<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> Aumento dell'usato in pochi mesi....ma è cosi in tutta italia? | Page 2 | Il Forum di Quattroruote

Aumento dell'usato in pochi mesi....ma è cosi in tutta italia?

Ora, con il paravento della crisi, è facile chiudere e razionalizzare la produzione dove costa meno, con buona pace dei sindacati, che più che protestare non possono fare.
In realtà gli impianti si sono già spostati dove il costo del lavoro è più basso.

Il problema oggi si è spostato lungo la filiera dell'automotive, dove migliaia di imprese producono i vari componenti per le diverse case automobiliste. E per il quali il futuro tra elettrificazione e contrazione dei volumi di vendita, è decisamente fosco.
 
Se l'andamento del mercato automobilistico resterà così, a lungo, sarà la fine del concetto di mobilità di massa così come lo conosciamo.
Saranno sempre meno le fasce di popolazione che potranno potersi permettere l'acquisto o il noleggio dell'auto, e di conseguenza i segmenti bassi, ed in larga parte, anche quelli medi del mercato vedranno crollare i loro numeri con la conseguenza che il loro acquisto diventerà sempre meno conveniente.
E questo è uno scenario apocalittico.

Secondo me fra un anno o due ci sarà un parziale ritorno alla normalità, con i paesi delle economie emergenti che faranno i grandi numeri.
I prezzi di listino resteranno consistenti, ma torneranno le promozioni su modelli non accolti bene dal mercato o comunque non molto appetibili, o ancora che per qualche motivo si vorranno spingere.
E se il futuro si avvicinerà a questa mia seconda ipotesi, personalmente, per come la vedo io sarebbe uno scenario anche accettabile.
 
Mah, sarei contento se lo scenario si limitasse alle automobili perché se esplode la polveriera all'est, antico granaio d'Europa ... mi sa che a finire alle stelle sarà pure il pane :rolleyes:
 
La discussione verte sul mercato auto ed è naturalmente semplificata.

Va da sé che se ci si trova in difficoltà nel mettere un piatto di pasta in tavola per i propri figli, o se peggio, se manca proprio il tavolo ed un tetto sopra la testa, il pensiero di comprarsi un auto non si affaccia nemmeno nell'anticamera del cervello.

Il 2022, come è ormai purtroppo consuetudine consolidata dell'ultimo decennio e più, è iniziato in modo traumatizzante con tensioni economiche/finanziarie e geopolitiche notevoli.

Bisogna cercare di adattarsi ed avere fiducia nel futuro per quanto è possibile ...
 
Se l'andamento del mercato automobilistico resterà così, a lungo, sarà la fine del concetto di mobilità di massa così come lo conosciamo.
Saranno sempre meno le fasce di popolazione che potranno potersi permettere l'acquisto o il noleggio dell'auto, e di conseguenza i segmenti bassi, ed in larga parte, anche quelli medi del mercato vedranno crollare i loro numeri con la conseguenza che il loro acquisto diventerà sempre meno conveniente.
E questo è uno scenario apocalittico.

Secondo me fra un anno o due ci sarà un parziale ritorno alla normalità, con i paesi delle economie emergenti che faranno i grandi numeri.
I prezzi di listino resteranno consistenti, ma torneranno le promozioni su modelli non accolti bene dal mercato o comunque non molto appetibili, o ancora che per qualche motivo si vorranno spingere.
E se il futuro si avvicinerà a questa mia seconda ipotesi, personalmente, per come la vedo io sarebbe uno scenario anche accettabile.
Mi auguro tu abbia ragione, ma temo che la tendenza rimarrà come è attualmente.
Pochi prodotti adatti al ceto medio e molta scelta tra elettriche e high cost.
 
Ora, con il paravento della crisi, è facile chiudere e razionalizzare la produzione dove costa meno, con buona pace dei sindacati, che più che protestare non possono fare.


Anche protestando,
non e' che c'e' tanto da fare.
Se non li hai foraggiati per farli venire....
....Come son venuti, cosi' se ne vanno
 
Mah, sarei contento se lo scenario si limitasse alle automobili perché se esplode la polveriera all'est, antico granaio d'Europa ... mi sa che a finire alle stelle sarà pure il pane :rolleyes:
Difatti è proprio quello che temo anch'io... e allora covid, crisi, chip, etc. saranno gli ultimi dei problemi


Allegri,
Canada e USA
non aspettano altro.
Alla peggio riprendiamo
" La battaglia del grano "

:emoji_wink::emoji_wink:
 
Allegri,
Canada e USA
non aspettano altro."

:emoji_wink::emoji_wink:
peccato lo scorso hanno però abbiano avuto un drammatico calo di produzione causa siccità .....

poi per rientrare 100% topic, ma vale per tutto, la spinta globale degli scorsi decenni, che vedeva un mondo "globalmente" pacifico e con conflitti molto locali, ha favorito politiche di produzione rilassate, non valutando la possibilità che qualcosa potesse andare storto.

Il ritorno al nazionalismo nelle politiche, con risorgere delle guerre commerciali tout-court, affiancate dalla pandemia che ha chiuso le frontiere per mesi, sta mettendo tutto il collaudato modello produttivo [che garantiva prezzi bassi e calmierati] in scacco.

Insomma non si può avere botte piena e moglie ubriaca ...
 
peccato lo scorso hanno però abbiano avuto un drammatico calo di produzione causa siccità .....

poi per rientrare 100% topic, ma vale per tutto, la spinta globale degli scorsi decenni, che vedeva un mondo "globalmente" pacifico e con conflitti molto locali, ha favorito politiche di produzione rilassate, non valutando la possibilità che qualcosa potesse andare storto.

Il ritorno al nazionalismo nelle politiche, con risorgere delle guerre commerciali tout-court, affiancate dalla pandemia che ha chiuso le frontiere per mesi, sta mettendo tutto il collaudato modello produttivo [che garantiva prezzi bassi e calmierati] in scacco.

Insomma non si può avere botte piena e moglie ubriaca ...


Un altro anno potrebbe toccare alla Russia....
Sempre per il fatto che non si puo' piu' avere certezze di nulla.
Resta che Canada e Usa sono storicamente i primi produttori/esportatori
 
Il figlio di un conoscente dei miei ha appena preso una Panda usata per 8500 euro.
Mio padre era sbalordito perchè non troppi anni fa con quella cifra prendevi un km 0.
Lui ha lavorato per tanti anni in una concessionaria ma le cose sono cambiate radicalmente.
Per lui chi si presenta coi soldi in bocca spuntava il prezzo migliore,oggi è il contrario lo sconto maggiore è riservato a chi fa il finanziamento.
 
Ho l'impressione che il mercato dell'usato resterà grosso modo questo, perché se è vero che la ripresa è stata troppo rapida, favorendo uno squilibrio tra domanda e offerta che ha fatto impennare i prezzi, è anche vero che acquistare un'auto nuova oggi è decisamente più oneroso e quindi la domanda aggregata sul mercato dell'usato potrebbe continuare a crescere o quanto meno non tornare ai livelli pre crisi
 
Solo apparentemente.
Poi gli rende i soldi con gli interessi, letteralmente e metaforicamente.

Ovviamente.
Però ai tempi di mio padre pagare in contanti significava fare un favore alla concessionaria che prendeva i soldi subito e non li doveva aspettare quindi anche il prezzo di acquisto per chi comprava a rate era superiore,oltre ovviamente agli interessi.
 
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