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Non pensavo fosse reato

Mi è tornata in mente una lezione incentrata sul copyright in campo musicale a cui assistetti ai tempi dell'università.
L'assistente esordì chiedendoci se secondo noi la pirateria era illegale o meno.
Risposta ovvia.
Poi ci chiese se avevamo mai scaricato da internet musica o film o altro.
Silenzio di tomba.
E fece un parallelismo con la sua generazione.
Disse che ai suoi tempi era assolutamente normale registrare dalla radio su nastro le proprie canzoni preferite e che nessuno aveva mai sollevato questioni relative al copyright o alla violazione della proprietà intellettuale degli artisti.
Mentre oggi (o meglio 10-15 anni fa) la questione è sentitissima.
Secondo lui il nocciolo della questione era la qualità,la somiglianza della registrazione contraffatta all'incisione originale.
Nel caso delle cassette era molto scarsa,soprattutto usando strumenti economici,e destinata a deteriorarsi nel tempo.
Oggi invece è possibile scaricare un file audio esattamente identico per qualità all'originale,conservarlo a vita e diffonderlo a piacimento.

Per tornare al logo Ferrari se io compro un adesivo di scarsa qualità (di quelli che dopo non tanto iniziano a pelarsi lasciando esposta la carta sotto allo strato trasparente) e lo attacco su un prodotto di altrettanto scarsa qualità,come potrebbe essere un vecchio triciclo di plastica rosso sbiadito o una vettura normale,senza offesa per le vetture normali,di fatto non sto creando un falso.
Al massimo una pessima imitazione facilmente riconoscibile.
Più invece sale la qualità del prodotto di base e della contraffazione più il mio operato rischia di infastidire il legittimo proprietario del marchio che si vedrà defraudato.

Ora che ci penso io avevo (nel periodo in cui ero sceso a 78 kg,ora ce l'ha mio padre) una polo rossa di cotone normalissimo a cui avevo attaccato una di quelle toppe col logo Ferrari.
Non era neanche male,poteva essere scambiata benissimo per un prodotto originale perchè era di buona fattura.
Ho tuttora,ma non indosso mai,un'altra polo bordeaux a maniche lunghe che aveva una piccola falla sul torace a sinistra e ci ho attaccato un logo della Lacoste preso a sua volta da una polo originale che avevo ma che si era rovinata.
Dite che rischio la galera?:emoji_fearful:
 
secondo me è più un operazione rimorchio davanti discoteca.

Però anche li devi beccare una "vittima" che non capisca nulla di auto,e fin qui non è difficile,magari un po' brilla,di nuovo fattibile,e che abbia casa libera...
Altrimenti se rimorchi con la finta Ferrari ti serve anche il finto villone con finta piscina:emoji_grin:
 
Non sono mai stato tentato più di tanto dalle griffe contraffatte.

Alcune cose però le prendevo perché mi piacevano, e mi sono rimaste impresse una giacca di Giuseppe Valentino, viola e di ottima fattura, e mi stava benissimo anche perché ai tempi portavo la 44, pesavo sui 58 kg ...

Un altro capo che penso di avere ancora è una camicia che solo dopo averla presa mi sono accorto che avave sui polsini 2 cavallini rampanti, proprio quelli, cuciti in rilievo tono su tono. Nessun riferimento o allusione nel marchio.
 
giacca di Giuseppe Valentino, viola e di ottima fattura, e mi stava benissimo anche perché ai tempi portavo la 44, pesavo sui 58 kg ...

Tipo Joker?
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Mi ricordo una delle prime volte che il mio capo olandese venne a Roma con la moglie, lei rimase stupita di quanto fosse facile, passeggiando per le vie del centro, trovare borse di Gucci, Fendi ecc. a prezzi stracciati.
Le sembrava di aver trovato il paradiso delle griffe!
Beata innocenza olandese! :emoji_laughing:
 
...che poi, sono esattamente i prezzi reali delle originali......

Io fino a qualche anno fa andavo a ritirare gli appendini da una boutique del centro per i miei genitori.
E un paio di volte nelle scatole c'erano delle bolle di accompagnamento coi relativi prezzi all'ingrosso.
Una camicia che al dettaglio veniva venduta a 200 euro costava 19,90.
 
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