Quello che proponete è una detrazione delle spese, di tutte le spese.
Cosa che si potrebbe anche fare, qualcuno lo propone di tanto in tanto, ma che passa necessariamente dagli esercenti che devono trasmettere all’agenzia delle entrate tutte le transazioni. Così come fanno le farmacie per intenderci.
Pensare di farlo affidando l’onere al privato significa dover creare una piattaforma in cui ciascuno dovrebbe caricare gli scontrini e poi qualcuno dovrebbe controllarne la veridicità. Troppo complicato ed anche, consentitemi, un tantino bizzarro.
Il cashback, come si è già detto, ha altre logiche: 1) incentivare l’uso della moneta elettronica, dato l’enorme ritardo accumulato dal nostro Paese; 2) incentivare gli acquisti, un po’ come si fa con gli incentivi per la rottamazione
Cosa che si potrebbe anche fare, qualcuno lo propone di tanto in tanto, ma che passa necessariamente dagli esercenti che devono trasmettere all’agenzia delle entrate tutte le transazioni. Così come fanno le farmacie per intenderci.
Pensare di farlo affidando l’onere al privato significa dover creare una piattaforma in cui ciascuno dovrebbe caricare gli scontrini e poi qualcuno dovrebbe controllarne la veridicità. Troppo complicato ed anche, consentitemi, un tantino bizzarro.
Il cashback, come si è già detto, ha altre logiche: 1) incentivare l’uso della moneta elettronica, dato l’enorme ritardo accumulato dal nostro Paese; 2) incentivare gli acquisti, un po’ come si fa con gli incentivi per la rottamazione