<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=1500520490268011&amp;ev=PageView&amp;noscript=1"> IVECO sarà venduta ai cinesi? -- 18/4/21: no | Page 5 | Il Forum di Quattroruote

IVECO sarà venduta ai cinesi? -- 18/4/21: no

Perché non avevano niente, comunismo e tanti figli da sfamare, e poi hanno "Aperto.." al "capitalismo". Al libero mercato..:emoji_laughing:

Il fatto è che tutto è avvenuto abbastanza in fretta. Il mondo occidentale forse non ha ancora ben compreso che oggi c'è un'enorme differenza tra la situazione politica e la situazione economica cinese.

Se sotto il profilo politico la Cina rimane monopartitica e totalitaria, sotto il profilo economico la Cina è "capitalista", difende l'idea capitalista del libero scambio (è l'America di Trump che ha voluto i dazi e contro-dazi), e non è più da tempo comunista. Il settore privato oggi contribuisce per il 60% al PIL cinese, con l'80% dell'occupazione.
E' una grandissima potenza economica e industriale, è inutile nascondercelo.

L'economista cinese Zhang Weiying ha affermato che l'attuale successo della Cina è avvenuto non "grazie" allo Stato, ma "nonostante" lo Stato (fonte l'inkiesta.it).
 
Certo, tra l'altro pare che l'Alfa non l'abbiamo mai pagata...tuttavia quelle erano gli anni delle privatizzazioni, non solo in Italia ma in tutto il mondo, le privatizzazioni in tutti i settori avrebbero salvato il mondo, migliorato i prodotti e avrebbero portato un sacco di lavoro e prodotti fantastici.
Poi man mano che passano gli anni è stato evidente che la politica sia di destra che di sinistra, non solo non è stata in grado di fare dei piani industriali a lungo termine, ma non ha messo mai dei paletti alla prenditorialità di questi pessimi esempi di esseri umani.
Io te e pochi altri in questo forum siamo stati profeti di un evidente sventura, ricordo che ad ogni fusione ad ogni scorporazione, ad ogni piano industriale, tutti esaltavano plaudenti come la cosa che avrebbe salvato l'industria italiana.
Per quanto mi riguarda era tutto evidente e pianificato, io non sono nessuno ho un intelligenza e cultura medio bassa, ma i politici e giornali sembravano non accorgersi di nulla e questo è inqualificabile.

secondo Moncavo la storia è questa:
Prodi convoca Agnelli e gli spiega che Ford ha fatto un'offerta alla quale non poteva dire no e che se la avrebbe data a GA avrebbe dovuto giustificare il perché la ha regalata o quasi.
Quindi Prodi si ingegna questo: Gianni....facciamo che tu me la paghi più o meno come la Ford ma in 7 rate annuali , poi dopo la prima, ci si dimentica delle altre 6. Tanto la gente non si ricorderà più nemmeno di questo fatto.
E così è stato
Te capì?:emoji_blush:
 
Ultima modifica:
Il fatto è che tutto è avvenuto abbastanza in fretta. Il mondo occidentale forse non ha ancora ben compreso che oggi c'è un'enorme differenza tra la situazione politica e la situazione economica cinese.

Se sotto il profilo politico la Cina rimane monopartitica e totalitaria, sotto il profilo economico la Cina è "capitalista", e difende l'idea capitalista del libero scambio (è l'America di Trump che ha voluto i dazi e contro-dazi) non è più da tempo comunista.
Il settore privato oggi contribuisce per il 60% al PIL cinese, con l'80% dell'occupazione.
E' una grandissima potenza economica e industriale, è inutile nascondercelo.

L'economista cinese Zhang Weiying ha affermato che l'attuale successo della Cina è avvenuto non "grazie" allo Stato. ma "nonostante" lo Stato (fonte l'inkiesta.it).

Non ne sono un grande esperto però direi che è fortemente liberista nell'agire sul mercato internazionale mentre sul mercato nazionale cerca di tutelare le aziende locali o almeno la manodopera.
.
Ad esempio per il settore auto, quello poi di questo forum, ho letto che vi sono pesanti dazi per le case costruttrici che non producono localmente. Costruire le auto in fabbriche locali o mediante joint venture con aziende locali, vorrà dire si contribuire all'occupazione della manodopera del luogo ma anche il rischio di fornire conoscenze tecniche e organizzative alle aziende, specie in caso di joint venture.
 
secondo Moncavo la storia è questa:
Prodi convoca Agnelli e gli spiega che Ford ha fatto un'offerta alla quale non poteva dire no e che se la avrebbe data a GA avrebbe dovuto giustificare il perché la ha regalata o quasi.
Quindi Prodi si ingegna questo: Gianni....facciamo che tu me la paghi più o meno come la Ford ma in 7 rate annuali , poi dopo la prima, ci si dimentica delle altre 6. Tanto la gente non si ricorderà più nemmeno di questo fatto.
E così è stato
Te capì?

Da una parte la ha affidata a mani sbagliate, infatti la storia lo ha dimostrato, però dall'altra (non ne giustifico se vere, le modalità comunque) ne aveva mantenuto l'italianità.

Certo col sennò di poi... Non so se ha fatto bene, anche perché Ford si è liberata di tutti i marchi gloriosi e probabilmente ora Alfa sarebbe in mano a chissà chi, dall'altra magari avrebbe investito di più o chissà magari delocalizzato la produzione.
Un produttore estero magari avrebbe giovato al tessuto nazionale del settore auto.
 
Da una parte la ha affidata a mani sbagliate, infatti la storia lo ha dimostrato, però dall'altra (non ne giustifico se vere, le modalità comunque) ne aveva mantenuto l'italianità.

Certo col sennò di poi... Non so se ha fatto bene, anche perché Ford si è liberata di tutti i marchi gloriosi e probabilmente ora Alfa sarebbe in mano a chissà chi, dall'altra magari avrebbe investito di più o chissà magari delocalizzato la produzione.
Un produttore estero magari avrebbe giovato al tessuto nazionale del settore auto.
Di interessante c'era che volevano produrre la fiesta a Pomigliano per togliere egemonia fiat nelle utilitarie, pochi anni dopo in italia vendevano 10.000 fiesta al mese ma prodotte in Spagna...
Con "Acquisto" di alfa da parte di fiat è anche cominciata la morte di lancia...
 
Non ne sono un grande esperto però direi che è fortemente liberista nell'agire sul mercato internazionale mentre sul mercato nazionale cerca di tutelare le aziende locali o almeno la manodopera.
.
Ad esempio per il settore auto, quello poi di questo forum, ho letto che vi sono pesanti dazi per le case costruttrici che non producono localmente. Costruire le auto in fabbriche locali o mediante joint venture con aziende locali, vorrà dire si contribuire all'occupazione della manodopera del luogo ma anche il rischio di fornire conoscenze tecniche e organizzative alle aziende, specie in caso di joint venture.

Si, questo è vero (ma ricordiamo anche la "guerra dei dazi" con USA), però nel 2022 dovrebbe cessare il "Venture Cup", cioè l’obbligo per ogni marchio straniero a formare joint venture paritetiche con aziende nazionali cinesi come condizione per vendere sul mercato cinese. Fonte Gazzetta.it/motori.
 
Cerchiamo di restare nell'argomento del Topic. Se volete parlare di IRI e Fiat, ovvero roba di 35 anni fa, vi prego di aprire una discussione ad hoc.
 
Di interessante c'era che volevano produrre la fiesta a Pomigliano per togliere egemonia fiat nelle utilitarie, pochi anni dopo in italia vendevano 10.000 fiesta al mese ma prodotte in Spagna...
Con "Acquisto" di alfa da parte di fiat è anche cominciata la morte di lancia...

Grazie, non ricordavo la "questione Fiesta"... Peccato.

Concordo in toto per Lancia.
 
Da una parte la ha affidata a mani sbagliate, infatti la storia lo ha dimostrato, però dall'altra (non ne giustifico se vere, le modalità comunque) ne aveva mantenuto l'italianità.

Certo col sennò di poi... Non so se ha fatto bene, anche perché Ford si è liberata di tutti i marchi gloriosi e probabilmente ora Alfa sarebbe in mano a chissà chi, dall'altra magari avrebbe investito di più o chissà magari delocalizzato la produzione.
Un produttore estero magari avrebbe giovato al tessuto nazionale del settore auto.

Chiunque avrebbe saputo sfruttare bene un marchio come AR.
Guarda Volvo in mano cinesi e JLR in mani indiane.
 
Reitero l'avviso:
Cerchiamo di restare nell'argomento del Topic. Se volete parlare di IRI e Fiat, ovvero roba di 35 anni fa, vi prego di aprire una discussione ad hoc.
 
Ma qual è mercato?
Un regime... La Cina ha svalutato la sua moneta per anni.. Ha acquisito tecnologie a costo Zero, copiando e obbligando le aziende straniere ad avere un socio cinese. . Sei giovane, non ti ricordi quando parlavano in TV dei cinesi un popolo in bicicletta, e poi la Fiat che gli porta la 126...
Perché non avevano niente, comunismo e tanti figli da sfamare, e poi hanno "Aperto.." al "capitalismo". Al libero mercato..:emoji_laughing:


Il mercato e' quello del vendo e compro al miglior prezzo....
Il mercato e' dove il grande mangia il piccolo....
E....Dove....
L' Etica e la Morale non esistono....
Insomma
NON e' il libro delle Favole;
-quello che a tanti ( a partire da me ) piacerebbe fosse.
-quello, che per fortuna solo pochi sognatori*, sperano sia, o diventi.
*Vero 1o100
??
 
Non ne sono un grande esperto però direi che è fortemente liberista nell'agire sul mercato internazionale mentre sul mercato nazionale cerca di tutelare le aziende locali o almeno la manodopera.
.
Ad esempio per il settore auto, quello poi di questo forum, ho letto che vi sono pesanti dazi per le case costruttrici che non producono localmente. Costruire le auto in fabbriche locali o mediante joint venture con aziende locali, vorrà dire si contribuire all'occupazione della manodopera del luogo ma anche il rischio di fornire conoscenze tecniche e organizzative alle aziende, specie in caso di joint venture.


Ma benedetti ragazzi....

Ma potra' XY che si trova in una posizione dominante....
....Guadagnarci il piu' possibile in quanto puo' farsi forte di 1,5 mld di potenziali clienti
??
" Sei tu, caro KW straniero che ci vuoi vendere le auto....
....Allora le vieni a fare qui...."

Ma chi potendolo imporre, non lo farebbe
??
 
Back
Alto