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Siamo settimi : meglio di niente :-)

Stando a quanto si afferma in questo articolo

http://www.businesspeople.it/Storie/Attualita/italia-settima-mondo-qi-medio-117671

noi italiani saremmo a 7mo posto nella graduatoria mondiale relativa al q.i di una nazione.

I primi sei posti parlano orientale

Personalmente ritengo che dedizione e sacrificio permettano a chiunque di raggiungere ottimi risultati.

Ad esempio un mio studente ( media del 9 al liceo ) studia tanto e studia tanto perché vive in un paesello minuscolo dove - purtroppo- non ha amici. Quindi non gli resta che studiare. Magari un ragazzo con un q.i. maggiore che vivesse in una città tentacolare e avesse molti amici e distrazioni, finirebbe col farsi bocciare.
 
Ad esempio un mio studente ( media del 9 al liceo ) studia tanto e studia tanto perché vive in un paesello minuscolo dove - purtroppo- non ha amici. Quindi non gli resta che studiare. Magari un ragazzo con un q.i. maggiore che vivesse in una città tentacolare e avesse molti amici e distrazioni, finirebbe col farsi bocciare
Mah, che chi abita in un paesello non abbia distrazioni, in epoca di social, etc ho parecchie riserve. Che un liceale in città sia impossibilitato a studiare, anche.
Mia figlia ha una media del 9 al classico, ha diverse compagnie amici con cui esce, domani vanno al cinema, vanno ad equitazione o a fare volontariato, etc, altre sue amiche ed amici vanno bene o male indipendentemente dal vivere in città o fuori.
Poi, da quanto vedo, adesso, farsi bocciare, o, meglio, respingere, bisogna proprio strafregarsene della scuola.
 
I voti della scuola di oggi, non sono rappresentativi ne del rendimento ne tanto meno dell'apprendimento ...

Io a mio figlio, e tra un po inizierò anche con le piccole, e dalle scuole medie (ormai da cinque anni quindi) che gli dico che non se ne deve fregare per niente del voto che prende; meglio un 6 con la consapevolezza di aver appreso a sufficienza della materia, che un 8 o un 9 caduto per opera della Spirito Santo.

Regola aurea per i giovani, che è sempre stata valida ma ancora più oggi, studiare per se stessi e non per il voto ... anche se questa regola dovrebbe per prima cosa essere scolpita nelle teste dei genitori ...

Per commentare il tema della discussione ma senza approfondire, sulla validità dei test di valutazione del QI avrei i miei dubbi ... non tutte le "intelligenze" sono uguali, e sono valutabili con gli stessi criteri ...
 
Se si parla di materie umanistiche o di studi fino al diploma imho la dedizione conta molto più del QI.
Forse oltre tale soglia può fare la differenza ma non da solo.
 
Mah, che chi abita in un paesello non abbia distrazioni, in epoca di social, etc ho parecchie riserve. Che un liceale in città sia impossibilitato a studiare, anche.
Mia figlia ha una media del 9 al classico, ha diverse compagnie amici con cui esce, domani vanno al cinema, vanno ad equitazione o a fare volontariato, etc, altre sue amiche ed amici vanno bene o male indipendentemente dal vivere in città o fuori.
Poi, da quanto vedo, adesso, farsi bocciare, o, meglio, respingere, bisogna proprio strafregarsene della scuola.

Concordo. E quello di tua figlia non è certo l'unico esempio di ragazzo/a che, pur avendo una vita sociale molto attiva e diverse attività extra scolastiche, ha un rendimento negli studi molto elevato!
Il primo esempio che mi viene in mente è quello di mio nipote di 17 anni (mi sembra che l'ho già citato diverse volte). Ha sempre avuto voti altissimi, da vero secchione, e qualche anno fa ha partecipato ai campionati nazionali di matematica con un bel piazzamento.
Passa la giornata da solo a studiare? Assolutamente no!
Intanto è un virtuoso della chitarra elettrica (ha 4 chitarre e un basso), suona il violino e il pianoforte, compone musica al computer, realizza videoclip musicali che pubblica su YouTube, va in mountain bike, gioca a ping pong (ha il tavolo a casa), esce spesso con gli amici... e vive a Roma, città direi abbastanza tentacolare!
E, se vedi la sua pagella senza conoscerlo, diresti che è uno che sta sempre chiuso in casa. E invece ha un carattere molto socievole e scherzoso, fa subito amicizia con tutti.

Comunque sicuramente la cosa che conta più di tutte per il rendimento scolastico è l'ambiente familiare, l'esempio e lo sprone dato dai genitori.
Anche la qualità degli insegnanti, ovviamente, ma quello in seconda battuta. Tant'è vero che nella stessa classe ci sono i rendimenti più disparati.
Comunque anch'io ho il sospetto che oggi guadagnare voti altissimi (diciamo la media del 9) sia parecchio più facile rispetto ai nostri tempi. Una volta chi ci riusciva era veramente un fuoriclasse ( ..in classe), una mosca bianca.
 
Per commentare il tema della discussione ma senza approfondire, sulla validità dei test di valutazione del QI avrei i miei dubbi ... non tutte le "intelligenze" sono uguali, e sono valutabili con gli stessi criteri ...

Certo, ci sono diversi tipi di intelligenza, mica una sola.
Avere la capacità logica e di calcolo di un computer, ad esempio, è solo un tipo di intelligenza. Magari ce l'hai, però poi nella vita sociale e affettiva sei un disastro. Chi si vorrebbe sposare con un computer umano?
Non ho letto tutto l'articolo, quindi non so in che tipo di intelligenza si distinguono gli italiani (primi nel mondo occidentale!)
 
Comunque anch'io ho il sospetto che oggi guadagnare voti altissimi (diciamo la media del 9) sia parecchio più facile rispetto ai nostri tempi
Giustamente ora danno tutti i voti, da 1 a 10, quando feci il liceo io, davano al massimo 8. Fatta la tara, in alcuni casi il programma si è notevolmente arricchito, sopratutto nelle scuole più selettive. Si fanno più olimpiadi matematiche, concorsi letterari, progetti scientifici, partecipazione a vita civile, scambi culturali e certificazioni linguistiche etc, insomma, la scuola si aggiorna, ferme restando le basi grammaticali, di cultura classica, matematica e di scienza di base. E l'impegno richiesto aumenta di conseguenza. Nelle prime due settimane di scuola al classico, mia figlia ha già fatto verifiche per grammatica, latino, greco, matematica, scienze, letteratura sul programma da svolgere nelle vacanze, oltre ad una dozzina di libri da leggere.
 
Giustamente ora danno tutti i voti, da 1 a 10, quando feci il liceo io, davano al massimo 8. Fatta la tara, in alcuni casi il programma si è notevolmente arricchito, sopratutto nelle scuole più selettive. Si fanno più olimpiadi matematiche, concorsi letterari, progetti scientifici, partecipazione a vita civile, scambi culturali e certificazioni linguistiche etc, insomma, la scuola si aggiorna, ferme restando le basi grammaticali, di cultura classica, matematica e di scienza di base. E l'impegno richiesto aumenta di conseguenza. Nelle prime due settimane di scuola al classico, mia figlia ha già fatto verifiche per grammatica, latino, greco, matematica, scienze, letteratura sul programma da svolgere nelle vacanze, oltre ad una dozzina di libri da leggere.

Sì, anch'io - pur non avendo figli - ho l'impressione che i ragazzi di oggi abbiano molti più impegni, sia scolastici che extra-scolastici, rispetto ai nostri tempi.
Mi ricordo che, una volta finito di studiare e fatti i compiti, il resto del pomeriggio era tutto libero. E infatti molti passavano molte ore davanti alla tv, o ai videogiochi (perché non c'erano i social).
Forse i voti così alti oggi in fondo se li meritano, se non altro per quanto sono impegnati!
 
Sì, anch'io - pur non avendo figli - ho l'impressione che i ragazzi di oggi abbiano molti più impegni, sia scolastici che extra-scolastici, rispetto ai nostri tempi.
Mi ricordo che, una volta finito di studiare e fatti i compiti, il resto del pomeriggio era tutto libero. E infatti molti passavano molte ore davanti alla tv, o ai videogiochi (perché non c'erano i social).
Forse i voti così alti oggi in fondo se li meritano, se non altro per quanto sono impegnati!
È anche questione di scambi internazionali, con la media dell'8/10, all'epoca meritavi 60/60 alla maturità, non c'era corrispondenza e proporzionalità, perché con 6/10 arrivavi a 36/60.
Adesso con gli anni all'estero e gli atenei stranieri, li penalizzeresti a dare meno, anche perché sono più preparati.
 
Giustamente ora danno tutti i voti, da 1 a 10, quando feci il liceo io, davano al massimo 8.

E il minimo qual era?
Perchè quando ho fatto il liceo io i professori usavano solo i voti dal 4 all'8.
Una cosa sbagliatissima secondo me.
Tarpavano le ali a quelli bravi,tanto che alla maturità i conti non tornavano e i primi della classe che avevano "solo" la media dell'8 in teoria non potevano diplomarsi con 100.
E davano un bel calcio nel sedere a chi era pigro permettendogli di recuperare facilmente un 4,bastava un 7 e uno sforzo di generosità da parte del professore.
Invece un 2 sarebbe stato irrecuperabile.
 
Stando a quanto si afferma in questo articolo

http://www.businesspeople.it/Storie/Attualita/italia-settima-mondo-qi-medio-117671

noi italiani saremmo a 7mo posto nella graduatoria mondiale relativa al q.i di una nazione.

I primi sei posti parlano orientale

Personalmente ritengo che dedizione e sacrificio permettano a chiunque di raggiungere ottimi risultati.

Ad esempio un mio studente ( media del 9 al liceo ) studia tanto e studia tanto perché vive in un paesello minuscolo dove - purtroppo- non ha amici. Quindi non gli resta che studiare. Magari un ragazzo con un q.i. maggiore che vivesse in una città tentacolare e avesse molti amici e distrazioni, finirebbe col farsi bocciare.


( Amara constatazione )
Certo che se quello ( 102 ) e' il voto medio....
....I meglio devono stare almeno intorno a 120
 
È anche questione di scambi internazionali, con la media dell'8/10, all'epoca meritavi 60/60 alla maturità, non c'era corrispondenza e proporzionalità, perché con 6/10 arrivavi a 36/60.
Adesso con gli anni all'estero e gli atenei stranieri, li penalizzeresti a dare meno, anche perché sono più preparati.

Già... non ci avevo pensato!
 
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