Ho letto ora l'articolo di Quattroruote web, abbastanza interessante, per esempio qui:
"A questo va aggiunto il fatto che il carburante stivato nelle cisterne degli impianti non è presente nelle cisterne, come ha sostenuto qualcuno, da un mese e più, da quando cioè poteva anche essere stato pagato a prezzi molto più bassi di quelli attuali: il rifornimento avviene in media ogni quattro giorni, due per gli impianti con erogato più elevato, fino a sette per quelli che lavorano di meno. Le differenze tra il prezzo pagato dal gestore e quello richiesto al cliente si misurano quindi nell’arco di pochi giorni, non di settimane o di mesi."
Qui:
"Il gestore di un impianto", spiega Moreno Parin, coordinatore dei Gestori carburanti di Treviso ed esperto del mercato, "ha un margine medio di 3,5 centesimi di euro al litro di carburante; significa che, su un rifornimento di 50 euro, nelle sue tasche restano dai 75 ai 90 centesimi lordi, dai quali bisogna detrarre le tasse e 30 centesimi di commissioni, per il pagamento con carta di credito, cosa che ormai avviene nel 70% dei casi"
E qui:
"...........bisogna aggiungere l’accisa per definire l’importo sul quale si calcola l’Iva al 22%, arrivando infine al prezzo alla pompa". Per inciso, in questo modo si paga una tassa (l’Iva) anche su una tassa (l’accisa), secondo una consolidata assurdità del sistema fiscale italiano....."
"A questo va aggiunto il fatto che il carburante stivato nelle cisterne degli impianti non è presente nelle cisterne, come ha sostenuto qualcuno, da un mese e più, da quando cioè poteva anche essere stato pagato a prezzi molto più bassi di quelli attuali: il rifornimento avviene in media ogni quattro giorni, due per gli impianti con erogato più elevato, fino a sette per quelli che lavorano di meno. Le differenze tra il prezzo pagato dal gestore e quello richiesto al cliente si misurano quindi nell’arco di pochi giorni, non di settimane o di mesi."
Qui:
"Il gestore di un impianto", spiega Moreno Parin, coordinatore dei Gestori carburanti di Treviso ed esperto del mercato, "ha un margine medio di 3,5 centesimi di euro al litro di carburante; significa che, su un rifornimento di 50 euro, nelle sue tasche restano dai 75 ai 90 centesimi lordi, dai quali bisogna detrarre le tasse e 30 centesimi di commissioni, per il pagamento con carta di credito, cosa che ormai avviene nel 70% dei casi"
E qui:
"...........bisogna aggiungere l’accisa per definire l’importo sul quale si calcola l’Iva al 22%, arrivando infine al prezzo alla pompa". Per inciso, in questo modo si paga una tassa (l’Iva) anche su una tassa (l’accisa), secondo una consolidata assurdità del sistema fiscale italiano....."