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Appena qualche numero di Quattroruote...

Certo che, avendo tempo e ritrovando i nostri disegni di bambini/adolescenti, si potrebbe aprire un topic tipo "Avvistamenti" dal titolo "Piccoli designer"...
 
A me è capitato più di una volta vedendo qualche vettura dalla linea bizzarra di chiedermi se a disegnarla fosse stato un bambino.
Evidentemente ci deve essere qualche designer che gira per gli asili e le scuole elementari e scopiazza le idee direttamente dai quaderni pieni di disegni a colori dei bambini.
 
Io fino alle elementari ero bravo a disegnare.
Poi non so per quale motivo sono diventato scarsissimo.
Ma le auto non ho mai saputo disegnarle,al massimo copiare un modello esistente.
Ma quando si inventa il rischio che venga fuori uno sgorbio è elevatissimo
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Le auto e le moto che disegnavo io (più da adolescente che da bambino: la passione per le auto mi è venuta a quasi 12 anni, prima ero tutto per gli animali, i fumetti e la geografia) non erano mai troppo fantasiose, avevano sempre "le ruote per terra". Insomma, erano perfettamente realizzabili con le tecnologie dell'epoca (basta vedere le due moto che disegnai nel 1984 e che ho postato in questo topic: non erano affatto fantascientifiche).
Per esempio, spesso badavo anche alla praticità e agli spazi interni, tanto che disegnavo delle monivolume quando ancora non avevano preso piede (la prima Espace arrivò dopo, nel 1984).
Quando ero diventato più esperto le disegnavo in scala aiutandomi con un foglio a quadretti. Per esempio: un quadretto = 20 o 25 cm (non ricordo esattamente). E spesso prima stabilivo lunghezza, altezza e passo, e poi iniziavo a disegnare.
Non solo: a volte di un'auto solo disegnata stabilivo i motori (cilindrata e potenza) e a volte ipotizzavo persino la velocità massima!
 
Ultima modifica:
P.s. mi è venuto solo ora un remoto ricordo.
Una volta feci vedere un mio "progetto" a mia madre, e le chiesi se le piacesse.
Lei: non tanto.
Io: perché?
Lei: perché ha il cofano motore troppo lungo, toglie spazio all'abitacolo.

Beh, molto comprensibile il suo punto di vista, visto che aveva 4 figli! :emoji_grin:
 
Aggiungo (abbiate pazienza): le auto squadrate erano ovviamente molto più facili da disegnare, ma non mi piacevano, troppo da bambino piccolo. Bastava avere un righello (a parte le ruote, per le quali serviva un compasso).
Così col tempo e con l'esperienza imparai a fare linee sempre più morbide e arrotondate, senza spigoli.
E tuttora preferisco le linee curve e sinuose.
 
Fu proprio la voglia di progettare auto o moto che mi spinse a iscrivermi a Ingegneria dopo il liceo.
Però, dopo 5 esami del biennio che mi impegnarono abbastanza, persi ogni motivazione. Scoprii che non mi interessava poi così tanto progettare pezzi meccanici, o che perlomeno non valeva la pena fare tanti anni di sacrifici per fare quel tipo di professione. In verità mi interessava più il design dei veicoli, e avrei fatto meglio a iscrivermi all'Istituto di design che all'epoca c'era a Torino.
Comunque, interrotti gli studi di Ingegneria, dopo un annetto di incertezza e tentativi perditempo in altri settori, passai all'Informatica, diventando analista programmatore. E devo dire che progettare sistemi software mi piaceva, almeno nei primi tempi.
 
passai all'Informatica, diventando analista programmatore. E devo dire che progettare sistemi software mi piaceva, almeno nei primi tempi.
All'epoca era il modo più semplice per essere creativi.
Le sfide per far funzionare il tutto erano notevoli.
Oggi io mi diverto ancora, anche se vedo tantissimi obbrobri e se nel 90% del tempo faccio d'altro o semplicemente metto a posto i danni fatti dagli altri.
 
All'epoca era il modo più semplice per essere creativi.
Le sfide per far funzionare il tutto erano notevoli.
Oggi io mi diverto ancora, anche se vedo tantissimi obbrobri e se nel 90% del tempo faccio d'altro o semplicemente metto a posto i danni fatti dagli altri.

Vero, un po' della mia creatività giovanile residua riuscivo a sfogarla persino scrivendo programmi. In particolare, mi piaceva progettare le interfacce utente, renderle più piacevoli da usare possibile.
Bisogna anche tenere conto che in quel periodo (inizio anni 90) l'informatica era in piena espansione, ed era un'ottima opportunità per chi cercava un lavoro stabile e remunerato abbastanza bene. Ci si buttavano anche quelli che non erano tanto portati, che avevano problemi con la matematica e la logica. Io almeno sono sempre stato bravo in matematica, fin dalle elementari, e a Ingegneria avevo dato Analisi I e Il, Geometria, Fisica I e Chimica.
Mio fratello mi aveva preceduto di qualche anno nel settore dell'Informatica, ma lui aveva già scelto con certezza il suo futuro professionale fin dalle superiori (istituto tecnico specifico) e tuttora lavora in quel settore (in una società molto importante e famosa, tra l'altro).
Io invece, a parte qualche programmino per uso personale e per i colleghi, non scrivo più una riga di codice da 13 anni e mezzo.
 
Ieri, venendomi un po' di nostalgia per quando disegnavo le auto, ho visto un po' di strumenti per farlo oggi. Ci sono tool di modellazione 3D che permettono di fare belle cose, con risultati d'effetto, e ci sono tutorial video per imparare a usarli.
Solo che mi frenano due cose:
1) ci vuole del tempo che io non ho;
2) al giorno d'oggi è veramente difficile inventarsi qualcosa di nuovo e originale, qualsiasi auto disegni assomiglierà a qualcosa che già esiste. A meno che non disegni cose altamente improbabili...
 
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