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Accusa di caporalato per Uber Eats

Però purtroppo la tendenza, per molti, è quella. Io preferisco ancora il negozio fisico e la pizzeria da asporto me la vado a prendere, ma siamo in via di estinzione.

Poi fai come me che ci provo sempre ad andare dal negozio fisico, per poi non trovare mai quello che cerco. Alcune volte è possibile ordinarlo ma serve una settimana. Riprendi la macchina, torni a casa, ti chiedi perchè hai buttato tempo e benzina, apri internet e ti arriva domani allo stesso prezzo o inferiore.

Se non puoi fare magazzino, a cosa serve il tuo negozio fisico? A buttare soldi in bollette? Apriti un sito e vendi lì.
 
Poi fai come me che ci provo sempre ad andare dal negozio fisico, per poi non trovare mai quello che cerco. Alcune volte è possibile ordinarlo ma serve una settimana. Riprendi la macchina, torni a casa, ti chiedi perchè hai buttato tempo e benzina, apri internet e ti arriva domani allo stesso prezzo o inferiore.

Ho detto che preferisco, non che riesco sempre ad andarci. Infatti compro abbastanza su Amazon, ma se posso vado di persona.
 
Ma stiamo discutendo il tipo di lavoro ed il servizio offerto o le forme in cui vengono occupati i lavoratori? Perché se parliamo di questo ultimo punto penso che il fenomeno purtroppo sia diffuso e non limitato a queste tipologie, anzi ho un poco la preoccupazione che qui parliamo di un settore ora molto monitorato mentre in tanti altri settori il controllo è minore e quindi capilarato o sfruttamento dei lavoratori molto diffuso

Sicuramente ci sono molti altri settori in cui succedono le stesse cose,e magari la cosa passa quasi completamente sotto silenzio perchè tutto avviene lontano da occhi indiscreti a differenza dei fattorini che portano le cibarie o i volantini.
 
Il punto chiave è la pigrizia imperante della gente. Se potessero, starebbero tutto il giorno stravaccati sul divano.
Io per andare a fare la spesa mi faccio 7-800 metri a piedi all'andata e altrettanti al ritorno, e al ritorno sono carico come un mulo.
Certo, per me non è una gran fatica, visto che mi faccio tranquillamente 20 km di nordic walking a volta. Ma per la maggior parte della gente, anche molto più giovane di me, sarebbe un grosso sforzo. E allora prendono l'auto anche per fare 7-800 metri, o meglio ancora... non muoviamo affatto il culo e facciamoci consegnare le cibarie a casa da ragazzi, extracomunitari e non, ipersfruttati!!
Contro la pigrizia non c'è niente da fare, se non esiste proprio la volontà di combatterla.

Io per la spesa uso quasi sempre l'auto,per il resto se posso faccio a meno anche perchè mi sbatto di più a tirare fuori la macchina dal garage e poi cercare parcheggio dove devo andare piuttosto che camminare per 1 km.
Mi vengono sempre in mente i miei nonni che non hanno mai avuto la macchina e dopo aver fatto la spesa al mercato se la dovevano portare a casa usando l'autobus e andando a piedi.
Poverini specialmente quando avevano roba pesante tipo l'anguria.
 
Comunque hai ragione, anche quando compriamo i pomodori al negozietto non possiamo essere sicuri che non siano stati raccolti tramite sfruttamento dei più deboli.

Purtroppo in certi casi possiamo essere certi che sia così.
Nella mia zona negli ultimi anni hanno aperto diversi punti vendita in cui frutta e verdura stanno a 99 centesimi al kg.
A quel prezzo credo che sia impossibile che la raccolta sia stata eseguita senza sfruttare qualcuno.
 
Bisognerebbe chiedere com'è a chi vive a Milano, Torino, Roma ecc...
ieri sono uscito a cena in zona porta Genova a Milano.. erano a decine i riders nella zona. Chi in sosta davanti ai ristoranti, chi fermo davanti alla stazione.

Personalmente è un servizio che non ho mai usato a differenza delle consegne effettuate direttamente dagli esercenti (o da un loro dipendente diretto).
Devo tuttavia dire che non può essere concepito come un lavoro ma solo come una forma di arrotondamento valido giusto per uno studente. Diversamente verrebbe meno la convenienza ad effettuarlo.
 
https://www.agi.it/cronaca/news/2020-10-12/uber-eats-caporalato-9930720/

Ecco un'altra delle meravigliose conseguenze del nuovo modello di sviluppo. Tutti rintanati in casa, lavoro a distanza, scuola a distanza, acquisti a distanza.... e mentre i piccoli e medi esercizi commerciali chiudono, i pescecani ingrassano.
la colpa è anche di noi consumatori che vogliamo i sushi consegnato a casa...pagando tutto questo una miseria,
Chi scrive non ha mai usufruito di questi "servizi"
 
ieri sono uscito a cena in zona porta Genova a Milano.. erano a decine i riders nella zona. Chi in sosta davanti ai ristoranti, chi fermo davanti alla stazione.

Personalmente è un servizio che non ho mai usato a differenza delle consegne effettuate direttamente dagli esercenti (o da un loro dipendente diretto).
Devo tuttavia dire che non può essere concepito come un lavoro ma solo come una forma di arrotondamento valido giusto per uno studente. Diversamente verrebbe meno la convenienza ad effettuarlo.
il punto è prioprio questo. Però alla fine è un lavoro che non fanno gli studenti per arrotondare, ma ala fine padri (e madri) di famiglia per pagare le bollette
 
Una volta che la tieni tu, il rischio è minimo.

dipende dal tipo di mascherina però...:)

Io porto sempre la ffp2.
Pur essendo consapevole che stando alla larga il rischio è minimo a me girano comunque le scatole perchè devo fare la spesa tenendo continuamente d'occhio gli altri clienti.
La vocina dell'altoparlante invita tutti a tenere la distanza e all'occorrenza se le corsie sono troppo affollate a passare alla successiva.
E molti invece si mettono di traverso col carrello costringendo gli altri a passargli vicino per procedere.
Oppure per rispondere al telefono tolgono la mascherina e nessuno del personale del supermercato dice beo.
Durante l'ultima spesa c'era una signora anziana che ha fatto tutta la spesa con la mascherina abbassata e tirando su col naso,probabilmente era raffreddata.
E in più penso che ci vedesse poco perchè metteva praticamente la testa dentro ai frigoriferi per vedere i prodotti da vicino.
La tentazione di surgelarla come una triglia ce l'ho avuta...
 
Il punto chiave è la pigrizia imperante della gente. Se potessero, starebbero tutto il giorno stravaccati sul divano.
Io per andare a fare la spesa mi faccio 7-800 metri a piedi all'andata e altrettanti al ritorno, e al ritorno sono carico come un mulo.
Certo, per me non è una gran fatica, visto che mi faccio tranquillamente 20 km di nordic walking a volta. Ma per la maggior parte della gente, anche molto più giovane di me, sarebbe un grosso sforzo. E allora prendono l'auto anche per fare 7-800 metri, o meglio ancora... non muoviamo affatto il culo e facciamoci consegnare le cibarie a casa da ragazzi, extracomunitari e non, ipersfruttati!!
Contro la pigrizia non c'è niente da fare, se non esiste proprio la volontà di combatterla.
Per andare al supermercato sotto casa mia per fare a meno poi dell'auto (anche con gli acquisti piuttosto "pesanti"), sai che cosa avrei fatto? Io mi sarei acquistato la bici dell'Ikea con annesso carrettino se non fosse costata una fortuna ( 600 Smambrucchi la sola bici se non sei socio Ikea, se non ricordo male).
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Aggiungiamoci pure problemi alla cinghia che io non sapevo
https://www.repubblica.it/motori/sezioni/sicurezza/2018/05/27/news/ikea_sladda-197451069/
Ma non era meglio un disco posteriore come freno e come cambio il classico rapporto fisso?
:emoji_angry:
 
Non so nelle vostre zone però qui durante il lockdown diverse aziende agricole e parecchi esercenti locali (macellari,panettieri,salumieri etc) si sono attivati per fare consegne a domicilio.
Oppure le facevano anche prima però servivano pochi clienti.

Io nel periodo peggiore,in cui non mi vergogno a dirlo avevo un po' di paura ad andare a fare la spesa,ho contattato un'azienda agricola della zona che offriva le cassette di verdura mista di stagione da 5 kg a 10 euro.
La prima consegna è arrivata tardi e c'erano un po' troppi cavoli ma dalla successiva mi sono trovato bene.
Ho continuato a servirmi da loro,anche se non mi faccio più portare la merce a casa,e sono contento.
Spendo più o meno quanto spendevo prima al supermercato però compro prodotti locali a km 0.
 
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