Poi non è importante quanti zeri ci sono ma il numerino che c'è davanti ...
![]()
Beh, gli zeri in questo caso non contano zero... avoja!
Ogni zero in più equivale a moltiplicare per 10.
Vabbè, ho scritto l'ovvietà delle 22:23...
Poi non è importante quanti zeri ci sono ma il numerino che c'è davanti ...
![]()
A me nessuna delle due cifre sembra corretta.
180000 sarebbero troppi,vorrebbe dire che quando nasce un figlio in pratica la bancarotta è assicurata,soprattutto per le famiglie monoreddito.
Ma anche 18000 è irrealistico.
1000 euro all'anno significa meno di 100 euro al mese.
Solo pannolini e latte in polvere possono costare decine di euro.
anche 18000 è irrealistico.
1000 euro all'anno significa meno di 100 euro al mese.
Solo pannolini e latte in polvere possono costare decine di euro.
Io tengo conto di tutti i costi. Fogli excel su fogli excel, casa, auto, energia spese, viaggi, ma anche entrate e rendimenti, etc... mai neanche passato per l'anticamera del cervello di conteggiare spese personali, non solo figlia, moglie, mamma, suocera, etc sopratutto quelle necessarie, sanitarie, regali etc, le persone non hanno un prezzo, sono un valore.certi conti e meglio non farli e soprattutto non pensarci.
L'importante è non perdere il controllo dei conti.
Io vado per macroaree, incassi professione, spese utenze, tasse, incassi altre attività, ... e così via.
Ogni singola voce, ad esempio quando mi costa al km un auto, se voglio posso estrapolarla.
Ma c'è una voce che non voglio, e pur volendo non potrei dato che volutamente non le segno nel dettaglio. È quella delle spese correnti; spesa, attività ricreative, ristorante, ... non mi interessa conoscerle nel dettaglio ma non per questo le perdo di vista ... un po' di leggerezza ci vuole sempre
Ovviamente, nessuno ti obbliga a fare figli, è una scelta, adulta, responsabile e proiettata verso un futuro incognito (mai come ora).E poi credo che sarebbe inutile, nel senso che una volta arrivati alla conclusione che è stata spesa una certa cifra, che si fa ? Mica si può tagliare ciò che serve.
Sacrosanto, mia mamma negli anni 70 aveva un portafoglio in cui amministrava lo stipendio di mio papà. Diviso per scomparti, spesa, bollette, condominio, e quello che restava veniva destinato a cambiare le scarpe o il cappotto ad uno o all'altra. 13a e 14a erano destinate alle rate semestrali del mutuo. Non ci è mancato nulla dalla formazione accademica e post accademica, sport, musica, divertimento, vacanze, ma non il superfluo, gli abiti griffati, la moto o l'auti nuova alla moda, i soldi da sperperare in bar e videogame etc. Adesso tocca a noi coi nostri figli, per i più attempati, nipoti, con la speranza che il mondo recuperi una responsabile visione del futuro.L'importante è non perdere il controllo dei conti
Churchill disse: "Volete dare molto ai vostri figli? Date poco".
Sono scelte e situazioni personali e famigliari in cui non si può entrare.così ho tagliato la testa al toro: niente figli
Sono scelte e situazioni personali e famigliari in cui non si può entrare.
Ma la sobrietà ai figli non deve essere un'imposizione a senso unico, ma condivisa. Ovvero data con l'esempio.
Un figlio che cresce negli agi mentre i genitori fanno sacrifici per permettergli il superfluo può crescere solo viziato se egocentrico o con sensi di colpa se coscienzioso (p.es la Storia di Pinocchio). Parimenti chi fosse da bambino tenuto a stecchetto da genitori spendaccioni (come nella canzone profumi e balocchi se non ricordo male), crescerebbe con sentimenti du rivalsa o autostima.
Sempre bene mantenere una condotta educativa basata su esempio, condivisione e dialogo. I figli assorbono, rielaborano e capiscono di conseguenza come comportarsi, secondo quanto dimostrato dai modelli, genitori, ambiente circostante, mediatico, etc...
zagoguitarhero - 2 giorni fa
quicktake - 2 anni fa
Suby01 - 1 mese fa