Mi sembra un discorso un pelino diverso. Erano società pubbliche finalizzate a produrre beni e servizi da immettere nel mercato, quindi lo stato diventava imprenditore. Inoltre, nel caso delle società telefoniche si trattava di creare dal nulla un'infrastruttura necessaria per una tecnologia che andava a offrire un servizio completamente nuovo e dai vantaggi evidenti, mentre nel caso dell'auto elettrica il "servizio" c'è già e funziona benissimo; per quanto riguarda la Fiat, è stata un'industria più o meno statale (per lo meno per quanto riguarda le perdite....), giusto o sbagliato che sia che lo Stato possieda, o finanzi, una fabbrica di automobili ne possiamo discutere, ma c'entra poco. Nel caso degli incentivi per le auto elettriche, lo stato (noi) caccia fuori dei soldi per finanziare dei privati, andando a drogare un mercato che spontaneamente non sta in piedi e di cui la grande massa di utenti semplicemente non ha bisogno o comunque può fare a meno senza penalizzazioni, perchè il prodotto "innovativo" non gli dà alcun vantaggio tangibile, anzi gli mette dei paletti tra le ruote.