioni che poi presa l'abitudine scompare. Per tanti anni tanta gente non ne voleva sentire dei bancomat , alla fine anche forzati dalle banche si sono abituati , ora avviene le stesse cose con le carte.
Esatto, fossero esistiti i social 25-30 anni fa probabilmente si sarebbe detto peste e corna dei bancomat. Ma ora ci siamo abituati e quindi nell'immaginario collettivo "non sono regali alle banche".
Bisognerebbe rileggere un po' di economia monetaria, soprattutto il capitolo sulla nascita della moneta fiduciaria. Un pezzo di carta che sostituisce gradualmente l'oro nelle transazioni economiche e che assume valore nella sola misura in cui tutti gli operatori glielo conferiscono
 
Io non denigro niente e nessuno. Nemmeno valuto le conseguenze dato che potrebbero avere risvolto politici a cui non voglio dare adito. Affermo solo che il sistema elettronico è più rapido e sicuro, e che alcuni esercenti in Italia me lo impediscano, è anacronistico rispetto al resto dei paesi più avanzati. Poi magari sono gli stessi commercianti che si lamentano della concorrenza dell'e-commerce, ma fanno di tutto per incoraggiarla.

Non solo quelli più avanzati, anche quelli in via di sviluppo.
 
il sistema elettronico è più rapido e sicuro
Contesto entrambe le affermazioni. La rapidità è mediamente la stessa, la maggior sicurezza è tale sotto alcuni aspetti, ma non lo è su altri, in primis il rischio di clonazione (già successo), o di furto di credenziali (già successo), ma anche di totale impossibilità di acquistare in caso di blackout elettrico o di down della connessione.
Io sono totalmente favorevole all'uso sistematico del cashless, ma sono altrettanto totalmente contrario all'imposizione per legge del medesimo. Soprattutto a fronte di un maggior costo della transazione, magari invisibile al cliente, ma ben evidente per l'esercente (e no, l'evasione non c'entra).
 
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