U2511
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Secondo me, almeno in parte sì. Occhio che le "manovre commerciali" possono essere poste in atto lungo tutta la filiera: trader, raffinerie, distribuzione.Detto in altri termini, a tuo avviso l'incremento dei prezzi è dovuto in parte all'aumento del costo del petrolio ma soprattutto alle speculazioni messe in atto dai distributori? I quali, data l'instabilità del momento, hanno colto l'occasione per aumentare i prezzi alla colonnina?
C'è anche un altro problema di cui tener conto, ovvero la gestione delle scorte presso i distributori. Metti che un benzinaio abbia le cisterne piene e pagate a 100, se dovesse riempirle di nuovo pagherebbe mettiamo 120, lui non può venderle la scorta pagata 100 come se il suo prezzo di acquisto fosse fermo a 100, perché poi deve rifornirsi a 120 e magari corre il rsichio che la fiammata speculativa si spenga e che si trovi un carico a 120 invendibile se non in perdita. Ovviamente questo vale soprattutto per i benzinai con minor giro di vendite