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Battery swapping e distributori

Il problema del cambio batterie invece della ricarica è che significa batterie a noleggio e non di proprietà

Potrebbe essere un discorso valido per le auto in car sharing, in questo caso l'agenzia avrebbe più batterie per ciascuna auto e le manterrebbe in carica finchè le auto sono in giro, un po' come i trapani...
 
Il problema del cambio batterie invece della ricarica è che significa batterie a noleggio e non di proprietà (anche perchè essendo un componente soggetto a usura non sarebbe bello scambiare la propria batteria nuova di zecca con una che magari ha già subito qualche centinaio di cicli di ricarica).
E batterie a noleggio significa risparmiare sul prezzo d'acquisto ma sobbarcarsi un canone mensile che di solito è piuttosto salato e annulla qualsiasi vantaggio economico "alla pompa".
Senza contare poi che ricaricare a casa ha un costo contenuto,ma ricaricare velocemente presso colonnine invece costa parecchio.
In più qui si parla di poter offrire a un certo numero di clienti una batteria di ricambio sempre pronta e carica in un certo numero di punti di "ricarica" sparsi per l'Italia.
Significa che se in giro ci sono 1000 vetture elettriche bisogna avere sempre pacchi batteria pronti e dislocati nei vari punti di ricarica mentre quelli lasciati dopo lo scambio devono essere ricaricati perchè siano disponibili a distanza di qualche ora.
E per funzionare un sistema simile dovrebbe avere come presupposto che tutte le compatte elettriche abbiano batterie compatibili.
Altrimenti ci deve essere un unico modello di minicar elettrica per tutti.


Conferma del fatto che la soluzione EV e' una coperta ancora un po' corta. E che i problemi sono gli stessi di un secolo fa.

da Wikipedia:
To overcome the limited operating range of electric vehicles, and the lack of recharging infrastructure, an exchangeable battery service was first proposed as early as 1896.[38] The concept was first put into practice by Hartford Electric Light Company through the GeVeCo battery service and initially available for electric trucks. The vehicle owner purchased the vehicle from General Vehicle Company (GVC, a subsidiary of the General Electric Company) without a battery and the electricity was purchased from Hartford Electric through an exchangeable battery. The owner paid a variable per-mile charge and a monthly service fee to cover the maintenance and storage of the truck. Both vehicles and batteries were modified to facilitate a fast battery exchange. The service was provided between 1910 and 1924 and during that period covered more than 6 million miles. Beginning in 1917 a similar successful service was operated in Chicago for owners of Milburn Wagon Company cars who also could buy the vehicle without the batteries.[38]]
 
...e fa invecchiare precocemente la batteria. In questo senso lo swapping potrebbe razionalizzare le ricariche, ma ci vuole una dotazione di batterie in circolazione pari a minimo tre batterie per ogni auto.... già che costano poco, che ci vuole?

Potrebbe essere un discorso valido per le auto in car sharing, in questo caso l'agenzia avrebbe più batterie per ciascuna auto e le manterrebbe in carica finchè le auto sono in giro, un po' come i trapani...

Immaginare di comprare delle elettriche invece che vetture tradizionali per una flotta di car sharing già vorrebbe dire spendere di più.
Poi aggiungerci le batterie di scorta.
E poi per avere un buon numero di punti dove i clienti possano sostituire la propria batteria con una carica bisogna anche vedere dove ricaricarle.
Immaginiamo pochi punti swap in confronto al numero di vetture in circolazione.
L'idea di prelevare le batterie e farle ricaricare altrove e poi distribuirle ai vari punti sarebbe complicata.
Quindi le batterie dovrebbero essere ricaricate in loco,magari 5 o 6 per volta senza mai fermarsi.
A me sembra improponibile.
Già se ognuno ricarica a casa sua il problema di approvvigionamento di energia non è da sottovalutare.
Figuriamoci se per ogni vettura elettrica in circolazione ci fossero 2 o 3 batterie in carica.
 
...e fa invecchiare precocemente la batteria. In questo senso lo swapping potrebbe razionalizzare le ricariche, ma ci vuole una dotazione di batterie in circolazione pari a minimo tre batterie per ogni auto.... già che costano poco, che ci vuole?
ci vuole poco
se si cambiano in fretta, si ciuleranno che sara' una meraviglia :D .
prevedo nuovi affari per alcuni "frontalieri"
 
Dipende dalle potenze installate. Parliamo di citycar e quindi di batterie piccole in carica lenta, quindi a bassa potenza. E poi, stai sempre lì a guardare i soldi tu...........

Però la coperta è comunque corta.
Batterie piccole = poca autonomia.
Quindi ne servono di più,soprattutto se si ricaricano in modalità lenta.
Altrimenti batterie più grandi = più costose.
E carica rapida,che però richiede tanta potenza e costa.
 
Però la coperta è comunque corta.
Batterie piccole = poca autonomia.
Quindi ne servono di più,soprattutto se si ricaricano in modalità lenta.
Altrimenti batterie più grandi = più costose.
E carica rapida,che però richiede tanta potenza e costa.

Da quanto è che vado predicando che l'elettrico da qualsiasi parte lo guardi nasconde una fregatura?
 
Io continuo a pensare che ognuno dovrà ricaricare a casa propria.
Tutte le altre soluzioni (colonnine,ricariche fast,sostituzione rapida delle batterie) mi sembrano salti mortali inutili per sopperire al fatto che al momento l'auto elettrica va bene per chi fa pochi km e può permettersi di ricaricare a casa lentamente.
 
La Renault ci aveva già provato con la Fluence, progetto poi fallito miseramente visto che non ci fu accordo per standardizzare le misure delle batterie. Simpatico il tentativo della Birò Estrima che permette di togliere la batteria e ricaricarla più facilmente..
 
La Renault ci aveva già provato con la Fluence, progetto poi fallito miseramente visto che non ci fu accordo per standardizzare le misure delle batterie. Simpatico il tentativo della Birò Estrima che permette di togliere la batteria e ricaricarla più facilmente..
Il progetto di Renault non era forse tanto azzeccato, pochissime vetture vendute, strana rete di distribuzione, soprattutto extra UE ecc. Come giustamente dici, servirebbe una certa standardizzazione. Ma e' molto possibile o forse quasi una scelta forzata.
Basterebbe imporre (detesto questo termine e questo tipo d'interventi dall'alto ma qui mi pare necessario) l'utilizzo di standard comuni per le batterie, lo swapping ecc per tutti i modelli di massa o che percepiscono incentivi statali.
Poi ciascun produttore sarebbe libero di non aderire agli standard, ma a quel punto non ha più diritto ad alcun incentivo. Quindi per certi modelli costosi, sportivi ecc magari ci sarebbe lo sviluppo di soluzioni diverse che in futuro magari potrebbero migliorare gli standard per tutti gli altri veicoli.
 
Il progetto di Renault non era forse tanto azzeccato, pochissime vetture vendute, strana rete di distribuzione, soprattutto extra UE ecc. Come giustamente dici, servirebbe una certa standardizzazione. Ma e' molto possibile o forse quasi una scelta forzata.
Basterebbe imporre (detesto questo termine e questo tipo d'interventi dall'alto ma qui mi pare necessario) l'utilizzo di standard comuni per le batterie, lo swapping ecc per tutti i modelli di massa o che percepiscono incentivi statali.
Poi ciascun produttore sarebbe libero di non aderire agli standard, ma a quel punto non ha più diritto ad alcun incentivo. Quindi per certi modelli costosi, sportivi ecc magari ci sarebbe lo sviluppo di soluzioni diverse che in futuro magari potrebbero migliorare gli standard per tutti gli altri veicoli.
La soluzione potrebbe venire da una via di mezzo.. Tipo una batteria principale "grande" non rimovibile e una o più batterie di formato "standard" rimovibili e non troppo pesanti. Comunque l'autonomia resterebbe un problema.
 
Il bagagliaio non era piccolissimo in assoluto, ma misero rispetto alle dimensioni dell'auto, ma doveva ospitare la batteria.

Si se si fosse trattato di una segmento A sarebbe stato anche accettabile.
Ma era una berlinona da 5 metri.
Forse se l'avessero fatta Sw dando una forma diversa al pacco batterie avrebbero potuto ricavare un vano di carico degno di nota.
 
La soluzione potrebbe venire da una via di mezzo.. Tipo una batteria principale "grande" non rimovibile e una o più batterie di formato "standard" rimovibili e non troppo pesanti. Comunque l'autonomia resterebbe un problema.
Mi sembra un bel compromesso che almeno attenuerebbe le note problematiche di autonomia/tempi di ricarica.
Poi chi lo sa se un salto tecnologico commercialmente economico consentirà di fare altro. Ci spero ma con forti dubbi.
 
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