<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> La fragilità dell'essere umano | Page 31 | Il Forum di Quattroruote

La fragilità dell'essere umano

Qualcuno che soffre di disturbo bipolare l'ho conosciuto.
Io resto dell'idea che anche senza tale patologia il soggetto in questione sarebbe stato problematico.
Non credo che si possano realisticamente attribuire tutti i suoi errori a una scusante.

Se prende dei farmaci specifici può essere una persona normale o quasi. Se non prende niente può essere un problema. Dipende, ci sono millemila varianti.
 
Ho avuto modo di fare due chiacchiere con un amico neuropsichiatra, e mi ha detto che i danni che sta facendo questa pandemia sulla salute mentale li dobbiamo ancora vedere....
 
Zanzibar, non c'è peggior sordo di chi non ci vuol sentire. Se non hai idea di cosa sia un disturbo del genere comprati il libro che ho postato e poi ne riparliamo.

Scusa se te lo dico ma leggere un libro su un argomento,che esprime il punto di vista di una persona (per quanto interessata dal disturbo di cui parla) significa sentire una sola campana.
Non voglio entrare nello specifico ma una persona che ho conosciuto io (dicono anche che siamo parenti ma io non ne sono certo) a cui è stato diagnosticato un disturbo bipolare ha combinato alcune caXXate nella sua vita.
Grazie all'aiuto di alcune persone non sono state troppo grosse,per quanto rubare e scappare di casa proprio cose piccole non sono.
Però alla base ti posso dire che era una persona egoista,lavativa e maleducata dalla nascita (non parlo di Corona eh ma della persona che conosco io).
Che poi avesse anche un disturbo bipolare ci sta,ma che fosse maleducata,egoista e lavativa perchè era bipolare no.

Un'altra persona che conosco (in maniera più superficiale) a cui è stata fatta la stessa diagnosi invece è tutto sommato una persona normale,con degli sbalzi d'umore certo ma onesta,che vuole bene alla sua famiglia e che mai si sarebbe sognata (anche nel pieno di una fase di onnipotenza) di insultare qualcuno.

Premesso che una malattia del genere è una brutta bestia e che ci saranno casi più gravi e casi meno gravi imho da sola non basta a definire un individuo.
Esisteranno brave persone affette da disturbo bipolare (le cui famiglie magari soffriranno a causa loro) e cattive persone affette da disturbo bipolare.
In questo caso imho quella persona è profondamente disonesta,disposta a tutto per ottenere quello che vuole e non ha rispetto per niente e per nessuno.
E non credo che sia così solo a causa del disturbo bipolare.
 
Se non prende niente può essere un problema.

Se non prende niente e in più si tratta di una persona che a occhio e croce non sa nemmeno cosa significhi la parola educazione,che ha attorno solo balordi peggio di lui e in più,per qualche oscuro motivo,diventa oggetto del culto da parte di un folto pubblico di "fan" che fanno la posta sotto casa sua e si comprano le mutande col suo nome allora il risultato può essere che si crei un vero e proprio mostro mediatico.
 
Scusa se te lo dico ma leggere un libro su un argomento,che esprime il punto di vista di una persona (per quanto interessata dal disturbo di cui parla) significa sentire una sola campana.

La persona in questione è una psichiatra-ricercatrice che studia e si confronta continuamente con i colleghi, ha avuto questa patologia IN PRIMA PERSONA e non parla per sentito dire o per aver letto un libro. L'ha sperimentata sulla sua pelle e l'ha studiata, diciamo, in diretta.
 
Non voglio entrare nello specifico ma una persona che ho conosciuto io (dicono anche che siamo parenti ma io non ne sono certo) a cui è stato diagnosticato un disturbo bipolare ha combinato alcune caXXate nella sua vita.
Grazie all'aiuto di alcune persone non sono state troppo grosse,per quanto rubare e scappare di casa proprio cose piccole non sono.
Però alla base ti posso dire che era una persona egoista,lavativa e maleducata dalla nascita (non parlo di Corona eh ma della persona che conosco io).
Che poi avesse anche un disturbo bipolare ci sta,ma che fosse maleducata,egoista e lavativa perchè era bipolare no.

Un'altra persona che conosco (in maniera più superficiale) a cui è stata fatta la stessa diagnosi invece è tutto sommato una persona normale,con degli sbalzi d'umore certo ma onesta,che vuole bene alla sua famiglia e che mai si sarebbe sognata (anche nel pieno di una fase di onnipotenza) di insultare qualcuno.

Guarda, se lo chiamano male oscuro un motivo ci sarà..........
Vicino casa mia c'è una famiglia per bene, li conosco personalmente. Al figlio più grande ( ormai 19enne ) è stato diagnosticato questo disturbo: è una persona dolcissima ma quando è in fase maniacale diventa come dottor Jekill e Mr Hyde.
 
Tornando a un discorso generale io vorrei scrivere una cosa che secondo me è vera ma se la dici vieni automaticamente etichettato come bastardo senza cuore,scusate il francesismo.

La malattia rende egoisti.

E vale purtroppo per qualsiasi genere di malattia,che sia mentale o fisica,grave o lieve.
Io dopo anni di frequentazione degli ospedali ho sviluppato un profondo senso di compassione.
Ma non per i malati,bensì per chi li assiste (quando c'è qualcuno che li assiste).
Però se la malattia fosse uno show il protagonista sarebbe il malato,è lui che soffre,è lui che sta male,è lui che rischia la vita.
Mentre le sofferenze del resto del cast restano quasi sempre sullo sfondo e nessuno le considera.

Non è raro sentire di casi di omicidio suicidio in cui la persona che si prendeva cura di un parente malato decide di farla finita,perchè magari non ce la fa più.
Io quelle persone le capisco,è sbagliato e tutto quello che volete ma imho è ampiamente comprensibile.

Ovviamente io non è che voglio dare addosso per forza a chi ha un problema,se ce l'hai e non te lo sei andato a cercare ne sei vittima e non è colpa tua (però non è nemmeno colpa di chi ti sta accanto).
Ma di vittime ce ne sono molte altre.

Parlavo poco tempo fa con un cliente che si prende cura della sorella (non so dirvi che patologia abbia ma da quello che mi racconta qualcosa di molto simile alla demenza senile).
Mi ha fatto una tale pena che mi sono ritrovato a pensare che se la sorella smettesse di soffrire per lui sarebbe un bene.
Un pensiero cinico,egoista e malevolo forse.
Però l'ho pensato.

E la cosa peggiore imho è che quando tutto va bene e i problemi di salute non sono così gravi da portare alla tomba non c'è alcuna riconoscenza per chi c'era nei momenti peggiori.
Magari non stava in un letto d'ospedale ma stava seduto affianco al letto.
Non c'è alcuna considerazione per chi da sano (almeno nel fisico) si trova costretto a convivere con la malattia.
E' il tuo dovere,lo devi fare,ce n'è bisogno...
Anche se sai che a parti invertite per te non l'avrebbe fatto nessuno.

Io in questo periodo soprattutto ma in generale ho sempre avuto il terrore della malattia,pur essendo stato finora abbastanza fortunato dal punto di vista della salute.
Non tanto perchè ognuno ha paura di stare male ma perchè so quanto starebbero male gli altri e so quale sforzo potrei essere costretto a chiedergli.
So anche che non lo farebbero quindi ho ancora più paura avendo visto come vivono la malattia le persone che non hanno la fortuna di avere qualcuno accanto.

Fine OT.
Scusate lo sfogo.
 
Ultima modifica:
La persona in questione è una psichiatra-ricercatrice che studia e si confronta continuamente con i colleghi, ha avuto questa patologia IN PRIMA PERSONA e non parla per sentito dire o per aver letto un libro. L'ha sperimentata sulla sua pelle e l'ha studiata, diciamo, in diretta.

Non volevo sminuirla,ci mancherebbe.
E' che non me la sento proprio di considerare per forza una vittima chi ne soffre,almeno in questo caso.
Mi rendo conto di essere un po' troppo cattivo ma non ci riesco.

Guarda, se lo chiamano male oscuro un motivo ci sarà..........
Vicino casa mia c'è una famiglia per bene, li conosco personalmente. Al figlio più grande ( ormai 19enne ) è stato diagnosticato questo disturbo: è una persona dolcissima ma quando è in fase maniacale diventa come dottor Jekill e Mr Hyde.

Immagino.
Però vedi ad alcuni imho è il lato dottor Jeckill che manca.
Alcuni anche senza disturbo sarebbero comunque Hide.
E' quello che intendevo dire.
 
E' verissimo. Fortunatamente non per tutti è così.

Poi magari la malattia tira semplicemente fuori quello che c'era già dentro una persona.
Quindi in qualche caso ci sarà anche chi nella malattia trova un nuovo punto di partenza per fare qualcosa per gli altri.
Ma ne ho visti tanti che se ci ripenso non capisco come facessero i familiari a rimanergli accanto,anche se non se la sentivano più e se chi stava male non faceva nulla per meritare il loro affetto.

Forse è anche per questo che l'idea di una vita da solo non mi spaventa.
Certo finora sono sempre stato bene quindi è anche facile dire preferisco farcela da solo piuttosto che far star male gli altri assieme a me.
 
Non volevo sminuirla,ci mancherebbe.
E' che non me la sento proprio di considerare per forza una vittima chi ne soffre,almeno in questo caso.
Mi rendo conto di essere un po' troppo cattivo ma non ci riesco.

La malattia mentale, purtroppo, non è una malattia come le altre. Per i farmaci si và a tantativi perchè quello che funziona per un individuo non funziona per un'altro. Spesso sono associazioni di più farmaci, spesso danno rincoglionimento. Non è facile relazionarsi con una persona che ha questo genere di disturbi. Immagina che è schizoide.
Tu dici che non riesci a considerare vittima chi ne soffre: consolati, neanche i familiari spesso ci riescono perchè non sai mai se ci è o ci fà. Ma poi nei rari episodi di normalità capisci.
la malattia mentale è difficile da accettare.
 
E la cosa peggiore imho è che quando tutto va bene e i problemi di salute non sono così gravi da portare alla tomba non c'è alcuna riconoscenza per chi c'era nei momenti peggiori.
Magari non stava in un letto d'ospedale ma stava seduto affianco al letto.
Non c'è alcuna considerazione per chi da sano (almeno nel fisico) si trova costretto a convivere con la malattia.
E' il tuo dovere,lo devi fare,ce n'è bisogno...
Anche se sai che a parti invertite per te non l'avrebbe fatto nessuno.

Si chiama UMANITA'. Pur sapendo che a parti invertite per me non lo avrebbe fatto, io non sono disposto a perdere la mia umanità.
Grande problema aver perso la nostra umanità: si guarda al dare/avere e al saldo. Se conviene si fà se no non si fà. O si fà perchè è un dovere non per amore.
 
https://milano.corriere.it/notizie/...by-dc35832c-87b0-11eb-b36f-34a1dcf4e6aa.shtml

Nessun giudizio morale sulla scelta della ragazza , però, se guadagna 6 mila euro al mese vuol dire che ci ha preso gusto. Non credo occorra tanto per frequentare l'università. Una stanza singola sarà sui 500-600 al mese. Tasse saranno 1600/1800 anno ? Testi saranno sui 2mila all'anno ? E poi c'è il discorso delle tasse evase...vabbè, tanto non cambierà mai nulla, chi percepisce un misero stipendio paga le tasse fino all'ultimo e chi percepisce queste cifre paga zero centesimi all'anno...
 
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