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Parliamo di monopattini?

Attenzione, qui nessuno dice che i monopattini siano più pericolosi delle auto. Il punto è un altro: far circolare sulla stessa carreggiata mezzi molto diversi crea problemi, perché ogni mezzo ha caratteristiche molto diverse. In autostrada, ad esempio, auto e camion viaggiano in modo diverso, le auto sono molto agili, i camion molto robusti. Richiede attenzione.
In città, auto e scooter hanno logiche molto diverse: le prime robuste e sicure, i secondi agili ma pericolosi. Farli circolare insieme richiede molta attenzione, perché chi guida l’automobile tende a ragionare in un modo, chi guida lo scooter in un altro.
Ora, se nelle città, che sono per definizione molto pericolose, ben più di statali ed autostrade, facciamo circolare auto, scooter, biciclette ed ora persino monopattini, creiamo un livello di confusione pazzesco. Soprattutto dal momento che gli scooter rispettano mediamente poco il codice, biciclette e monopattini per nulla. E non lo neghiamo: attraversano col rosso, vanno contromano. Pensano semplicemente che il codice a loro non si applichi. Questo è il vero problema: non basta liberalizzare, bisogna regolamentare, che è ben diverso
esatto tant'è che impatto auto-moto supera il numero d'impatti auto-auto, anche la caduta da bici e da moto ha la sua rilevanza, può essere causata dal manto stradale irregolare come pure da qualche manovra d'emergenza per evitare un motociclista o un automobilista che poi scappa via.
 
Concordo con gli interventi, il problema è da sempre quello di far convivere mezzi differenti sulle stesse strade, mezzi che hanno ingombri, velocità e peculiarità quasi sempre notevolmente differenti tra loro. La sfida soprattutto nei grandi centri urbani è quella di raggiungere un beneficio per tutti normando l'utilizzo dei singoli mezzi e facendo rispettare le norme, non credo che la soluzione sia quella di vietare tutti i mezzi alternativi anche perché il mio computer di bordo girando per Roma in zone in cui non c'è traccia di monopattini o bici mi da una velocità media di 14 km/h
 
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Attenzione, qui nessuno dice che i monopattini siano più pericolosi delle auto. Il punto è un altro: far circolare sulla stessa carreggiata mezzi molto diversi crea problemi, perché ogni mezzo ha caratteristiche molto diverse. In autostrada, ad esempio, auto e camion viaggiano in modo diverso, le auto sono molto agili, i camion molto robusti. Richiede attenzione.
In città, auto e scooter hanno logiche molto diverse: le prime robuste e sicure, i secondi agili ma pericolosi. Farli circolare insieme richiede molta attenzione, perché chi guida l’automobile tende a ragionare in un modo, chi guida lo scooter in un altro.
Ora, se nelle città, che sono per definizione molto pericolose, ben più di statali ed autostrade, facciamo circolare auto, scooter, biciclette ed ora persino monopattini, creiamo un livello di confusione pazzesco. Soprattutto dal momento che gli scooter rispettano mediamente poco il codice, biciclette e monopattini per nulla. E non lo neghiamo: attraversano col rosso, vanno contromano. Pensano semplicemente che il codice a loro non si applichi. Questo è il vero problema: non basta liberalizzare, bisogna regolamentare, che è ben diverso
concordo, però più che regolamentare ancora bisognerebbe far rispettare le regole perchè passare col rosso come altri comportamenti sono già vietati ma sostanzialmente tollerati
 
bisognerebbe sapere anche la composizione del parco circolante.
ad esempio, il fatto che ci siano quasi tante cadute in bici, quanti scontri tra auto, a me preoccupa non poco.
il parco bici, e' decisamente minore di quello auto, quindi e' statisticamente piu' facile cadere dalla bici, che non avere un incidente in auto.
anche il fatto che, i ciclisti caduti, siano quasi il doppio di quelli investiti, e' un dato allarmante.
vuol dire che ci si fa male piu' da soli in bici, che non per causa delle auto
e non e' ben chiaro il dato dei monopattini, se sono scontri con auto, o da soli (propendo per il "da soli")
 
son piccoli, si infilano dappertutto senza ritegno, e son parecchio instabili. tra le ruotine da giocattolo, e il fatto che, se vedono una fossetta, cercano di evitarla, dondolano veramente tanto.
bisogna stargli alla larga, molto piu' che con le bici che, bene o male, van dritte ed oscillano poco.

l'unica soluzione sarebbe equipararli ad un motociclo. con conseguente casco ed assicurazione e sellino.
facendo cosi', diventeranno quasi tutti motorini elettrici, con ruote grandi e freni decenti
 
son piccoli, si infilano dappertutto senza ritegno, e son parecchio instabili. tra le ruotine da giocattolo, e il fatto che, se vedono una fossetta, cercano di evitarla, dondolano veramente tanto.
bisogna stargli alla larga, molto piu' che con le bici che, bene o male, van dritte ed oscillano poco.

l'unica soluzione sarebbe equipararli ad un motociclo. con conseguente casco ed assicurazione e sellino.
facendo cosi', diventeranno quasi tutti motorini elettrici, con ruote grandi e freni decenti
eh, ci vorrebbe una bella direttiva europea..qua hanno già la targa e l´assicurazione..e sono vietati sotto i 14 anni, possono circolare dove circolano le bici e basta. Non è richiesta la patente ma la violazione di alcune norme può causare la perdita di punti o motivo ostativo al rilascio della patente, oppure la necessità di un corso addizionale se non si ha la patente...(e il divieto di circolare lo possono ricevere anche i non patentati)

[edit] dimenticavo, vanno massimo a 20 km/h.
 
Scusate ma basta l’articolo di qualche incidente per demonizzare un veicolo?
Forse dovremmo fare un raffronto complessivo tra tutti gli incidenti e tutti i mezzo di trasporto
Vedi l'allegato 15227

mi pare che gli incidenti dovuti alla micromobilità elettrica siano molto minori di quelli causati dalle auto.
Prenderei un altro numero, o meglio due, a confronto.
Investimento ciclista e investimento pedone.
I numeri in totale degli interventi del mezzo di soccorso sono abbastanza simili, poche decine di unità, a fronte di un numero di monopattini in circolazione quotidianamente più basso rispetto alle biciclette e di altro ordine di grandezza rispetto ai pedoni.
E ancora più allarmante, per circa 80% degli incidenti che hanno coinvolto la micro mobilità elettrica si è reso necessario chiamare un'ambulanza. Segno che qualcosa non va dal punto di vista della sicurezza degli utilizzatori, credo per buona parte a causa di imprudenza, mancato rispetto delle regole di circolazione e incapacità di gestione del veicolo.
 
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