<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Jaguar elettrica prende fuoco dopo la ricarica ..... | Page 9 | Il Forum di Quattroruote

Jaguar elettrica prende fuoco dopo la ricarica .....

Anche no, sai... anzi, io mi ritengo uno che i cambiamenti li guarda con molto interesse, e non credo di dover ricordare chi è stato uno dei primi qui sul forum a procurarsi una ibrida già nove anni fa..... e chi mi "segue" da un po' ha anche visto il mio entusiasmo iniziale per la novità trasformarsi abbastanza rapidamente in tiepida soddisfazione, tanto che tre anni dopo, al momento di "downgradare" il SUV l'ipotesi di una seconda ibrida non l'ho manco presa in considerazione, e adesso che mi sto - con moooooolta calma - guardando intorno, la candidata ideale potrebbe essere di nuovo una ibrida, ma solo perchè a quella che sarebbe la mia vera scelta è stato costruito un campo minato intorno. Quindi, dinosauro forse, ma abbastanza a ragion veduta....

Allora diciamo un po' diffidenti:emoji_wink:
 
Si però difficilmente un'auto tradizionale parcheggiata si incendia spontaneamente, di solito le cause sono esterne.
In questo caso penso che il proprietario di quelle vetture fosse poco simpatico a qualcuno dal carattere un po "focoso".
Nel mio caso incendio spontaneo della Espace, nessuna causa esterna. E le volte che ho visto auto bruciate, erano auto che hanno preso fuoco durante la marcia ( non parlo di lamborghini o Ferrari che su alcuni modelli correvano questo rischio).
 
Nel mio caso incendio spontaneo della Espace, nessuna causa esterna. E le volte che ho visto auto bruciate, erano auto che hanno preso fuoco durante la marcia ( non parlo di lamborghini o Ferrari che su alcuni modelli correvano questo rischio).
Nei primissimi anni '80 la 128 a GPL di mio papà prese fuoco almeno un paio di volte, a causa di un tubicino in plastica che, andando prevalentemente a gas, si seccava e si fessurava, provocando un getto di benzina sottile come uno spillo che finiva sul collettore di scarico. In entrambi i casi fu spenta col cappello, ma erano altri tempi, e anche altre auto....

PS: fu a seguito di quell'esperienza che a casa mia negli anni a venire il gas ha trovato posto solo in cucina e nel locale caldaia.....
 
Ribadisco quello che scrissi qualche mese fa e riporto la mia idea sull'elettrico che non è una questione di non essere disposti ai cambiamenti, ma se i cambiamenti sono in meglio ben vengano, ma se sono in peggio come l'auto elettrica ma anche no.

Innanzi tutto il costo di un'auto elettrica (una normale berlina da famiglia, non maxi suv o supercar ...) è ancora troppo elevato per chi campa di uno stipendio normale, un vero lusso di questi tempi anche perché di auto se ne dovrebbero comprarne o averne due, per non avere problemi in caso di emergenza. Probabilmente in futuro con la produzione in grandi numeri i prezzi caleranno ma adesso la situazione è questa, in più forzare a cambiare auto è una produzione di CO2 inutile.


Chi ha un garage può installare una wallbox e ricaricare senza troppi problemi, ma visto che la stragrande maggioranza degli automobilisti lascia l'auto parcheggiata per strada bisognerebbe installare decine di milioni di colonnine, una vera utopia. Oggi le colonnine sono poche, intere zone non ne hanno neanche una e comunque non possono essere utilizzate come parcheggi, appena carica l'auto deve essere spostata anche in piena notte pena multe,

Un altro problema, il maggiore, è rappresentato, oltre che dalla scarsa autonomia (quelle dichiarate sono farlocche, perché testate in condizioni impossibili su strada) dai tempi di ricarica troppo lunghi. Parliamo di ore, quando per un pieno di benzina o gasolio bastano pochi minuti. Le ricariche fast vanno usate con parsimonia perché danneggiano le batterie. Chi lavora non ha tempo da perdere, un lungo viaggio deve essere pianificato al chilometro per non rischiare di rimanere a piedi, e quando arrivi alla tanto agognata colonnina la trovi guasta, occupata o intralciata da un'auto non elettrica che nessun vigile multa.

Rottamare dai 4 ai 4,5 milioni di veicoli leggeri Euro 4/5 significa produrre molta CO2 durante la fase di produzione delle nuove vetture, che andranno a sostituire le vecchie, magari ancora in ottime condizioni. Parliamo di 25.000 kWh consumati in fabbrica per ogni nuova unità e 450.000 litri d’acqua, che porterebbero a consumare 85 milioni di megawatt per la produzione totale, con relativa gigantesca immissione di anidride carbonica in atmosfera e consumo di energia che non avremo (vedi congiunture mondiali sull'energia).

E veniamo al capitolo energia Se tutto il parco circolante fosse elettrico non ci sarebbe abbastanza energia elettrica per ricaricarle tutte e questo è lapalissiano (ENEL stima 100- 110 TWh in più solo per i mezzi leggeri). Fonti rinnovabili? Ben vengano, ma non saranno sufficienti, hanno troppi limiti, tempi di realizzazione decennali e se non tira vento le pale non girano, appena fa buio o è inverno i pannelli fotovoltaici smettono di funzionare, se non piove i bacini idrici si prosciugano e le turbine idroelettriche non producono elettricità. E allora saremmo costretti a ricorrere ai combustibili fossili (carbone) e al nucleare(!) (n.d.r. scritto prima della guerra in Ucraina) E l'aumento di domanda provocherà l'aumento dei prezzi, abc del mercato. E comunque costruire centrali significa investimenti colossali e tempi biblici che poi ricadranno sulle bollette e sulle ricariche - pecunia amissa intus nihil -. E una volta prodotta l'energia dovrà essere trasportata, quindi serviranno nuovi elettrodotti, ma dove si costruiranno, visto che sindaci e cittadini sono pronti a scendere in piazza coi forconi se sentono la parola elettrodotto e il proprio Comune nella stessa frase? E chi li pagherà? Noi ovviamente.

E vogliamo parlare dell'inquinamento provocato dalla produzione delle batterie e dallo smaltimento di quelle esauste? Vero che qualcosa si può recuperare e riciclare, ma ci ritroveremo comunque con rifiuti altamente tossici da smaltire.


E vogliamo parlare dei cambiamenti climatici? Ci sono, c'è poco da dire, ma se Greta e gretini studiassero prima di sputare sentenze saprebbero che i cambiamenti climatici non sono tutti attribuibili all’uomo e soprattutto alle auto. Certo, meno si inquina meglio è ma se quei disinformati, impreparati ed approssimativi di Bruxelles vietassero davvero i motori a benzina e gasolio distruggerebbero l'economia, milioni di posti di lavoro, ed avrebbero recuperato, forse, solo un qualche decimo di punto percentuale di CO2, il paradosso di Zenone è meno paradossale.
 
PS: fu a seguito di quell'esperienza che a casa mia negli anni a venire il gas ha trovato posto solo in cucina e nel locale caldaia.....

Però a voler fare proprio i pignoli è stata la benzina a causare l'incendio.
E' successa anche a me una cosa simile ma prima di installare l'impianto a metano,la prima volta il tubicino della benzina è stato rattoppato.
La seconda cambiato.

Il meccanico che ci ha messo le mani comunque disse che la benzina raramente prende fuoco (nel mio caso più che un getto era come se la benzina venisse nebulizzata verso l'alto quindi non andava a cadere su parti roventi del motore) mentre l'olio molto più facilmente.
Però le perdite d'olio sono estremamente comuni quindi mi ha sempre lasciato perplesso la sua affermazione.
 
Ribadisco quello che scrissi qualche mese fa e riporto la mia idea sull'elettrico che non è una questione di non essere disposti ai cambiamenti, ma se i cambiamenti sono in meglio ben vengano, ma se sono in peggio come l'auto elettrica ma anche no.

Innanzi tutto il costo di un'auto elettrica (una normale berlina da famiglia, non maxi suv o supercar ...) è ancora troppo elevato per chi campa di uno stipendio normale, un vero lusso di questi tempi anche perché di auto se ne dovrebbero comprarne o averne due, per non avere problemi in caso di emergenza. Probabilmente in futuro con la produzione in grandi numeri i prezzi caleranno ma adesso la situazione è questa, in più forzare a cambiare auto è una produzione di CO2 inutile.


Chi ha un garage può installare una wallbox e ricaricare senza troppi problemi, ma visto che la stragrande maggioranza degli automobilisti lascia l'auto parcheggiata per strada bisognerebbe installare decine di milioni di colonnine, una vera utopia. Oggi le colonnine sono poche, intere zone non ne hanno neanche una e comunque non possono essere utilizzate come parcheggi, appena carica l'auto deve essere spostata anche in piena notte pena multe,

Un altro problema, il maggiore, è rappresentato, oltre che dalla scarsa autonomia (quelle dichiarate sono farlocche, perché testate in condizioni impossibili su strada) dai tempi di ricarica troppo lunghi. Parliamo di ore, quando per un pieno di benzina o gasolio bastano pochi minuti. Le ricariche fast vanno usate con parsimonia perché danneggiano le batterie. Chi lavora non ha tempo da perdere, un lungo viaggio deve essere pianificato al chilometro per non rischiare di rimanere a piedi, e quando arrivi alla tanto agognata colonnina la trovi guasta, occupata o intralciata da un'auto non elettrica che nessun vigile multa.

Rottamare dai 4 ai 4,5 milioni di veicoli leggeri Euro 4/5 significa produrre molta CO2 durante la fase di produzione delle nuove vetture, che andranno a sostituire le vecchie, magari ancora in ottime condizioni. Parliamo di 25.000 kWh consumati in fabbrica per ogni nuova unità e 450.000 litri d’acqua, che porterebbero a consumare 85 milioni di megawatt per la produzione totale, con relativa gigantesca immissione di anidride carbonica in atmosfera e consumo di energia che non avremo (vedi congiunture mondiali sull'energia).

E veniamo al capitolo energia Se tutto il parco circolante fosse elettrico non ci sarebbe abbastanza energia elettrica per ricaricarle tutte e questo è lapalissiano (ENEL stima 100- 110 TWh in più solo per i mezzi leggeri). Fonti rinnovabili? Ben vengano, ma non saranno sufficienti, hanno troppi limiti, tempi di realizzazione decennali e se non tira vento le pale non girano, appena fa buio o è inverno i pannelli fotovoltaici smettono di funzionare, se non piove i bacini idrici si prosciugano e le turbine idroelettriche non producono elettricità. E allora saremmo costretti a ricorrere ai combustibili fossili (carbone) e al nucleare(!) (n.d.r. scritto prima della guerra in Ucraina) E l'aumento di domanda provocherà l'aumento dei prezzi, abc del mercato. E comunque costruire centrali significa investimenti colossali e tempi biblici che poi ricadranno sulle bollette e sulle ricariche - pecunia amissa intus nihil -. E una volta prodotta l'energia dovrà essere trasportata, quindi serviranno nuovi elettrodotti, ma dove si costruiranno, visto che sindaci e cittadini sono pronti a scendere in piazza coi forconi se sentono la parola elettrodotto e il proprio Comune nella stessa frase? E chi li pagherà? Noi ovviamente.

E vogliamo parlare dell'inquinamento provocato dalla produzione delle batterie e dallo smaltimento di quelle esauste? Vero che qualcosa si può recuperare e riciclare, ma ci ritroveremo comunque con rifiuti altamente tossici da smaltire.


E vogliamo parlare dei cambiamenti climatici? Ci sono, c'è poco da dire, ma se Greta e gretini studiassero prima di sputare sentenze saprebbero che i cambiamenti climatici non sono tutti attribuibili all’uomo e soprattutto alle auto. Certo, meno si inquina meglio è ma se quei disinformati, impreparati ed approssimativi di Bruxelles vietassero davvero i motori a benzina e gasolio distruggerebbero l'economia, milioni di posti di lavoro, ed avrebbero recuperato, forse, solo un qualche decimo di punto percentuale di CO2, il paradosso di Zenone è meno paradossale.

A mio modesto avviso continui a calare il futuro sulle basi del presente, è come se con quello che avevano nel 1920 avessero analizzato come poteva essere poi la mobilità nel dopoguerra per concludere che era meglio continuare ad andare con il calesse.
Con la differenza che allora i cambiamenti erano motivati da una spinta alla crescita mentre ora i cambiamenti sono richiesti per tutta una serie di problematiche che abbiamo e avremo, e non è solo una questione di inquinamento ma le questioni sono molteplici e se non affrontate, perché a me sembra sempre che nei legittimi ragionamenti dei contrari alla transazione manca sempre un discorso alternativo, porteranno a condizioni climatiche ma anche sociali che graveranno probabilmente su chi ora ha dai 50 anni in sotto.
 
come dire che è la pistola che ha sparato, senza citare chi ha tirato il grilletto.... :p

Non so se sia una regola e soprattutto se possa valere per vetture degli anni 80 e vetture di fine anni 90 o successive,però io mi sono fatto l'idea che purtroppo il risparmio sui materiali porta a inconvenienti simili.
E mi rode veramente dire che la mia Y ha materiali più economici della Citroen di mio padre,che è infinitamente peggiore per molti altri motivi però tubi e parti in plastica sono più durevoli pur avendo ricevuto un trattamento molto peggiore,anche solo per l'esposizione al sole e al freddo.
Mi sono sempre chiesto se ne valga davvero la pena.
Capisco che risparmiare anche solo qualche migliaio di lire su centinaia di migliaia di vetture prodotte vuol dire tanti soldi.
Però un guasto per un componente che se fosse costato qualche centesimo in più sarebbe durato più dell'auto fa perdere veramente le speranze all'acquirente e lo convince che l'auto è stata fatta al risparmio indirizzandolo altrove per il futuro.
 
non escludo che sia cosi, e la cosa mi preoccupa perchè quindi non avremo risolto i problemi che abbiamo

Io invece ne sono sicuro e ci ho messo già una pietra sopra.
Motivo ? Soldi. Solo per citarne alcune : nazioni come India (ancora oggi ben 350 milioni di abitanti non hanno accesso alla rete elettrica e quelli che ce l'hanno è intermittente), tutto il centro-nord Africa, tutta la fascia medio-orientale dalla Siria alla Mongolia, e ci metterei gran parte della Russia. 25-30 anni non bastano neanche per progettare e costruire tutte le fonti energetiche che gli servono, e questo se hai già i soldi ma se non li hai... ciao... Figuriamoci poi se devono essere solo rinnovabili. Non ce la fanno manco gli stati che "governano" il mondo figuriamoci questi.
La storia con la globalizzazione era già scritta da tempo ancor prima di sta rivoluzione, dopo questa ancor peggio.
 
Io invece ne sono sicuro e ci ho messo già una pietra sopra.
Motivo ? Soldi. Solo per citarne alcune : nazioni come India (ancora oggi ben 350 milioni di abitanti non hanno accesso alla rete elettrica e quelli che ce l'hanno è intermittente), tutto il centro-nord Africa, tutta la fascia medio-orientale dalla Siria alla Mongolia, e ci metterei gran parte della Russia. 25-30 anni non bastano neanche per progettare e costruire tutte le fonti energetiche che gli servono, e questo se hai già i soldi ma se non li hai... ciao... Figuriamoci poi se devono essere solo rinnovabili. Non ce la fanno manco gli stati che "governano" il mondo figuriamoci questi.
La storia con la globalizzazione era già scritta da tempo ancor prima di sta rivoluzione, dopo questa ancor peggio.

Ma io l'ho detto altre volte, io non vedo un mondo con qualche miliardo , perché i numeri sono quelli , che si muove come ci muoviamo noi ora ognuno con la sua bella macchinina , poi se è a benzina gpl o elettrica cambia poco perché l'energia non è che la crei dal nulla.
 
Chi ha un garage può installare una wallbox e ricaricare senza troppi problemi.

Un appunto su questa... ma anche no.
Lo puoi fare senza troppi problemi perchè su da per scontato che l'energia elettrica che hai nel box è collegata al contatore di casa ma spesso non è così.
La corrente è sotto un contatore dei servizi del complesso e non ti ci puoi attaccare. Quindi ? Riunione condominiale ed aver il permesso di scavare o peggio tirare canaline esterne o qualche altro escamotage, oltre che devi avere un bel pò di soldi perchè se speri che ce li mettano gli altri...
Dico così perchè è successo ad un conoscente, che a lui andava relativamente facile perchè c'era poco da lavorare... 3500,00 euro ad opera finita esclusa wallbox.
 
a me sembra sempre che nei legittimi ragionamenti dei contrari alla transazione manca sempre un discorso alternativo...
Forse potrebbe anche non esserci un discorso di pari livello di quello da sostituire. Piccoli esempi, io ho in casa 2 termometri al mercurio, bandito, e 3 digitali pagarti non poco. Quelli al mercurio dicono entrambi sempre la stessa cosa i 3 digitali generalmente uno diverso dall'altro. Infatti in ospedale usano il... mercurio.
Per un discorso di plastica McDonald ha eliminato le cannucce sostituendole con quelle di cartone. Lodevole ma... bevo dal bicchiere piuttosto perchè ti lasciano il sapore della carta in bocca.
 
a me sembra sempre che nei legittimi ragionamenti dei contrari alla transazione manca sempre un discorso alternativo,
Il discorso alternativo c'è, o per lo meno c'è chi le proposte le ha fatte: puntare il grosso degli investimenti sulla produzione di energia pulita, anche ricorrendo al "diavolo" nucleare, e cercare di ottimizzare l'utilizzo dell'energia, lavorando sul risparmio, sull'efficienza dei processi produttivi, e - ad esempio - scoraggiando l'andirivieni di navi supercargo cariche di ciarpame che potrebbe essere prodotto in loco ( spesso non essere prodotto per niente...). Sono solo alcuni esempi, ma credo che ognuno di noi ne troverebbe tanti altri in tutti i settori economici, verosimilmente più efficaci rispetto al bagno di sangue e non solo che sarà la conversione di centinaia di milioni di auto in altrettante a pile. IMHO, come sempre.
 
Un appunto su questa... ma anche no.
Lo puoi fare senza troppi problemi perchè su da per scontato che l'energia elettrica che hai nel box è collegata al contatore di casa ma spesso non è così.
La corrente è sotto un contatore dei servizi del complesso e non ti ci puoi attaccare. Quindi ? Riunione condominiale ed aver il permesso di scavare o peggio tirare canaline esterne o qualche altro escamotage, oltre che devi avere un bel pò di soldi perchè se speri che ce li mettano gli altri...
Dico così perchè è successo ad un conoscente, che a lui andava relativamente facile perchè c'era poco da lavorare... 3500,00 euro ad opera finita esclusa wallbox.
Perdonami, ma si è fatto fregare. Ho portato la corrente dal mio contatore al box passando per le zone comuni. L'amministratore ha voluto vedere il progetto dell'elettricista e ha dato l'ok. Tuffo il lavoro, senza wallbox perché inutile mi è costata sotto i 500 euro ( materiali inclusi).
 
Perdonami, ma si è fatto fregare. Ho portato la corrente dal mio contatore al box passando per le zone comuni. L'amministratore ha voluto vedere il progetto dell'elettricista e ha dato l'ok. Tuffo il lavoro, senza wallbox perché inutile mi è costata sotto i 500 euro ( materiali inclusi).
Prima di esprimere un giudizio cosi perentorio bisognerebbe vedere la posizione del garage rispetto al tuo appartamento e, soprattutto, la posizione dei contatori rispetto al garage. (Ci sono un sacco di condominii che hanno gli ingressi e relativi contatori dal lato opposto dei garage)
Inoltre ci sono condomini con 6/8 appartamenti e condomini con centinaia di appartamenti dove spesso il garage non è sotto il proprio appartamento. Inoltre, nei grandi condomini, si potrebbero verificare decine di richieste di allacciamenti con decine di cavi "volanti" e a quel punto nessun amministratore, che meriti tale appellativo, ti darebbe l'autorizzazione a realizzarli "a vista". Quindi ....., prima di dire che l'hanno fregato, bisognerebbe conoscere la realtà.
Per finire c'è anche l'aspetto elettrotecnico, ovvero, il tipo di batteria e relativo voltaggio e sopratutto se hai un contratto a 6/7 kwh dall'Enel con Wallbox, in modo da poter dimensionare i cavi per l'amperaggio. Tu ovviamente sai che con l'aumentare della distanza dal contatore aumenta la caduta di tensione e di conseguenza devi aumentare la sezione dei cavi. Insomma molte possono essere le differenze fra il tuo allacciamento e quello da 3500 euro in questione.
 
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