<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> benedette cinture | Page 4 | Il Forum di Quattroruote

benedette cinture

Quella non è manco una curva. Guardate quelle della zona San Menaio - Peschici. Robetta che se superi i 40 orari , fai un salto di 30 metri e finisci in mare.
 
Ma cosa vuol dire saper fare le curve per la maggior parte degli automobilisti ? Se non c'è nessuno che ti insegna, ma non mi riferisco al papà o al cugino piu grande, ma ad un professionista che ti trasmette le nozioni tutto è sull'improvvisazione e sull'autoconvinzione che vada bene come su fa.

Io non ho mai preso lezioni da un professionista. Però fin da quando ho preso la patente ho sempre avuto passione per la guida e predilezione per le curve (i rettilinei mi hanno sempre annoiato).
È chiaro che si migliora con l'esperienza e con il passare degli anni, si impara a essere sempre di più un tutt'uno con il mezzo che si guida, ad acquisire la famosa "padronanza" del mezzo: fai fare all'auto quello che vuoi tu.
E la conseguenza è che se capita una situazione di emergenza - possono sempre capitare, quando meno te lo aspetti - sei in grado di reagire nel modo migliore possibile, mantenendo sangue freddo e lucidità.

E l'esperienza "sul campo" insegna anche a saper valutare velocemente il grado di aderenza della strada (e in questo l'esperienza della moto è fondamentale, ti dà una sensibilità e una capacità di valutazione visiva che di solito la guida solo dell'auto difficilmente può dare) e anche il saper capire in breve tempo il comportamento di un'auto (sono tutte diverse l'una dall'altra, e la guida va adattata caso per caso - per esempio con la Mx-5 con i controlli disattivati devi saper controsterzare in determinate situazioni, specie se l'aderenza è scarsa - provato personalmente sul bagnato - mentre con una trazione anteriore non serve affatto).

Ovviamente parlo di guida su strada mantenendo sufficienti margini di sicurezza (che è la prima cosa), non di guida al limite in pista.
 
Ultima modifica:
Io non ho mai preso lezioni da un professionista. Però fin da quando ho preso la patente ho sempre avuto passione per la guida e predilezione per le curve (i rettilinei mi hanno sempre annoiato).
È chiaro che si migliora con l'esperienza e con il passare degli anni, si impara a essere sempre di più un tutt'uno con il mezzo che si guida, ad acquisire la famosa "padronanza".
E l'esperienza "sul campo" insegna anche a saper valutare velocemente il grado di aderenza della strada (e in questo l'esperienza della moto è fondamentale, ti dà una sensibilità e una capacità di valutazione visiva che di solito la guida solo dell'auto difficilmente può dare) e anche il saper capire in breve tempo il comportamento di un'auto (sono tutte diverse l'una dall'altra, e la guida va adattata caso per caso - per esempio con la Mx-5 con i controlli disattivati devi saper controsterzare in determinate situazioni, specie se l'aderenza è scarsa - provato personalmente sul bagnato - mentre con una trazione anteriore non serve affatto).

Ovviamente parlo di guida su strada mantenendo sufficienti margini di sicurezza (che è la prima cosa), non di guida al limite in pista.
Credo che la quasi totalità degli automobilisti non sappia cosa sia il punto di corda di una curva. Ma se non si va (troppo) oltre i limiti difficilmente si hanno problemi.
 
Credo che la quasi totalità degli automobilisti non sappia cosa sia il punto di corda di una curva. Ma se non si va (troppo) oltre i limiti difficilmente si hanno problemi.

Il punto di corda? Figurati, non sanno neanche le basi!
Se non hai un minimo di passione, l'unica cosa che sai è che quando arriva una curva bisogna rallentare e girare il volante. Punto.
Poi arriva il momento della difficoltà, quando meno te lo aspetti, ed ecco il patatrac.
Dalle mie parti ne ho viste parecchie di auto capottate sul ciglio della strada. E spesso ci scappa il morto.
 
Io non ho mai preso lezioni da un professionista. Però fin da quando ho preso la patente ho sempre avuto passione per la guida e predilezione per le curve (i rettilinei mi hanno sempre annoiato).
È chiaro che si migliora con l'esperienza e con il passare degli anni, si impara a essere sempre di più un tutt'uno con il mezzo che si guida, ad acquisire la famosa "padronanza" del mezzo: fai fare all'auto quello che vuoi tu.
E la conseguenza è che se capita una situazione di emergenza - possono sempre capitare, quando meno te lo aspetti - sei in grado di reagire nel modo migliore possibile, mantenendo sangue freddo e lucidità.

E l'esperienza "sul campo" insegna anche a saper valutare velocemente il grado di aderenza della strada (e in questo l'esperienza della moto è fondamentale, ti dà una sensibilità e una capacità di valutazione visiva che di solito la guida solo dell'auto difficilmente può dare) e anche il saper capire in breve tempo il comportamento di un'auto (sono tutte diverse l'una dall'altra, e la guida va adattata caso per caso - per esempio con la Mx-5 con i controlli disattivati devi saper controsterzare in determinate situazioni, specie se l'aderenza è scarsa - provato personalmente sul bagnato - mentre con una trazione anteriore non serve affatto).

Ovviamente parlo di guida su strada mantenendo sufficienti margini di sicurezza (che è la prima cosa), non di guida al limite in pista.

Io ho un altro approccio, e parlo in generale, se non si fa istruzione su di una materia credo che difficilmente si possa avere un pieno controllo della situazione, poi non metto in dubbio che con la frequenza si possa migliorare e che ci siano casi ,come il tuo , che la passione è l'esperienza, e anche dopo naturali , possono fer raggiungere un grado di preparazione ma sono rare. Come scritto altre volte e del tutto personalmente non mi capacito come si spendano soldi e soldi per le vetture e neanche 1 euro per fare un corso di guida , che poi è anche una cosa piacevole.
 
Per me,premesso che io sono un guidatore medio e che ritengo utilissimi i corsi di guida tenuti da istruttori professionisti (che senza togliere nulla agli istruttori della scuola guida fanno un mestiere completamente diverso),o si impara o non si impara.
Ci sono persone che,per passione o anche solo perchè portati ad approfondire e migliorare per propria natura,si applicano per fare meglio.
Che non significa necessariamente diventare piloti ma raggiungere un livello di preparazione e abilità maggiore negli anni.
E altre che invece imparano in una maniera e avessero anche il Papa sul sedile del passeggero che nomina tutti i santi del paradiso per quanto guidano male continuano a fare a modo loro.
Un'altra cattiva abitudine che o si impara subito o non si impara proprio imho è quella di guardare lontano e soprattutto non aspettare l'ultimo momento per frenare.
Da passeggero in alcuni casi me la sono veramente fatta sotto.
Una volta ho avuto paura che ci ribaltassimo.
Rettilineo,massima visibilità,niente auto nell'altra corsia e un leprotto che aveva deciso di fermarsi proprio in mezzo alla strada.
Il guidatore evidentemente pensava che si spostasse perchè non ha alzato il piede dal gas.
Ha frenato e sterzato contemporaneamente all'ultimo momento,una manovra veramente idiota se si considera che l'ostacolo l'aveva visto già quando era a 200 metri quindi avrebbe avuto tutto il tempo di frenare prima e lo spazio a destra per evitarlo.
Sarebbe stato un modo davvero stupido per andare all'altro mondo.
 
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Io ho un altro approccio, e parlo in generale, se non si fa istruzione su di una materia credo che difficilmente si possa avere un pieno controllo della situazione, poi non metto in dubbio che con la frequenza si possa migliorare e che ci siano casi ,come il tuo , che la passione è l'esperienza, e anche dopo naturali , possono fer raggiungere un grado di preparazione ma sono rare. Come scritto altre volte e del tutto personalmente non mi capacito come si spendano soldi e soldi per le vetture e neanche 1 euro per fare un corso di guida , che poi è anche una cosa piacevole.

Sì, ottimi i corsi di guida veloce (o sicura)... peccato però che si possono fare solo in pista.
Strada e pista sono due campi completamente diversi. Troppe le differenze.
Anche il comportamento di un'auto in genere è diverso se la porti in pista o su una strada di montagna.
Anche il grado di aderenza è nettamente diverso: elevatissimo e piuttosto costante in pista, molto variabile e mai molto elevato su strada.
Due campi di gioco parecchio diversi (a prescindere dal fatto che in pista hai tutta la carreggiata a disposizione, che non ci sono incroci né imprevisti, ecc.)

A ogni modo, non basta fare il corso e finita lì. Serve anche continuare a fare pratica in modo abbastanza continuativo, altrimenti tutti gli insegnamenti te li scordi.
La pratica è tutto.
 
Sì, ottimi i corsi di guida veloce (o sicura)... peccato però che si possono fare solo in pista.
Strada e pista sono due campi completamente diversi. Troppe le differenze.
Anche il comportamento di un'auto in genere è diverso se la porti in pista o su una strada di montagna.
Anche il grado di aderenza è nettamente diverso: elevatissimo e piuttosto costante in pista, molto variabile e mai molto elevato su strada.
Due campi di gioco parecchio diversi (a prescindere dal fatto che in pista hai tutta la carreggiata a disposizione, che non ci sono incroci né imprevisti, ecc.)

A ogni modo, non basta fare il corso e finita lì. Serve anche continuare a fare pratica in modo abbastanza continuativo, altrimenti tutti gli insegnamenti te li scordi.
La pratica è tutto.

Io sono del idea che le tecniche di guida sicura si sovrappongono a quelle di guida sportiva , sono intrinseche una all'altra, ma un corso di guida sicura in primis rende consapevoli che forse è l'aspetto che manca nella maggior parte dei guidatori , e purtroppo a mio parere senza consapevolezza l'esperienza diventa fuorviante perché ti da una falsa idea di controllo della situazione. I giovani hanno nella spavalderia della giovinezza una dei maggiori pericoli viceversa le persone più matura l'hanno nell dell'esperienza che li aiuta in qualsiasi condizione, ma se non hai mai avuto ad esempio modo di capire il sottosterzo o il sovrasterzo e di capire come si previene o come reagire quando si innescano non so poi la volta che ti capita che farai.
 
Per me,premesso che io sono un guidatore medio e che ritengo utilissimi i corsi di guida tenuti da istruttori professionisti (che senza togliere nulla agli istruttori della scuola guida fanno un mestiere completamente diverso),o si impara o non si impara.
Ci sono persone che,per passione o anche solo perchè portati ad approfondire e migliorare per propria natura,si applicano per fare meglio.
Che non significa necessariamente diventare piloti ma raggiungere un livello di preparazione e abilità maggiore negli anni.
E altre che invece imparano in una maniera e avessero anche il Papa sul sedile del passeggero che nomina tutti i santi del paradiso per quanto guidano male continuano a fare a modo loro.
Un'altra cattiva abitudine che o si impara subito o non si impara proprio imho è quella di guardare lontano e soprattutto non aspettare l'ultimo momento per frenare.
Da passeggero in alcuni casi me la sono veramente fatta sotto.
Una volta ho avuto paura che ci ribaltassimo.
Rettilineo,massima visibilità,niente auto nell'altra corsia e un leprotto che aveva deciso di fermarsi proprio in mezzo alla strada.
Il guidatore evidentemente pensava che si spostasse perchè non ha alzato il piede dal gas.
Ha frenato e sterzato contemporaneamente all'ultimo momento,una manovra veramente idiota se si considera che l'ostacolo l'aveva visto già quando era a 200 metri quindi avrebbe avuto tutto il tempo di frenare prima e lo spazio a destra per evitarlo.
Sarebbe stato un modo davvero stupido per andare all'altro mondo.

Bravo. Approvo tutto quello che hai scritto.
Sottolineo l'importanza di saper guardare lontano, e anche di saper guardare nel punto giusto, quando si guida.
Quando ero motociclista, si usava dire che, quando ci sono le curve, la moto va dove va lo sguardo. E sperimentavo che è proprio così.
Magari con l'auto non è proprio come con la moto, ma puntare lo sguardo sul punto di corda aiuta molto in ingresso di curva. E in generale, aiuta guardare il più lontano possibile.
È proprio questo il motivo per cui guidare di notte su una strada tortuosa è più difficile, anche se hai i fari a LED.
 
Io sono del idea che le tecniche di guida sicura si sovrappongono a quelle di guida sportiva , sono intrinseche una all'altra, ma un corso di guida sicura in primis rende consapevoli che forse è l'aspetto che manca nella maggior parte dei guidatori , e purtroppo a mio parere senza consapevolezza l'esperienza diventa fuorviante perché ti da una falsa idea di controllo della situazione. I giovani hanno nella spavalderia della giovinezza una dei maggiori pericoli viceversa le persone più matura l'hanno nell dell'esperienza che li aiuta in qualsiasi condizione, ma se non hai mai avuto ad esempio modo di capire il sottosterzo o il sovrasterzo e di capire come si previene o come reagire quando si innescano non so poi la volta che ti capita che farai.

Sì, per me tecniche di guida sicura e guida sportiva si possono sovrapporre, perché imparare ad andare più veloce in curva vuol dire anche essere più sicuri quando si guida normalmente.
Per esempio, se una data curva riesci a percorrerla a 100 all'ora senza problemi, a 80 la puoi fare quasi "a occhi chiusi" (non letteralmente!)

Per quanto riguarda l'esperienza, si sa che i giovani entusiasti sono quelli che rischiano di più, e io stesso ho rischiato qualche volta quando ero giovanissimo e mi sentivo un pilota. Con il tempo, insieme all'esperienza pratica, ho acquisito il senso del limite e del pericolo da tenere ben lontano.

Quando avevo sui 20 anni, una volta con la mia A112 mi ingarellai con uno che aveva una 127 Sport sul tratto dell'Appia tra Genzano e Velletri (non so se l'hai mai fatta, è piena di curve).
Già l'A112 non era il massimo della stabilità come auto, poi la mia aveva pure ammortizzatori scarichi e gomme molto usurate.
Risultato: su una curva persi completamente il controllo e andai in testacoda.
Mi andò molto bene, perché mi fermai a pochi centimetri da un muro.
Avevo rischiato grosso, ma imparai la lezione. Mi resi conto che non ero quel gran pilota che credevo di essere, e inoltre feci cambiare subito gomme e ammortizzatori!

Sono passati 35 anni da allora, ma le sensazioni provate durante quel testacoda sono ancora vive in me.
Senza esperienza e con tanto entusiasmo giovanile si rischia tantissimo.
 
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In questo momento ho una nipote in P.S.per un frontale ed ancora non abbiamo conferma stia completamente bene anche se è uscita dall'auto con le sue gambe. Senza cinture non sarebbe scesa.

non sappiamo ancora bene cosa sia successo perché c'è una curva e pure un incrocio ...

Comunque con le auto di oggi è molto più semplice "fare una curva" ed al limite l'ESP aiuta ma ... non può tutto.
Basta guardare i test video di stabilità: già ad ottanta auto in perfetta efficienza richiedono attenzioni di guida non più intuitive.
Io da ventenne, arrivato sparato ad una curva a 90° e marcia troppo alta, me la son cavata perché sapevo di non dover per nessun motivo togliere il piede dal gas. Ho fatto una scodata dipo film ammericani anni '70 e nemmeno un graffio alla carrozzeria.

Ma vale anche oggi: anni fa cercando di capire qual era il problema con le gomme posteriori della Fabia (mi era partita due volte all'improvviso) cercavo di essere aggressivo nelle rotonde ma niente. E' invece bastato andare in rilascio e l'ESP s'è scatenato. Ovviamente ho poi buttato le gomme anche se seminuove.
 
feci cambiare subito gomme e ammortizzatori!
Successe l'opposto a me. Feci cambiare i Boge a gas con quelli idropneumatici della hf turbo integrale ed anche le gomme, rischiando di prendere il primo cordolo per assenza di sottosterzo. Idem con la moto, montai i bimescola e profilo variabile e mi trovai alla corda troppo presto. È quello che succede quando migliori improvvisamente gli organ8 di tenuta.
 
I controlli (ESP e ABS in primis) fanno tantissimo per la sicurezza. Me ne sono reso conto disattivandoli sulla MX-5 sul bagnato accelerando decisamente in uscita di curva (stile kamikaze).
Sì è praticamente imbizzarrita.
Con o senza controlli, sembra che si tratti di due auto diverse: facilissima e sicura nel primo caso, da pilota esperto e con il pelo sullo stomaco nel secondo caso (confesso che un po' me la sono fatta sotto).
E allora i controlli li tengo sempre attivi.
Con la Mazda 3 invece non ho mai provato a disattivarli, perché non è proprio il tipo di auto che ti invoglia a vedere che succede se perdi aderenza!
 
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