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Siamo settimi : meglio di niente :-)

E perché mai? Il voto è conseguenza di una performance, quindi è rappresentativo sua dell'apprendimento, che del rendimento.

In un mondo ideale, nel reale il voto dei professori può essere condizionato da molteplici fattori; dal rendimento medio della classe, dalle pressioni dei genitori (soprattutto alle elementari, almeno per le mie esperienze), e da altri fattori ... ma come ho detto prima meglio non approfondire in questa sede l'argomento


Non mi risultano opere trascendenti sul profitto scolastico, ma impegno e capacità. Sempre, non solo prima degli esami.

cit "... ma come ho detto prima meglio non approfondire in questa sede l'argomento"
 
In un mondo ideale, nel reale il voto dei professori può essere condizionato da molteplici fattori; dal rendimento medio della classe, dalle pressioni dei genitori (soprattutto alle elementari, almeno per le mie esperienze), e da altri fattori ... ma come ho detto prima meglio non approfondire in questa sede l'argomento




cit "... ma come ho detto prima meglio non approfondire in questa sede l'argomento"
Ho capito che non vuoi approfondire, ma affermare senza alcuna argomentazione non ha nessuna validità. Per esperienza i voti si meritano sul campo, mai visto un 6 che meritasse più di un 8.
 
Imho dipende.
Ci sono ragazzi che per sudarsi un 6 devono studiare ore e ore,mentre altri magari sono più portati o bravi a copiare e prendono un 8 senza sforzo.
In quel caso imho vale molto di più il 6.
 
Durante la mia frequentazione delle superiori (1977-1982), ho visto affibbiare dei 2, come voto più basso e dei 9, come più alto (ma assai rari).
Solo una volta un 10.
Ma resto umile..
 
Ho capito che non vuoi approfondire, ma affermare senza alcuna argomentazione non ha nessuna validità. Per esperienza i voti si meritano sul campo, mai visto un 6 che meritasse più di un 8.

Preferisco non argomentare che affrontare argomenti articolati e potenzialmente molto rischiosi.

Posso portare l'esperienza fatta con uno dei miei figli (le altre 2 sono piccole).
Alle elementari nella sua classe c'è stato un livellamento verso l'alto pauroso, range da 8 a 9, assolutamente non confermato alle medie ed sulle superiori. Per inciso mio figlio ancora ora ha dei voti alti anche adesso alle superiori, ma ormai sa che per me il voto è relativo.
Meglio che mi torna a casa con un 6 con la consapevolezza di avere la padronanza della materia, piuttosto che con un 9 non meritato e derivato da dinamiche diverse.

Detto ciò, non avendo altre argomentazioni da esporre in merito, chiudo per mio conto questa parentesi, che tra l'altro è anche un po ot rispetto alla discussione,
 
Durante la mia frequentazione delle superiori (1977-1982), ho visto affibbiare dei 2, come voto più basso e dei 9, come più alto (ma assai rari).
Solo una volta un 10.
Ma resto umile..
Se è per questo io ho preso un 1 in prima liceo per aver passato un compito. 9 e 10 mai visti in 5 anni, 8 al massimo se il compito era perfetto
 
secondo me forse non è utile fare i confronti, io ho finito la scuola a metà degli anni 90 e anche allora era difficile prendere più dell'8, da quanto capisco ora invece si usano un poco tutti i voti, giusto o sbagliato che sia non lo, personalmente soprattutto ai primi anni del corso di studio voti troppo alti per me potrebbero avere in qualcuno l'idea di essere arrivati, mentre voti eccessivamente bassi potrebbero invece tagliare il morale eccessivamente.
Francamente poi da me i 2 o 3 compagni che erano sopra la media a prescindere dal voto la loro bella carriera l'hanno fatto
 
Solo una volta un 10.

Io mi ricordo un 10 alle superiori nella prova teorica di educazione fisica.
Siccome a confronto delle altre materie le pagine da studiare erano poche e gli argomenti semplici.
E siccome non mi piaceva correre e con la professoressa c'era un'antipatia reciproca mi misi d'impegno (che poi bastò mezzo pomeriggio di studio) per prendere quel 10 nella prova teorica.
Così ho campato di rendita nelle prove pratiche per un quadrimestre.
Un compagno di classe invece aveva un fisico della madonna,mi pare che facesse kung fu o jeet kune do (saltava la sbarra del salto in alto semplicemente tirando su le gambe),ma era talmente somaro che doveva faticare perfino lui per recuperare il 2 rimediato nella prova teorica.
 
6 non è la padronanza, ma la sufficienza, sono concetti distanti.

6 è il voto, la padronanza e ben altro ...
A distanza di un mese ho preso 18 a scienze delle costruzioni e 30 a tecnica delle costruzioni. La mia fortuna fu che il prof di tecnica non guardo il libretto prima dell'esame altrimenti difficilmente sarei andato oltre il 20-22.
Ancora ricordo, il tempo che è rimasto a vedere il voto di scienza sul libretto e la sua faccia.
Quando mi chiese il motivo di quel 18, gli ho risposto di non saperlo e che bisognava chiederlo all'altro prof ...

Le valutazioni quantitative non sono mai oggettive, sono anche condizionate da antipatie/simpatie e da preconcetti ...

Ho passato esami, con buoni voti, praricamente senza sostenerli, solo per merito di come ho affrontato le lezioni.
Un altro esame l'ho ripetuto 5 volte pur avendo una preparazione sufficiente, riconosciuta dai miei compagni di corso e da un amico laureato in ing elettrotecnica cui ho chiesto aiuto perché non sapevo più che pesci prendere.

Il problema probabilmente è il mio, ma per me il mondo reale è questo ...

Continuo ? Potrei, ma ho già scritto un post (degno del miglior zinzanbr tra l'altro*) di troppo ...

:emoji_vulcan:

* come al solito con molto affetto zinzanbr :emoji_stuck_out_tongue_winking_eye:
 
Ultima modifica:
Mio padre, quando era insegnante di lettere al liceo, era molto severo e "tirchio" con i voti. Prendere un 8 con lui a un tema di italiano voleva dire essere uno scrittore in erba. Mi ricordo quando davo una sbirciata al suo registro di classe e ai compiti in classe che si portava in casa per correggerli, restavo sbalordito: possibili che siano tutti così capre? Le sufficienze erano la minoranza.
Però poi alla fine dell'anno alzava la media un po' a tutti e praticamente nessuno veniva bocciato o rimandato a causa sua.
Sì, era abbastanza sadico, un professore all'antica, ma anche molto stimato (oltre che temuto) da tutti.
Questo come insegnante, mentre come persona era fin troppo buono!
 
L'altro giorno pensavo al primissimo esame all'università.
Bioetica.
Ero tesissimo,nonostante col senno di poi fosse un corso relativamente abbordabile (anche solo lo spessore di libri e dispense era meno della metà rispetto ad altri).
Potevo prendere 30 ma cascai come un pollo su una domanda facile.
Quando l'esaminatrice (che curiosamente ricordo aveva una mano nuda e all'altra invece portava un guanto) disse "28 le va bene?" l'avrei abbracciata.
Ho telefonato a casa immediatamente e quando ho annunciato il voto che avevo preso (a me hanno sempre detto che sopra il 24 non si rifiuta nulla) mi è stato risposto "Solo?".
Uno dei tanti casi nella mia vita in cui ho avuto la tentazione di scaraventare il telefono sul pavimento invece di chiudere la conversazione.
 
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