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Altro che << gli Italiani non fanno figli >>

A me nessuna delle due cifre sembra corretta.
180000 sarebbero troppi,vorrebbe dire che quando nasce un figlio in pratica la bancarotta è assicurata,soprattutto per le famiglie monoreddito.
Ma anche 18000 è irrealistico.
1000 euro all'anno significa meno di 100 euro al mese.
Solo pannolini e latte in polvere possono costare decine di euro.

Ma non è che sia corretta in assoluto, non è uguale per tutti.
È una media.
Per la verità non ricordo se fosse una media italiana o europea.

P.s. se non si è capito, 18.000 era solo una mia boutade scherzosa. È ovvio che nessun figlio costa così poco.
 
Ho trovato ora che secondo Bankitalia ogni figlio in Italia costa 640 € al mese, ovvero 7.680 € l'anno.
Abbastanza meno dei 10.000 che ricordavo.
 
anche 18000 è irrealistico.
1000 euro all'anno significa meno di 100 euro al mese.
Solo pannolini e latte in polvere possono costare decine di euro.

concordo...ora sto vedendo "io sono leggenda" e non riesco a fare due conti, ma ovviamente solo per il cibo si superano i 100 euri al mese...poi ci sono tante altre spese, più o meno piccole...abbonamento bus, abbonamento smartphone, uscite con gli amici, eventuali ripetizioni scolastiche, compleanni...
 
Io non ci penso proprio a fare un conto del genere.

Conosco ed analizzo bene le entrate e le uscite complessive, e fino a quando il saldo è mediamente positivo o quantomeno non negativo, non mi preoccupo.

Certo gli sprechi devono essere limitati al minimo, impossibile eliminarli, soprattutto per cercare di dare un imprinting corretto ai cuccioli.

Ad esempio stasera, cena con rape e salsicce. Le giornate sono lunghe e non riposanti quindi qualche errore e da mettere in conto è ci sta, e stavolta è capitata la salsiccia piccante, sopportabile ma piccante.
non abbiamo indagato di chi è stata la colpa, se di chi ha fatto la spesa o da chi ha confezionato le salsiccie.

Qualche protesta iniziale, poi i piatti sono stati svuotati; chi si è aiutato sgranocchiare una carota, chi con il pane e chi con l'acqua (per me e mia moglie ovviamente non ci sono stati problemi).
L'alternativa era andare a letto leggeri, ma non perché non c'erano altre cose, ma perché così deve essere.

A tavola da noi, prima si mangia quelli che è stato preparato, poi se si è fatto onore alla tavola, si ha il diritto, se c'è ancora un posticino, di aprire il frigo o la dispensa per prendere qualcosa che piace. Se non si finisce il piatto che si ha davanti, questo diritto si perde.

Paradossalmente quello che protesta e fa più lo schizzinoso, anche se alla fine mangia tutto, è proprio il più grande. Probabilmente l'onda lunga dovuta al fatto di essere stato figlio unico per 8 anni.
 
certi conti e meglio non farli e soprattutto non pensarci.
Io tengo conto di tutti i costi. Fogli excel su fogli excel, casa, auto, energia spese, viaggi, ma anche entrate e rendimenti, etc... mai neanche passato per l'anticamera del cervello di conteggiare spese personali, non solo figlia, moglie, mamma, suocera, etc sopratutto quelle necessarie, sanitarie, regali etc, le persone non hanno un prezzo, sono un valore.
 
Secondo me è praticamente impossibile tenere un conto che sia anche soltanto poco più che approssimativo.
Bisognerebbe registrare tutto su excel, ma chi ce l'ha il tempo ?
E poi credo che sarebbe inutile, nel senso che una volta arrivati alla conclusione che è stata spesa una certa cifra, che si fa ? Mica si può tagliare ciò che serve.
 
L'importante è non perdere il controllo dei conti.

Io vado per macroaree, incassi professione, spese utenze, tasse, incassi altre attività, ... e così via.

Ogni singola voce, ad esempio quando mi costa al km un auto, se voglio posso estrapolarla.

Ma c'è una voce che non voglio, e pur volendo non potrei dato che volutamente non le segno nel dettaglio. È quella delle spese correnti; spesa, attività ricreative, ristorante, ... non mi interessa conoscerle nel dettaglio ma non per questo le perdo di vista ... un po' di leggerezza ci vuole sempre
 
L'importante è non perdere il controllo dei conti.

Io vado per macroaree, incassi professione, spese utenze, tasse, incassi altre attività, ... e così via.

Ogni singola voce, ad esempio quando mi costa al km un auto, se voglio posso estrapolarla.

Ma c'è una voce che non voglio, e pur volendo non potrei dato che volutamente non le segno nel dettaglio. È quella delle spese correnti; spesa, attività ricreative, ristorante, ... non mi interessa conoscerle nel dettaglio ma non per questo le perdo di vista ... un po' di leggerezza ci vuole sempre

Io pur volendo non riuscirei a fare i conti. Conoscendomi, so che smetterei dopo una settimana eheheheheheh
Concordo quindi con te, ossia finché si riesce a mettere qlcs da parte, va bene, anzi di questi tempi mantenere una famiglia senza intaccare i risparmi = essere molto fortunati.
 
E poi credo che sarebbe inutile, nel senso che una volta arrivati alla conclusione che è stata spesa una certa cifra, che si fa ? Mica si può tagliare ciò che serve.
Ovviamente, nessuno ti obbliga a fare figli, è una scelta, adulta, responsabile e proiettata verso un futuro incognito (mai come ora).
Churchill disse: "Volete dare molto ai vostri figli? Date poco". Era per spronarli a guadagnarsi e meritarsi il proprio benessere futuro. Il che non vuol dire negare a loro gli strumenti per una buona educazione scolastica, sociale e complementare (artistica, sportiva o ludica) ma lasciando a loro il desiderio di qualcosa da conquistare, per cui impegnarsi e per costruire le basi per il proprio futuro, ammesso che ce ne sia uno vivibile ed accettabile in un mondo che non sembra molto ben indirizzato.
 
L'importante è non perdere il controllo dei conti
Sacrosanto, mia mamma negli anni 70 aveva un portafoglio in cui amministrava lo stipendio di mio papà. Diviso per scomparti, spesa, bollette, condominio, e quello che restava veniva destinato a cambiare le scarpe o il cappotto ad uno o all'altra. 13a e 14a erano destinate alle rate semestrali del mutuo. Non ci è mancato nulla dalla formazione accademica e post accademica, sport, musica, divertimento, vacanze, ma non il superfluo, gli abiti griffati, la moto o l'auti nuova alla moda, i soldi da sperperare in bar e videogame etc. Adesso tocca a noi coi nostri figli, per i più attempati, nipoti, con la speranza che il mondo recuperi una responsabile visione del futuro.
 
così ho tagliato la testa al toro: niente figli
Sono scelte e situazioni personali e famigliari in cui non si può entrare.
Ma la sobrietà ai figli non deve essere un'imposizione a senso unico, ma condivisa. Ovvero data con l'esempio.
Un figlio che cresce negli agi mentre i genitori fanno sacrifici per permettergli il superfluo può crescere solo viziato se egocentrico o con sensi di colpa se coscienzioso (p.es la Storia di Pinocchio). Parimenti chi fosse da bambino tenuto a stecchetto da genitori spendaccioni (come nella canzone profumi e balocchi se non ricordo male), crescerebbe con sentimenti du rivalsa o autostima.
Sempre bene mantenere una condotta educativa basata su esempio, condivisione e dialogo. I figli assorbono, rielaborano e capiscono di conseguenza come comportarsi, secondo quanto dimostrato dai modelli, genitori, ambiente circostante, mediatico, etc...
 
Sono scelte e situazioni personali e famigliari in cui non si può entrare.
Ma la sobrietà ai figli non deve essere un'imposizione a senso unico, ma condivisa. Ovvero data con l'esempio.
Un figlio che cresce negli agi mentre i genitori fanno sacrifici per permettergli il superfluo può crescere solo viziato se egocentrico o con sensi di colpa se coscienzioso (p.es la Storia di Pinocchio). Parimenti chi fosse da bambino tenuto a stecchetto da genitori spendaccioni (come nella canzone profumi e balocchi se non ricordo male), crescerebbe con sentimenti du rivalsa o autostima.
Sempre bene mantenere una condotta educativa basata su esempio, condivisione e dialogo. I figli assorbono, rielaborano e capiscono di conseguenza come comportarsi, secondo quanto dimostrato dai modelli, genitori, ambiente circostante, mediatico, etc...

Io probabilmente sarei un buon esempio per i miei figli nel fare attività fisica regolarmente, ma sono convinto che non sarei capace di essere fermo con loro e a negare loro ogni capriccio.
Molto probabilmente sarei un papà troppo buono e cedevole (che alla fine è proprio quello che "rimprovero" al mio amico che ha la figlia ultraviziata, ma è il mio carattere e non ci posso fare niente).
Che poi al giorno d'oggi è tutto molto più difficile rispetto a una volta, con le innumerevoli influenze e tentazioni del mondo esterno.
 
Invidio il fratello di mia moglie che è stato (ed è) molto bravo come genitore. Ha saputo crescere due figli che ora, da adolescenti, sono due "gioielli", sia dal punto di vista caratteriale che da quello dell'impegno/capacità di fare sacrifici.
Con loro è stato piuttosto severo quando erano piccoli. Diciamo severo il giusto, non cattivo e tiranno. Allo stesso tempo li ha stimolati molto, anche dal punto di vista artistico (soprattutto musica e arti visive).
Fatto sta che oggi sono due ragazzi (lui 17, lei 15) molto espansivi, socievoli e allegri. È un vero piacere avere a che fare con loro (e infatti d'estate ce li portiamo volentieri al mare).
 
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